Capitolo 33

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Per quel pomeriggio, i tre giovani non ebbero più parole da dirsi.


Quando fu abbastanza in sé, Chris lasciò il bagno e la casa, tornando nel suo yacht, dove Missy lo stava aspettando già da qualche minuto. Non le diede nemmeno il tempo di salutarlo: Chris la prese per mano e la spinse con forza dentro la barca, fecero l'amore per un'ora, e Chris finse di dormire quando lei si rivestì e lo lasciò solo, sempre più frustrato.


Alan aspettò un'altra ora prima di lasciare Dan da solo. In casa, si chiuse nella sua stanza e non parlò con nessuno. Odiava dimostrarsi debole di fronte agli altri. Prese l'iPhone e vide il nuovo messaggio di Trixie.

Trixie, ore 16.02

Scusa se ti ho disturbato, alan, eri dalla tua ragazza?

Alan, ore 17.38

No, ero da amici. Lo so che sembra strano...

Trixie, ore 17.43

Guarda, che tu abbia degli amici non mi stupisce più di tanto. Mi stupisce sempre più che tu sia così stronzo

Alan, ore 17.44

Scusami per il messaggio di face book, ero arrabbiato

Trixie, ore 17.50

Ho notato che eri arrabbiato, ma non ti scuso

Alan, ore 17.52

Come vuoi. Scusami, cercavi solo di darmi una mano e mi sono comportato da stronzo. Non ti meriti un amico come me.

Trixie, ore 17.54

Sei strano, Alan. Ieri mi hai insultato, e oggi mi dici che tu non mi meriti come amica...

Alan, ore 17.56

Perdonami e basta

Mise il cellulare sottocarica e non lo controllò più. Cercò di dormire, ma era troppo agitato. I pensieri gli riempievano il cervello, e gli doleva la testa. Trixie, Dana, la sorella di Dan... i loro volti gli si erano conficcati dietro le palpebre e non sembravano volerlo lasciare solo. Quando Kristen le rispose verso sera, lui le rispose senza pensarci.

«Ciao, amore, che fai di bello?» domandò lei, allegra.

Alan sentì lo stomaco sottosopra per il disgusto. «Provavo a dormire.» sbottò.

«Ti va se proviamo a dormire insieme?»

Alan tentennò. Cosa doveva risponderle? Non voleva che lei pensasse che qualcosa non andava. Fu sicuro che nessuno degli altri due fosse andato a letto con la ragazza, e le rispose che ne sarebbe stato felice. Quando posò il cellulare, si domandò come dovesse considerare Dan e Chris. Amici? Compagni di sventura?

Quando Kristen suonò il campanello, Alan le aprì la porta, offrendole qualcosa da bere. Distratto, l'ascoltò parlare della giornata noiosa che aveva trascorso, poi entrarono in camera sua.

«Tu cosa hai fatto di bello oggi?» gli chiese Kristen, curiosa.

«Sono andato a scuola e ho tentato di dormire.» provò a risponderle lui, sorridendo.

«Allora concluderai al meglio questa interessante giornata.» rise la fanciulla, avvicinandosi al suo letto e spogliandosi. Alan la raggiunse disattivando completamente il cervello.


Dan, invece, rimase coricato nel suo letto per mezz'ora senza muovere un muscolo. Quando il cellulare segnò le sei, si alzò in piedi e si accese una sigaretta, con la quale provò a dimenticare qualche pensiero, ma non riuscì. Ne aveva troppi. Andò in cucina con la sigaretta in mano, e si riempì un generoso bicchiere di vodka. Lo bevve in un sorso, facendo una smorfia disgustata posando il bicchiere sul tavolo. Tirò dalla sigaretta e aprì il frigo cercando del succo di frutta. Lo trovò solo all'uva. Cercò di prendere mentalmente nota che doveva andare a fare la spesa.

Tre x LeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora