𝕏. 𝙼𝚘𝚖𝚎𝚗𝚝𝚜

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[please leggere il ^Angolo d'Autrice^, è importante :')]

𝕏. 𝙼𝚘𝚖𝚎𝚗𝚝𝚜


La mattina seguente, Katsuki si svegliò con un'orribile sensazione di nausea all'altezza dello stomaco. Arricciò le labbra in una smorfia di disgusto mentre si rotolò sul fianco nella speranza di migliorare la situazione, ma quel semplice movimento ebbe l'effetto opposto. Fece appena in tempo a realizzare di aver fatto la scelta sbagliata, prima di sentire la bile risalirgli in gola. Spalancò gli occhi e sollevò le coperte con uno strattone lanciandosi giù dal letto, una mano sullo stomaco e una a coprirgli la bocca.
Caracollò fuori dalla stanza alla velocità della luce, urtando la spalla dolorante contro lo stipite nella fretta, ed era sicuro di aver colpito Izuku da qualche parte, perché lo aveva sentito gemere di dolore, ma non se ne curò minimamente mentre correva verso il bagno, che per sua fortuna era libero, considerato che era da poco passata l'alba.
Spalancò la porta e si inginocchiò affianco al wc appena in tempo: il suo stomaco si contrasse e rigettò la cena della sera prima in conati dolorosi. L'acido gli bruciava la gola mentre risaliva, facendogli lacrimare gli occhi. Tossì aggrappandosi al WC e tra un conato e l'altro, sentì dei passi affrettati alle sue spalle prima che delle mani fredde gli scostassero i capelli, raccogliendoli all'indietro.
Cercò di ritrarsi, non voleva che Shōto lo vedesse così, era una cosa disgustosa ed umiliante, ma un nuovo conato lo spinse a piegarsi in avanti, ponendo fine a qualsiasi tentativo di protesta.

«Ssh, va tutto bene, lascia uscire tutto» mormorò Shōto alle sue spalle, massaggiandogli la schiena con movimenti circolari che lo aiutarono a rilassarsi nonostante detestasse l'idea di averlo lì. Quando finalmente non gli era rimasto più niente da rigettare e il suo stomaco sembrava finalmente calmarsi, si accasciò all'indietro contro di lui, spossato, gli addominali doloranti e la gola in fiamme.
Shōto gli accarezzò i capelli e lui si scostò. Quel semplice gesto fu sufficiente a renderlo pienamente cosciente della sua presenza alle sue spalle e dell'odore rivoltante che riempiva il bagno. Si sollevò in fretta e scaricò lo sciacquone prima di chinarsi sul lavabo per sciacquarsi la bocca.

«Non devi venire ogni volta.» Borbottò prima di riempirsi la bocca d'acqua e fare i gargarismi, cercando di lavare via il sapore del vomito.
«Certo che devo, è il mio compito, voglio prendermi cura di te» rispose lui prontamente, avvicinandosi per controllare che non si fosse sporcato i capelli.

Katsuki gli schiaffeggiò via la mano, sentendosi mortificato. «Possibile che tu non capisca?! Non voglio che tu mi veda così! Non voglio che mi tieni i capelli mentre vomito!» Esclamò furioso per il solo fatto che Shōto lo avesse spinto a confessarlo ad alta voce.

Lui lo guardò per un lungo momento, quasi sorpreso dalle sue parole. «Non essere assurdo. È una cosa naturale, fa parte della gravidanza. E io voglio essere qui per te.»
«Sarà anche naturale, ma non cambia il fatto che sia disgustoso e che non voglio che tu lo veda!» Shōto inarcò un sopracciglio notando quanto quel semplice gesto lo stia mettendo in agitazione.
«Va bene» concesse «se è quello che vuoi, non lo farò più.»
«Grazie» grugnì Katsuki in risposta, tornando a girarsi verso il lavabo nella speranza che Shōto avesse colto il sottinteso e che lo lasciasse in pace. Ma sembrava che, come sempre, o per meglio dire, come ogni volta che gli faceva comodo, Shōto fosse refrattario ai suoi messaggi subliminali.

«C'è qualcosa che vorresti fare più tardi?» Gli chiese, spostandosi al suo fianco per aggiustarsi i capelli allo specchio, e Katsuki lo guardò pensando a quanto sia narcisista. Non riusciva a stare "in disordine" neppure per qualche secondo alla mattina; il che era un peccato, considerato quanto fosse sexy appena sveglio, con i capelli arruffati e lo sguardo mezzo addormentato, con indosso solo i boxer, esattamente come in quel momento; arrossì e si affrettò distogliere lo sguardo lo sguardo. Dal giorno in cui erano tornati non aveva più avuto modo di ricevere attenzioni da parte di Shōto a causa prima degli allenamenti serrati, poi del torneo e, in quel momento, del suo infortunio. E di sicuro non aveva intenzione di fare niente in quel bagno, dopo aver appena rigettato l'intero contenuto del suo stomaco davanti ai suoi occhi, ma ciò non toglieva che la sola vista del suo corpo seminudo lo facesse reagire immediatamente, in maniera quasi vergognosa.

𝕀𝕟𝕤𝕚𝕕𝕖 ~ Threesome||TodoBakuDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora