Ero stesa su quel letto da non so quanto tempo a pensare alla proposta di mio padre, ma non ero ancora giunta a una soluzione.
Sì, mio padre mi mancava tantissimo e ci tenevo a conoscere la sua nuova fiamma - descritta da lui sembrava una dea scesa sulla terra. Era da tanto che volevo fare una vacanza del genere, ma avevo il diploma quest'anno e seguire i corsi on-line non era la stessa cosa. Non volevo andare via adesso, mi ero appena fidanzata con Luke e non sapevo se una separazione del genere avrebbe giovato alla nostra relazione...
Guardai la sveglia accanto al letto.
Oddio! Erano già le sei del pomeriggio, dovevo iniziare a prepararmi.
Mi alzai in fretta dal letto ma forse non avrei dovuto perché mi venne un capogiro tremendo che mi fece ricadere sul letto.
E che cazzo, quando imparerò ad alzarmi lentamente e senza premura? Ah, che male alla testa! Volevo vomitare!
Inspirai profondamente e tentai di rialzarmi sentendomi un po' meglio. Mi avvicinai all'armadio per vedere cosa indossare.
Fantastico, non avevo nemmeno un vestito decente pulito, la nonna non aveva ancora lavato niente, dannazione. Il mio occhio cadde sul vestito che mi aveva regalato Liz.
No. No e no. No.
Poteva essere ritenuto carino se di un altro colore. Avevo tentato di rifiutare il regalo nei modi più gentili possibili ma lei pensava fossi solamente educata. Non era vero. Odiavo il rosa, soprattutto di quella tonalità. Forse potevo sopportare il rosa pallido, quello che non sembra manco rosa, ma quello no, mai.
Iniziai a scavare nei meandri dell'armadio e alla fine riuscii a trovare qualcosa. Il risultato della ricerca furono un paio di leggins neri e una camicia azzurra a fiori che non mettevo da molto. L'abbinamento funzionava, ma quella camicia era un tantino fuori moda.
Oddio, ma perché mi stavo facendo tutti 'sti problemi? Di solito non mi fregava molto di come mi vestivo, se piaceva agli altri bene, sennò cazzi loro.
Uffa, non avevo proprio niente in quell'armadio che poteva essere ritenuto almeno decente. Non potevo rubare - prendere in prestito - un vestito della nonna: uno, non aveva dei vestiti adatti alla mia età; due, era il doppio di me.
Ad un tratto mi venne un'illuminazione!
Corsi fino in corridoio e feci scendere la scala che conduceva alla soffitta per poi iniziare a salire.
Iniziai a frugare tra gli scatoloni ed eccoli lì, i vestiti che mi aveva regalato Steph negli ultimi due anni. Erano in quei scatoloni perché non mi piacevano, erano un po' troppo osé per i miei gusti, ma forse era il tempo di metterli. Avevo quasi diciotto anni, quando li avrei dovuto mettere se non adesso?
Presi la busta in cui erano messi e tornai in camera mia per poi vestirmi. Guardai il mio riflesso nello specchio.
Ok, quei pantaloncini non erano così corti come pensavo e si abbinavano benissimo con il top. Un paio di tacchi ce li avevo, ma non mi sembrava una buona idea portarli, così presi dei sandali.
Ad un tratto il cellulare iniziò a suonare sul comodino. Lo presi e sul display c'era scritto: ❤❤❤Luke❤❤❤
Sì, forse avevo un po' esagerato con i cuori...
Feci scorrere il dito sul tasto verde per accettare la chiamata e portai il telefono all'orecchio.
«Ciao, bel fusto» salutai euforica.
«Uh, ciao, bella gnocca.» il suo tono era divertito.
«Seriamente, bella gnocca?» risi alla sua affermazione.
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Due settimane con Hemmings
FanfictionPREMESSA: HO SCRITTO QUESTA STORIA PIÙ DI SETTE ANNI FA, TENETE PRESENTE CHE AVEVO 14 ANNI NEL CRITICARLA, ERO PICCOLA E NON SAPEVO AFFRONTARE CERTI TEMI PREQUEL DI "Un'altra settimana con Hemmings" Dove la diciassettenne Veronica Hamilton accetta u...