Capitolo 53

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Nove maggio 2012.

I tre ragazzi si incontrarono presto quel giorno, e si squadrarono. Mangiarono al bar, poi si diressero all'appartamento di Sylvia Chambers, quello che lei utilizzava spesso con i suoi fidanzati per non farsi trovare a casa con loro dal padre. Dan si era ricordato di quel posto, che era stato regalato alla ragazza dai nonni quando lei aveva dieci anni, e che fino ai tredici lei non aveva avuto il coraggio di usare. Dan si ricordò della sua prima volta tra quelle mura, e con un sospiro pensò a quello che avrebbe fatto lì dentro come ultima cosa.

A nessuno dei tre andava molto di chiacchierare. Tutti e tre aspettavano le cinque, il momento in cui con Elizabeth Kristen Missy si sarebbe risolta ogni cosa. Era da giorni che aspettavano quel momento, ma nessuno dei tre avrebbe detto di esserne intimorito. Erano sicuri che non si sarebbero più rivisti da quel giorno. Avevano vissuto insieme una strana avventura, una storia d'amore divisa in tre, che avrebbero dovuto chiudere obbligatoriamente per stare meglio, per tornare alla vita.

La signora Simons - tornata ad essere Karen Nice - se n'era andata di casa, era andata a vivere dal suo amante Sam ora non più segreto. Il signor Simons si era preso qualche giorno dal lavoro per passare del tempo con i figli, e Tay era tornato al suo lavoro in ospedale a tempo pieno, cercando di recuperare le ore perse. Jeff si era messo a lavorare nella ditta del padre, e sperava di potersi comprare una casa per sé e la fidanzata, che aveva intenzione di sposare il mese successivo, poco dopo la fine degli esami. I contatti importanti del padre gli erano serviti per organizzare un perfetto matrimonio in meno di tre giorni.

I signori Mars avevano deciso di fare i genitori, e passavano tutto il tempo libero con i figli. Avevano parlato a lungo con Erick sul sesso, e gli avevano detto che imparare dalla ragazza che si amava ogni cosa, a tempo debito, era meglio di imparare tutto subito. Lui aveva affermato di amare Lisa Simons, e sperava che per lei fosse reciproco. Alan non aveva detto niente, sperava sul serio di non diventare zio prima del tempo. Isabel, con l'aiuto della madre e di un po' di shopping offerto dalla carta di credito sottratta a Chris senza che lui lo sapesse, era tornata in sé, e aveva smesso di piangere per Nathan - sebbene lei piangesse per Dan, ma mai lo avrebbe dichiarato apertamente al fratello maggiore.

I signori Morrison erano rinati ed entrambi trattavano Dan diversamente. Gli parlavano di più, spesso la signora Morrison si faceva accompagnare dal figlio al lavoro e poi si faceva venire a prendere. A Dan piaceva il modo in cui erano cambiati i suoi genitori in una sola settimana, ma spesso si ritrovava a pensare che le loro azioni fossero rivolte alla sorella e non riusciva a godersele appieno. Il fantasma di Danielle gli appariva ancora e più spesso di prima, e Dan aveva paura di avere qualcosa al cervello, anche se non ne fece mai parola con nessuno.

Tutti e tre avevano ricevuto gli esiti dell'esame lo stesso giorno. Chris si era attaccato a una birra mentre apriva la posta, Dan si era morso la mano per non mettersi a urlare dall'orrore e Alan l'aveva aperta di botto davanti al postino scoppiando a piangere dalla gioia quando lesse che non aveva nessuna malattia virale. Nessuno dei tre si era preso niente e, oltre il postino di Alan, decisero di non farne parola con nessun altro, di quella visita medica.

I loro occhi si incrociarono mentre aspettavano le cinque senza parlare. Chris stava bevendo una birra, Dan fumava e Alan scriveva in fretta al suo pc una nuova storia di Ragione e sentimento, inserendo l'elettricità e il computer. Sperava che, un giorno, avrebbe avuto il fegato di pubblicare una cosa del genere. I suoi genitori, sorpresi dal suo hobby, lo avevano incitato a spedire la sua versione segreta di Romeo e Giulietta a una casa editrice, e sperava di non essere bandito dal mondo o dall'universo intero.

In quel momento sul divano, Dan era stato molto tentato di rivelare ad Alan di lui e la sorella, ma non aveva osato farlo per paura che il moro gli spaccasse in testa il pc. Chris gli aveva spiegato, quando Dan gli aveva confessato le sue intenzioni, che Alan poteva fare di tutto, anche uccidere freddamente un ragazzo che considerava suo amico. Il rosso aveva deciso di non mettere a repentaglio la sua vita, ma sapeva che un giorno o l'altro avrebbe dovuto parlargliene, almeno per sapere se Alan sarebbe stato d'accordo per la loro storia. Forse, Isabel Ester Mars era la sua anima gemella.

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