❀ Titoli di coda

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18 Ottobre 2021

"Chi pensi possa piacermi di più tra Light e L?"
"Forse Light."

Era un Venerdì sera come un altro ed io e Francesca lo stavamo passando insieme lontane dalle faccende universitarie. Non succedeva spesso, o almeno, non quanto lo volessimo veramente.

Da quando si era trasferita, era sempre più difficile trovare un po' di tempo per stare insieme, ma nessuna delle due diceva quanto questa situazione ci facesse star male, abituate come eravamo a stare insieme.

Francesca era stata l'unica a rivolgermi la parola alle elementari. La bambina dai grandi occhi azzurri con i capelli castani mi si avvicinò prendendomi per mano, senza dire niente. Io la guardai e lei mi sorrise quasi come a dirmi «Adesso non sei più sola, ci sono io.» e fu così davvero.

Lei riusciva a portarmi il buon umore anche quando proprio non mi andava di sorridere. Aveva provato ad insegnarmi la sua filosofia tante volte, ma non ero mai stata brava a pensare positivo, a fidarmi degli altri.

Lei pensava che le persone meritassero il beneficio del dubbio e che non dovessi tenermi a distanza da chiunque, ma sapeva che Jun era stata un'eccezione. Tante volte si era chiesta come fosse riuscito ad entrare nella mia vita con così tanta facilità ed io stessa non sapevo darmi una risposta. Forse era solo il destino, o forse il destino era solo un'altra stupida scusa per non prendersi le proprie responsabilità.

"Perché?" La guardai di sbieco prima di incrociare le braccia al petto, incuriosita.
"Sembra più affine al tuo pensiero." Rispose stringendosi nelle spalle.
"Quindi mi stai dicendo che se avessi la possibilità di scrivere dei nomi su un quaderno della morte, lo farei?" Aggrottai le sopracciglia incuriosita.
"Palese, Sam." Ridacchiò lei. Strinsi le labbra in una linea sottile e mi grattai la fronte con l'indice.

Effettivamente non potevo biasimare quel personaggio. Per quanto ne sapessi, voleva semplicemente fare giustizia, rendere il mondo un posto migliore e non ci trovavo niente di male in questo.

"Forse hai ragione." Scoppiai a ridere insieme a lei. Le nostre risate si unirono alla musica in sottofondo creando un suono simile a quello della serenità.
"Anche se spero di riuscire a sorprendervi e preferire L." Arricciai il naso.
"Sorprendervi?" Io annuii senza dire niente perché sapevo perfettamente che aveva capito a chi mi riferissi. Lei annuì e fece un mezzo sorriso. "Pure Jun preferisce L."
"Sì e adesso sono curiosa di sapere come mai." Presi il telecomando per azionare la prima puntata quando sentii il telefono suonare. Mi sporsi verso il tavolo per vedere chi fosse e quando vidi il nome di Jun sullo schermo feci un mezzo sorriso che non passò inosservato alla mia amica. Lei scosse la testa e si apprestò a selezionare il primo episodio dalla lista.

Quando risposi il sorriso fece presto a morirmi sul volto.

"Sam..."
Credevo fosse da Takumi quindi non capii perché avesse la voce spezzata e nemmeno perché sentii un silenzio inumano dall'altro capo del telefono.

"Jun?" Non sentii alcuna risposta, solo alcuni respiri spezzati dal pianto. Aggrottai le sopracciglia preoccupata e Francesca fece lo stesso guardandomi per cercare di capire che cosa non andasse.

Sentirlo piangere fu un tipo di dolore che non sarei mai stata pronta a provare, eppure non potei far niente per fermarlo e questo mi rese ancora più inerme. Strinsi gli occhi sperando che quel macigno si allontanasse dal mio cuore, ma non lo fece. Quindi mi feci coraggio e parlai di nuovo.

"Aspettami." Cercai di mantere controllato il mio tono di voce, ma non era mai semplice: quando si trattava di pochi eletti, la vulnerabilità aveva sempre la meglio. Ciò che sentii subito dopo bastò a spingere quel macigno ancora più a fondo.

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