Capitolo 36

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Lunedì tutti e tre i ragazzi tornarono nelle loro rispettive scuole.

Chris venne applaudito a lungo dai compagni, come se fosse di ritorno dalla guerra: mentre era assente, il signor Sugar lo aveva cercato per annunciargli che la settimana seguente avrebbe dovuto affrontare il test per entrare alla GRTS.

«Strano, mi aveva detto che avrei dovuto contattarli io entro la fine della scuola...» borbottò il biondo, troppo sorpreso per pensare a qualcos'altro, mentre Toddy Bear gli si avvicinò sorridendo.

«Anche a me ha detto di andare la settimana prossima.» disse, entusiasta. «Dobbiamo solo affrontare dei test... che hai fatto in questi giorni?»

Chris gli raccontò di ciò che era successo con la famiglia. Ciò che succedeva con Missy erano solo affari suoi, di Alan e Dan. Toddy annuì.

«Immaginavo fosse successo qualcosa di grave. Tu non oseresti mai non venire a scuola per solo due giorni consecutivi...»

Chris rise e l'amico lo seguì. L'anno prima, si era preso quindici giorni di vacanza, fingendo una slogatura al polso destro causata da un allenamento. Si era presentato a scuola il giorno della partita, dove realmente si era fatto male alla caviglia, e aveva passato altre due settimane in casa a ronfare.

«E con Missy? Va tutto bene? Non la nomini quasi più.»

Chris ignorò la domanda chiedendogli nei dettagli cosa avesse detto il signor Sugar. Toddy cominciò a parlare con trasporto, e il biondo si sentì sollevato che si stesse dimenticando della sua precedente domanda.

Missy era tornata da lui la sera precedente, e Chris aveva declinato il suo invito dicendo che era stanco. Si erano stesi uno a fianco all'altra nel letto, chiacchierando di basket. Ciò che pensava Dan lo aveva toccato, alla fine, e ora riusciva a schifarsi della ragazza. Dovevano attuare il loro piano alla svelta.


Quando Dan rientrò a scuola lunedì, subito notò Isabel Mars che lo osservava con enorme interesse. Lui non riuscì a toglierle gli occhi di dosso mentre camminava nel corridoio, e Jordan faticò parecchio per riottenere l'attenzione delle iridi verde scuro dell'amico.

«Cavolo, Dan, ti stavo parlando di come mi hanno rimesso il dente... cos'è che ti distrae così tanto?» Jordan si voltò e vide Isabel Mars girata nella loro direzione. La sondò da capo a piedi e si voltò verso l'amico dai capelli rossi. Sorrise. «Non ti sembra un dejà vu? La vuoi invitare al ballo d'autunno? O al ballo d'estate?»

«Fottiti amico.» mormorò Dan, arrossendo leggermente, e si voltò verso il suo armadietto. Aprendolo, fissò sconvolto la foto di lui e Beth attaccata con lo scotch sullo sportello. In quel momento, non riuscì a concepire il vecchio sé stesso per aver fatto una cosa del genere. Respinse l'impulso di strappare via quelle foto, posò i libri e chiuse l'armadietto con forza. «Vado a storia.» disse.

Jordan lo fissò allontanarsi, allarmato. Che avesse scoperto...? Sudando, sperò di no. Non avrebbe osato tornare a guardare negli occhi del suo amico pel di carota se lui avesse scoperto che aveva tradito la sua fiducia nei riguardi di Beth. E più di una volta.


«Mars.»

«Happyline.»

I due si guardarono intensamente negli occhi per qualche secondo. Poi Trixie lo superò e tornò ad ignorarlo, scomparendo nel corridoio. Sylvia Chambers, che aveva la lezione di algebra alla stessa ora di Alan, gli sedette accanto, studiando l'occhio nero e l'espressione nera.

«Cos'è successo con Trixie?» gli chiese.

«Nulla.» rispose lui, tirando fuori il libro della lezione.

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