Capitolo 43

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Missy si presentò a casa sua poco prima dell'ora di pranzo. Chris la baciò a lungo, cercando di reprimere il desiderio di fare sesso. Andò sotto la doccia a calmare i suoi spiriti turbolenti, mentre lei girovagava per casa. Chris si lavò con calma, si vestì in fretta e la raggiunse.

«Ti va di andare in centro?» le chiese, sorridendo.

«In centro dove?» rispose lei, sorridendo a sua volta.

Lui le posò una mano sulla schiena. «Volevo portarti a fare un po' di compere.» le sorrise.

Le si illuminarono gli occhi. «Come mai?» chiese.

«Non lo so. Negli ultimi tempi sono stato un po' giù, sai, per ciò che sta succedendo a casa e voglio farti qualche regalo. Se non ti va...»

«Se mi permetti di comprarti qualche maglietta nuova...» mormorò lei, recuperandone una strappata dal divano.

Lui rise. «D'accordo.»

Lasciarono lo yacht e Chris si chiese se Dan e Alan fossero già acquattati da qualche parte per le foto. L'idea di essere pedinato lo fece sorridere. Scese con la mano sul sedere di Missy e gli diede una strizzata. Lei rise.

«Ti consiglio di smetterla, se vuoi fare le compere.» ridacchiò la ragazza.

Chris la strinse per il fianco e salirono nella macchina di Missy. Mentre la guardava salire in macchina, poté giurare a sé stesso di aver visto il flash di una macchina fotografica.


«Partono! Partono, cazzo, Dan, metti in moto!»

«Cazzo, sta zitto che ci sentono!»

«E tu metti in moto, porca puttana, o li perdiamo!»

Dan accese il motore e lanciò un'occhiata alla macchina di Beth che aveva appena lasciato il parcheggio. Aspettò qualche secondo poi la seguì. Lanciò un'occhiataccia ad Alan, che teneva la macchina fotografica di Chris come se stesse per cadere. Tornò a puntare lo sguardo sull'auto di fronte a loro.

«Ho fatto la foto mentre lui le toccava il sedere.» disse Alan, guardando le foto.

«È un bene, no? Così alcune foto immortalano meglio ciò che sta succedendo.»

«Giusto, però...» Alan sospirò. «Non ti fa male vedere la tua ragazza con un altro?»

Dan non rispose. Si sentiva malissimo, ma non per aver visto Beth in compagnia di Chris. Per lo più perché aveva tradito Beth. Sapeva di non doversi sentire in colpa, sapendo che la sua ragazza non era la santa che lui credeva. Si era sempre promesso di non tradire mai la ragazza con cui stava, e ora l'aveva fatto. Non riusciva a guardare Alan in faccia. Non era una ragazza qualsiasi, era la sorella di un amico. E le sorelle degli amici erano sacre grazie ad un patto segreto stipulato alla stretta di mano.

«Dai, Dan, muoviti! A cosa stai pensando?» gli domandò Alan.

«A quello che hai detto tu.» rispose Dan, serio.

Alan annuì, osservandolo, poi spostò lo sguardo sulla macchina di Beth, sfiorandosi la parrucca bionda che si era costretto a comprare. Era stata un'idea sua: Dan portava una parrucca bruna e delle lenti a contatto nere, mentre Alan capelli biondi e occhi azzurri. I capelli biondi gli coprivano tutta la fronte, per nascondere le sopracciglia nere. Le lenti a contatto gli facevano lacrimare gli occhi quando si toglieva gli occhiali dal volto. Si era anche rasato la barbetta che stava cercando di far crescere, ed era tornato con il volto liscio come il culetto di un bambino.

La parrucca di Dan non lo tormentava troppo. I capelli erano corti, le sopracciglia si vedevano a malapena con il rossore permanente della faccia, e aveva deciso di mettersi un maglione a collo alto per coprire il neo sul collo. Sperava di non essere riconosciuto nemmeno da Chris, anche se era impossibile. Chris li avrebbe cercati, una volta arrivati a destinazione.

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