Capitolo 26

51 6 0
                                    

È la prima metà dell'ottobre 2010. Dan ha ancora il cuore distrutto per la morte della sorella, avvenuta solamente due mesi fa. Si sveglia zuppo di sudore e lacrime al mattino, e sogna di trovarsi di fronte al luogo dell'incidente senza poter alterare i fatti accaduti. Sua sorella lo prega di aiutarla, e lui non può fare niente per lei. All'improvviso si accorge di essere in piscina, i suoi polmoni si riempiono di acqua, e c'è una macchina sott'acqua pronta ad investirlo.

Suo padre ha cercato all'inizio di aiutarlo con quegli incubi, ma è impossibile. A volte non ne ha nemmeno uno, altre volte ne ha di continuo. Spesso ha paura ad addormentarsi, e il padre, premuroso, forse anche perché non riesce più a vedere il figlio in quelle condizioni, gli ha fatto prescrivere dal medico dei sonniferi, che hanno l'effetto di aiutarlo, almeno per un po'.

È ottobre 2010, Dan si muove nei corridoi silenzioso come un fantasma, diretto al suo armadietto. I ragazzi lo riconoscono, bisbigliano all'orecchio dell'amico più vicino, e in molti si scostano per lasciarlo passare, gli occhi abbassati. Jordan Black scocca occhiate di fuoco a tutti i presenti, soprattutto a coloro che osservano l'amico, la sua espressione. Jordan li fissa fino a quando non si allontanano.

«Non farci caso.» ripete come una cantilena Jordan. «Sono solo un gruppo di coglioni.»

Per Jordan, tutta la scuola è una massa di coglioni. Dan non ha niente da obiettare. Nei pressi del suo armadietto, Jordan si appoggia al muro occhieggiando il corridoio mentre l'amico apre l'armadietto per posare i libri. Una volta quel gesto non gli faceva male, ma da quando Danielle lo aveva lasciato, anche il solo più piccolo movimento in quelle mura lo feriva, riaprendo la ferita.

«Ehi, Dan, dimmi se quella non merita una bella passata!» esclama Jordan, battendogli sulla spalla, sperando di distrarlo un po'.

Dan non è intenzionato a voltarsi o a pensare alle ragazze. L'unica a cui desiderava pensare non c'era più, e non voleva tradire il suo ricordo. L'aveva amata molto, di quell'amore che colpisce i fratelli per le sorelle, ma che è molto più forte tra gemelli omozigoti.

Ma Jordan continua ad insistere, se sapeva che la questione poteva distrarlo. E Dan decise di voltarsi, solo per fare un piacere all'amico, per farlo smettere di insistere. Ed è allora che l'amore lo travolge con un camion, facendogli battere il cuore, e facendogli perdere la coscienza di sé.

Dan guarda confuso e senza parole la ragazza bionda che, appoggiata ad un armadietto, parla con un'altra ragazza dai lunghi capelli lucenti come l'inchiostro. È una ragazza molto bella che lui non ha mai visto. Ha un corpo che, sospettava, sotto quei vestiti fosse perfetto. Bassa, le forme dei seni si intuivano dalla camicetta color pesca, e una gonna verde le mostrava le sue gambe in tutta la loro bellezza. La pelle color del miele, labbra dolci, sensuali e morbide, capelli lunghi e biondi, due bei occhi castano scuro. Sembra una delle bambole di sua sorella in versione umana.

Ed è anche la ragazza più bella che Dan abbia mai visto.

«Allora?» domanda Jordan, sorridendo, scoprendo che l'amico fissa la sconosciuta con tanto d'occhi.

«È stupenda.» sussurra Dan con un filo di voce.

La fissano entrambi, ora. Jordan prova molto più interesse a fissarle le gambe nude e il seno. Dan non riesce a distogliere lo sguardo dal suo volto, così bello, così splendido, così solare. Ha voglia di andare da lei e invitarla al ballo d'autunno, il ballo annuale che si sarebbe svolto il trenta del mese, evitando così la festa di Halloween.

«Voglio invitarla al ballo.» mormora Dan, senza pensarci.

«Scherzi, vero?» chiede Jordan, interrompendo il suo sogno hard ad occhi aperti. «Una così avrà senz'ombra di dubbio già un altro pretendente... guardati attorno, la fissano tutti.»

Dan non vuole accettarsene, ma è proprio così. Tutti, anche quelli già impegnati, le lanciano sguardi intriganti, che lei ignora per concentrarsi sulla sua amica.

All'improvviso, la bionda si volta a guardarlo, e i loro occhi si incrociano. Dan ha paura che quella ragazza possa cacciarlo via, ma invece si stupisce nel vederla arrossire sulle guance. Mentre anche lui arrossisce, lei distoglie lo sguardo, intimorita, e cerca di finire la chiacchierata. Ma le si avvicina Miles Fantasy, il ragazzo più popolare della scuola, giocatore di football, ultimo anno, molto benestante.

«Ehi, Elizabeth, ti andrebbe di venire al ballo d'autunno con me?» le chiede Miles, così sicuro di sé da domandarlo ad alta voce e far voltare tutto il corridoio verso di lui.

«Cazzo, amico, mi dispiace.» mormora Jordan a disagio. Chiude l'armadietto di Dan con un tonfo. «Andiamocene...»

«Mi spiace, Miles, ma sono impegnata.»

Jordan spalanca la bocca, sorpreso, e guarda Elizabeth con occhi sgranati. Nessuno osa rifiutare un invito da Miles Fantasy. Dan ne è altamente scioccato, ma è compiaciuto.

«Se non va con lui, con chi va?» borbotta il suo amico, ma Dan non lo ascolta. Vede la ragazza lanciargli un'altra occhiata, prima di scappare dal corridoio con l'amica mora, che inizia a ridacchiare imbarazzata.

«Come si può liquidare Miles Fantasy?» fa una voce alle spalle di Dan, che non si volta perché ha riconosciuto la voce del suo amico Lukas Lion. «Come ha fatto? Cazzo, anch'io se mi avesse chiesto di andare al ballo insieme a lui, avrei accettato.»

Jordan scoppia a ridere e si volta verso Lukas, mentre Dan è indifferente a quello che dicono o fanno. Sta pensando ad Elizabeth. «Se Fantasy ti avrebbe invitato, saresti andato con lui?» ride.

«Cazzo, Black, dove vivi? Come dice mia sorella Moira, quel Miles è così affascinante...» Lukas ride, seguito da Jordan. Dan continua a fissare il corridoio dal quale Elizabeth è scomparsa.

«Quando la rivedo, la invito al ballo.» decide infine, e si volta a metà per incrociare lo sguardo degli amici.

«Sei scemo? Ha appena rifiutato Miles Fantasy, di sicuro va con un altro.» cantilena Lukas, guardando Dan come se fosse impazzito.

«Non mi interessa se è già impegnata. Magari lo ha detto per liberarsi di lui... voglio invitarla. Magari va davvero con qualcun altro. La voglio invitare, non voglio dirmi di non aver colto l'occasione. Voglio che mi guardi negli occhi e mi dica che è impegnata. Almeno, mi avrà guardato.»

Dan scappa in classe, mentre i due amici lo fissano senza parole.


Tre x LeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora