𝕀𝕏. 𝚂𝚝𝚘𝚛𝚒𝚎𝚜

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«Direi che è stata decisamente utile questa visita» concluse Shōto una volta tornati al loro appartamento, mentre si preparava ad applicare le medicazioni sui lividi di Katsuki.
«Oh, sì. E non vedo l'ora di metter in pratica ciò che ci ha consigliato la dottoressa» sogghignò lui, distendendosi lascivamente sul letto, seminudo, incurante del fatto che Izuku fosse nella stanza con loro. Dopo il modo in cui aveva reagito durante tutto l'incontro voleva continuare a stuzzicarlo ancora un po'.
Shōto scosse la testa sorridendo. «Non lo metto in dubbio.»

Posò la crema su letto, affianco a lui, ma proprio in quel momento il suo telefono iniziò a squillare, costringendolo ad alzarsi.
«Maledizione... devo rispondere» sibilò tra i denti guardando lo schermo, con la mascella contratta e un'espressione indecifrabile sul viso. «puoi occupartene tu per favore?» chiese voltandosi verso Izuku. Lui lo guardò interdetto per un secondo, di sicuro non si sarebbe aspettato una richiesta del genere: avrebbe potuto semplicemente chiedere a Katsuki di aspettare il suo ritorno, perché mai chiedere a lui di farlo? Non lo avrebbe mai ammesso a voce alta, ma nella sua mente continuava ad affacciarsi il ricordo del biondo seminudo, disteso su quel lettino, e le immagini indecenti che le domande di Shōto avevano creato per lui solo poche ore prima: l'idea di toccarlo in quel momento lo mise non poco in agitazione.

«Izuku?» lo incalzò Shōto e lui annuì in fretta, pensando che si stesse comportando in modo infantile, non era più un ragazzino preda degli ormoni! Poteva controllarsi, Shōto  non gli stava chiedendo niente di sconveniente dopotutto.

Shōto lo ringraziò con lo sguardo per poi aprire la porta e lasciare la stanza in fretta, il telefono che ancora squillava insistentemente nella sua mano.

Katsuki fissò il punto in cui era sparito per quella che sembrò un'eternità, cercando di ritovare la sua solita compostezza, prima di voltarsi verso l'altro, che si stava inginocchiando al suo fianco. I loro sguardi si incrociarono facendo arrossire Katsuki.

«Non azzardarti a toccarmi!» Sbottò fermamente, cercando di infilare la manica dell'accappatoio il più in fretta possibile, vedendo che lui si stava già spremendo la crema sul palmo.
«Farò in fretta.»
«Ehi! Non ci provare!» Sbraitò lui, quando Izuku si avvicinò per sospingerlo di nuovo a distendersi, cercando di tirarsi indietro.

«Katsuki, appena qualche ora fa ti ho visto completamente nudo, con le gambe all'aria e una sonda nel sedere. E ho dovuto chiedere ad una dottoressa se, come e quante volte puoi fare sesso con Shōto. Credi davvero che a questo punto metterti un po' di crema sia un problema?» Domandò esasperato, lasciandolo senza parole.

«Evidentemente no» borbottò lui in risposta arrossendo furiosamente alle sue parole. Odiava il modo in cui Izuku riusciva a farlo sentire un bambino capriccioso, comportandosi in maniera così matura in momenti imbarazzanti come quello.
Avrebbe preferito vederlo lagnarsi e magari piangere come ai giorni della scuola, quando erano ancora dei bambini, come l'immagine mentale che aveva sempre avuto di lui fino a quel momento.

«Sembrano davvero dolorosi» mormorò Izuku tra se e se, come se stesse dando voce ai suoi pensieri, spalmando il gel sulla sua pelle contusa, cercando di essere più delicato possibile e allo stesso tempo tenere alla larga qualsiasi pensiero indecente avrebbe potuto avere nei suoi riguardi. Cosa assolutamente non semplice: i suoi occhi continuavano a saettare in basso, verso in suo petto nudo, i piccoli capezzoli rosa e perfetti, la linea marcata dei suoi addominali, il bassoventre appena rigonfio, l'osso sporgente dell'anca che scendeva a congiungersi con l'inguine. Arrossì fino alla punta delle orecchie e si affrettò a distogliere lo sguardo. Il suo cuore che batteva troppo veloce nel petto, pregò che Shōto ritornasse in fretta e allo stesso tempo lo maledì per averlo messo in quella situazione.

𝕀𝕟𝕤𝕚𝕕𝕖 ~ Threesome||TodoBakuDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora