Epilogo.

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Un anno dopo.


«Cosa vuol dire che non ti ricordi se stamattina hai dato da mangiare al gatto?!»

«Scusa se stavo preparando la colazione, pensando a come risolvere questo maledetto caso e pulendo il casino che tu hai fatto ieri notte» ribatté Louis seccamente.

«Io? Tu hai avuto la brillante idea di versare mezzo flacone di detersivo nella lavatrice!»

«Tu mi hai chiesto di accenderla!»

Harry sospirò seccamente, sterzando il volante e imboccando l'autostrada. «Oh scusami tanto se ti ho disturbato! Come se a te non servissero vestiti puliti.»

«Il sospettato si dirige verso Virginia Avenue, direzione Nord Ovest» gracchiò una voce alla radio.

Lavoravano da due settimane su un caso di rapine seriali di banche a Washington, il primo caso su cui lavoravano insieme nella stessa città in cui abitavano.
Non c'erano stati cadaveri, ma i due responsabili avevano ferito diverse persone in vari tentativi di fuga inclusi due bambini, quindi tutti erano costantemente all'erta e sotto pressione.

«Gira a destra» disse Louis, reggendosi poi quando il riccio sterzò all'improvviso ad alta velocità. «Non ho detto questo. Ho detto che sai che faccio sempre casini con quella dannata lavatrice, eppure continui a volere che me ne occupi io.»

Harry sbuffò esasperato. «Louis, devi solo metterci dentro i vestiti e versare nella vaschetta un tappo di detersivo. Non mi sembra un compito così difficile e ti ho spiegato mille volte come si fa.»

«Sono un uomo, okay? Certe cose non le so fare!»

«E io cosa sono, scusa? Una giraffa?»

Louis scoppiò a ridere. «Dai amore, sai cosa intendo. Gira a sinistra. Tu sei più portato di me per fare queste cose.»

«Continuo a pensare che non ci sia nulla di difficile. Ma dove cazzo sono questi stronzi?»

«Ah mi sono dimenticato di dirti che Niall ci ha invitati a cena a casa sua e di Derek domani sera.»

«E me lo dici solo ora?! Louis, giuro su Dio che-»

«Dopo la rotonda vai dritto poi gira a destra. Me ne sono dimenticato! Liam scrive che la macchina dei sospettati si è fermata e... No aspetta, è ripartita. È a un isolato da qui. Se giri a sinistra possiamo... No Harry cazzo, ti ho detto di girare a sinistra!»

«Zitto, okay? Da qui tagliamo e arriviamo prima. Mi hanno davvero stancato questi due stronzetti» ribatté il riccio premendo sull'acceleratore.

«Hai di nuovo imparato a memoria la mappa della città, vero?» ridacchiò il maggiore.

«Si» rispose Harry rivolgendogli un sorriso divertito.

«Sei proprio un secchione.» Louis sorrise affettuosamente, non si sarebbe mai stancato di guardare Harry, di ascoltarlo e scoprirlo ogni giorno di più.

Dopo la cerimonia di assegnazione fu subito integrato nella squadra, cominciando a lavorare affianco a Zayn, Liam e Louis a capo della loro squadra.
Il primo caso gli fu assegnato pochi giorni dopo e, per quanto si trattassero di omicidi seriali, Harry non vedeva l'ora di partire e iniziare quella nuova avventura.
Louis non lo aveva lasciato un attimo, gli era stato accanto silenziosamente, aiutandolo nello sconforto quando il riccio era troppo stanco e pensava di non farcela, e abbracciandolo stretto quando contribuì a risolvere il primo caso nella nuova squadra.

E se entrambi pensavano che sarebbe stato difficile, fu l'esatto opposto.

Trovarono il loro equilibrio sul lavoro imparando a mettere da parte le emozioni, perché chi meglio di loro sapeva quanto potessero offuscare il giudizio. E nella vita privata impararono ad approfittare di ogni momento libero da dedicare a loro come coppia e come singoli.

Criminal minds [L.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora