Il giorno seguente fu un caos frenetico sin dalle prime luci dell'alba. Katsuki non era riuscito a chiudere occhio per tutta la notte, un po' per il mal di schiena che non voleva accennare ad abbandonarlo e un po' per l'eccitazione all'idea di lasciare l'America per fare ritorno alla sua amata patria. Ma soprattutto per la felicità nel sapere che, a quanto sembrava, avrebbe passato il resto della sua vita dell'appartamento di Shōto, il luogo in cui, probabilmente, si sentiva più al sicuro e protetto al mondo.
Così, alle prime luci dell'alba era già in piedi, vestito di tutto punto e pronto ad affrontare l'immane impresa che gli si prospettava davanti quella giornata, uno scatolone in una mano e un rotolo di nastro da pacchi nell'alta. Ma il suo stomaco sembrava avere altri piani. Il gorgoglio che emetteva era così forte ed eloquente da far scoppiare a ridere Izuku, mentre era ancora intento ad allacciarsi i pantaloni della tuta.
«Hai fame forse?» lo stuzzicò ridacchiando. Il fatto che Katsuki ultimamente stesse sempre alla ricerca di cibo era alquanto divertente, perché con il ritmo a cui si ingozzava, non aveva più alcuna possibilità di sfottere lui per la sua ingordigia.
«Per niente.» rispose secco, incrociando le braccia al petto con le guance arrossate, ma il suo stomaco gorgogliò di nuovo e lui abbassò il capo per fulminarlo con sguardo truce, sibilando un: "traditore" a denti stretti che fece ridere Izuku ancora di più.«Colazione, ora.» intimò Shōto, cercando di togliergli di mano lo scatolone a cui si aggrappò con determinazione, stringendoselo al petto come se da esso ne andasse della sua stessa vita.
«Non abbiamo tempo! Dobbiamo inscatolare tutta la vostra robaccia!» cercò di combattere inutilmente, anche se la prospettiva di una ricca tavola imbandita gli fece inumidire la bocca.
«Abbiamo tutto il tempo, nessuno ci corre dietro, Katsuki.» insistette Shōto con il suo solito tono calmo, riuscendo finalmente a staccarlo dalla scatola, pensando che alle volte gli pareva quasi di avere a che fare con un gatto selvatico e particolarmente scontroso. Si sarebbe aspettato quasi di sentirlo soffiargli contro, ma fortunatamente, tutto ciò che ottenne in cambio fu un verso esasperato che sancì la sua vittoria in quella piccola battaglia.
«E va bene! Ma vi concedo cinque minuti!» esclamò, sbattendo il rotolo di scotch sulla scrivania con stizza.
«A noi? Mi pareva di ricordare che fossi sempre tu l'ultimo ad alzarsi da tavola~» lo punzecchiò Izuku.
«Non tirare troppo la corda, deku.» lo schernì lui, gli occhi ridotti a due fessure, ma Izuku si limitò a sorridere andandogli incontro per poi lasciargli un morbido bacio sulla guancia.
«Sia mai.» sussurrò, lo sguardo divertito puntato nel suo prima di lasciare la stanza sotto il suo sguardo attonito. Da quando deku aveva tutto quel coraggio?Shōto si lasciò sfuggire un sospiro divertito prima di sospingerlo verso la porta. «Forza andiamo.»
Katsuki e Shōto presero posto al tavolo nell'angolo e Izuku si diresse verso la cucina, quasi certo che sua madre fosse già sveglia ed impegnata a preparare la colazione per loro. Difatti, appena fece un passo in direzione della stanza, la vide sbucare oltre il separé.
«Mi sembrava di avervi sentiti!» esclamò con un enorme sorriso sulle labbra, che non riuscì davvero a nascondere in alcun modo. E Izuku si sentì arrossire inevitabilmente ora che era a conoscenza di ciò che Shōto aveva chiesto ai suoi genitori appena due notti prima.
«Vai a sederti caro, vi porto subito la colazione!»
Izuku annuì e tornò al suo posto. Ora che sapeva ciò di cui avevano parlato era impossibile per lui non notare gli sguardi che sua madre gli dedicava quando pensava che non la stesse guardando o i sospiri che si lasciava sfuggire appena Shōto si avvicinava a lui per qualsiasi motivo. Sperò con tutto il cuore che Katsuki non se ne accorgesse o sarebbe stato ancora più imbarazzante dovergli spiegare il comportamento ambiguo di Inko.
Ma per fortuna appena sua mamma portò in tavola le uova e i pancakes, Katsuki sembrò perdere qualsiasi interesse per qualsiasi cosa che non fosse il cibo che aveva davanti, così lui riuscì a rilassarsi abbastanza da godersi la colazione prima di dover affrontare il trasloco.
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𝕀𝕟𝕤𝕚𝕕𝕖 ~ Threesome||TodoBakuDeku
FanfictionKatsuki Bakugō ha ormai venti anni e la sua vita è cambiata molto da quando il suo primo amore se n'era andato. Shōto Todoroki e Midoriya Izuku sono partiti verso l'America per scoprire il mondo oltre la loro città di periferia e vivere la loro stor...