Capitolo 15.

1.7K 98 76
                                    

11 Ottobre


Trascorsero altri due giorni, esattamente identici tra loro.
Colazione, riesame delle prove, pranzo, riesame delle prove, attese di messaggi o chiamate, appostamento.
E non c'erano state altre vittime.

Harry non si era più fatto sentire, e Louis non era sicuro di volerlo chiamare perché aveva paura, dato che qualcosa da nascondere l'aveva, e non avrebbe più voluto mentirgli.

Sussultò quando gli arrivò una notifica sul telefono, ma era solo una mail di Liam con allegati gli interrogatori dei tre dipendenti del centro ascolto violenze.
Trascorse il pomeriggio del secondo giorno con Zayn nel suo appartamento a visionare tutti i video.

«Cazzo!» urlò il maggiore abbassando lo schermo del suo portatile con un colpo secco.

«Louis calmati» provò a placarlo Zayn, dato che il maggiore era sul punto di esplodere da un momento all'altro.

«Zayn era l'unica pista che avevamo! Questi tre sono da escludere, non corrispondono al profilo e nessuno di loro conosce un dipendente che coincida con il profilo dell'SI, e anche gli altri due dipendenti sono da escludere perché il killer non avrebbe mai rifiutato di farsi interrogare» gridò contro il moro, fuori di se dalla rabbia.

«Lo so che è frustrante, ma se perdiamo la calma ora peggioreremo solo la situazione. Ora per favore siediti e ripetiamo tutto quello che sappiamo su di lui.»

Louis stava per ribattere che in realtà sull'SI non sapevano praticamente niente ma si trattenne, si sedette e inspirò profondamente.

«Okay allora, sappiamo che è affabile e estremamente intelligente, e che li ammazza perché gli ricordano se stesso e qualcosa che lo ha segnato legato alla sua sessualità» iniziò Louis.

Zayn annuì. «Si, e ha anche una buona autostima. E il fatto che voglia proteggere gli omosessuali da qualcosa che gli è successo lo ha portato a posizionare i corpi in zone isolate dei parchi, come a proteggerli.»

«Ora lo escluderei, dato che ormai li scarica in bella vista» continuò Louis, prese carta e penna e iniziò a tracciare uno schema.

«Esatto. Ha anche eliminato il rimorso, visto che non avvolge più i corpi. Quindi entrambe le cose, questa e l'abbandonarli in punti isolati, erano solo delle insicurezze momentanee» concluse il moro. «Sappiamo che, almeno inizialmente, cercasse persone intelligenti e con problemi legati alla famiglia perché si identificava in loro e-»

Louis lo interruppe. «Aspetta. Abbiamo ipotizzato questo, poi ha cambiato modus operandi nella scelta delle vittime e gli omicidi sono diventati più violenti e casuali. Quindi abbiamo pensato che lo avesse fatto perché ha accumulato troppa rabbia e non si senta più soddisfatto, in quanto si è reso conto che mutilare le vittime non risolva il problema che lo affligge.»

«Si esatto» concordò Zayn annuendo con la testa.

«E se invece non fosse questo il motivo?»

«Non ti seguo» rispose il moro aggrottando la fronte.

«Okay senti, sceglieva le vittime con cura, avvolgeva i corpi, li scaricava in posti isolati, poi d'un tratto ha cambiato modus operandi. Ma se lo avesse cambiato non perché abbia constatato che mutilare non soddisfi le sue esigenze e non risolve i suoi problemi, ma usava tutte quelle accortezze semplicemente perché era insicuro?»

«Okay, quindi secondo te lui ha sempre avuto questa voglia di uccidere brutalmente e non lo ha fatto fin dall'inizio perché, essendo i primi omicidi, era intimorito e aveva paura?» Louis annuì ma il moro era ancora confuso. «E questo come ci aiuterebbe?»

Criminal minds [L.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora