VERONICA'S POV
«Vi vengo a prendere verso le otto e mezza, d'accordo?» disse Luke affacciandosi dal finestrino dell'auto.
«D'accordo» gli sorrisi per poi salutarlo.
Stephanie mi prese per un braccio e mi porto con sé all'interno del suo palazzo «Aia! Mi fai male!» protestai.
Lei rise e salimmo in ascensore per poi andare al quinto piano ed entrare nel suo appartamento.
«Buongiorno Sally» salutai la madre entrando in casa.
«Oh, ciao Vero! Come stai?» chiese cordiale.
«Bene» sorrisi «E tu?».
«Un po' stressata, domani c'è un matrimonio in centro e devo preparare una marea di cibo per il catering. Non puoi immaginare quante tartine abbiamo preparato!» sbuffò.
«Ah, c'è anche Oliver?» domandai dando un'occhiata in cucina e vidi il padre di Steph ai fornelli. Mi fece un piccolo cenno con la mano per salutarmi e io ricambiai.
«Mamma...» mormorò la rossa «stasera c'è una festa, potrei andarci?» chiese il permesso.
Il suo viso assunse un'espressione indecisa. Mi guardò «Ci vai anche tu?» domandò.
Annuii.
«Se la lascio venire, me la tieni sott'occhio?» chiese la madre.
«Certo!» esclamai sicura.
«D'accordo, ma non bere, stai attenta ai ragazzi e devi tornare per mezzanotte!» le puntò un dito contro.
«Grazie!» urlò Steph abbracciandola e baciandola allegra.
Andammo in camera sua e, intanto che lei si faceva una doccia per levarsi di dosso il cloro della piscina, ficcanasai nel suo armadio alla ricerca di qualcosa di decente da indossare alla festa.
Intanto ripensavo a quella giornata. Era così bello stare tra le braccia di Luke, avevo paura che tutta l'acqua della piscina evaporasse per tutte le vampate che avevo quando la sua pelle sfiorava la mia.
Ma poi c'era quella gatta morta di Kate ci provava spudoratamente con lui e mi dava fastidio. Però non capivo Luke: se non gli piaceva perché non le diceva qualcosa? Perché continuava a darle corda? Perché? PERCHÉ?!
No, non ero gelosa, avrei solo inculato Katherine con un palo della luce e l'avrei fatta mangiare dai condor affamati mentre ridevo a crepapelle.
Visto? Non ero gelosa.
«Tuo turno» avvisò la rossa uscendo dal bagno e interrompendo i miei pensieri.
«Ok» mormorai alzandomi dal letto.
«Hai già scelto cosa mettere?» chiese strofinandosi i capelli con l'asciugamano.
«No, puoi farlo tu anche per me per favore?» domandai facendo il labbruccio.
Rise alzando gli occhi al cielo «D'accordo, ma ora vai a farti la doccia, altrimenti poi non abbiamo abbastanza tempo per prepararci» avvisò e corsi in bagno.
Tolsi il vestito e il costume lasciandoli cadere a terra. Entrai nella doccia e aprii l'acqua che un attimo dopo scivolò sulla mia schiena provocandomi la pelle d'oca. Per un momento pensai a quando io e Luke avevamo fatto il bagno a Debby, un momento dopo lui era sopra di me che mi guardava con quei suoi bellissimi occhi oceano.
Il mio cuore stava imapazzendo mentre ricordavo le sue labbra sul mio collo.
Sì, stavo delirando in modo pazzesco.
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Due settimane con Hemmings
FanfictionPREMESSA: HO SCRITTO QUESTA STORIA PIÙ DI SETTE ANNI FA, TENETE PRESENTE CHE AVEVO 14 ANNI NEL CRITICARLA, ERO PICCOLA E NON SAPEVO AFFRONTARE CERTI TEMI PREQUEL DI "Un'altra settimana con Hemmings" Dove la diciassettenne Veronica Hamilton accetta u...