8. Bagnetto

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«Luke, è Mercoledì quindi Debby deve fare il bagnetto, mi aiuti?» chiesi sfoggiando il mio sorriso migliore.

«Ora?» sbuffò continuando a giocare alla console.

«Sì, ora, perché poi si cena» spiegai.

«Va bene» sbuffò e lanciò il controller dall'altra parte del divano per poi alzarsi in piedi e raggiungermi.

«Non è che è solo una scusa per approfittare della mia squisita compagnia?» chiese facendo su e giù con le sopracciglia.

«Certo, sai che non potrei fare a meno di te!» lo assecondai «Ma ora andiamo» ordinai salendo al piano di sopra.

Mi seguii fino alla stanza in cui dormivo e presi la piccola dalla culla «Tu svestila, intanto io riempio la vasca» gli diedi Debby in braccio.

«Vuoi che svesta anche te? Per me non ci sono problemi» disse sfacciato facendomi l'occhiolino. Mise la bambina sul tavolino.

Mi avvicinai a lui «Sì, e magari vuoi che anch'io svesta te, non è così?» gli rivolsi un sorriso malizioso, prendendomi gioco di lui.

«Se vuoi possiamo iniziare anche adesso» informò cingendomi i fianchi e mi portò a sé con forza, facendo uscire un piccolo gemito dalle mie labbra non appena il mio bacino tocco con forza il suo.

Non sapevo come rispondere per farlo allontanare, forse perché non volevo che lo facesse. Mi piaceva quella sensazione di adrenalina che percorreva tutto il mio corpo mentre mi toccava. Era un qualcosa che faceva girare la testa.

Afferrò i capi della mia maglietta avvicinandosi lentamente a me quando Deborah iniziò a piangere. Ne approfittai per liberarmi dalla sua presa e allontanarmi; mi sentivo tremendamente a disagio.

Senza dire niente andai in bagno e aprii l'acqua calda dopo aver messo il tappo. Versai un po' di sapone al suo interno.

Mi sedetti sul bordo della vasca aspettando che si riempisse. Fissando il muro iniziai a pensare a Luke a pochi centimetri da me e mi sentivo andare a fuoco, desideravo mi toccasse come quella mattina, facendo impazzire tutti i miei ormoni.

Mi morsi il labbro.

Stephanie aveva ragione, la "stagione dell'accoppiamento" era nell'aria e io rischiavo di essere la sua nuova vittima se fossi rimasta in quella casa.

Luke era un ragazzo veramente bello, come avrei potuto mantenere il mio voto di castità con un figo così nei paraggi?

Nah, non era vero, non credevo nel sesso solo dopo il matrimonio e avevo i miei validi motivi. Poniamo che lo sposo ce l'avesse piccolo, lo si scopriva solamente la prima notte di matrimonio, e secondo me era un problema passare il resto della mia vita con un uomo che non sarebbe riuscito a soddisfarmi nemmeno in minima parte. Anche se fosse stato l'uomo più perfetto del mondo, la mancanza di parecchi centimetri avrebbe fatto la differenza.

«Hey, è pronta la vasca?» chiese il biondo entrando in bagno con la bambina in braccio.

«Sì, cinque secondi» risposi chiudendo l'acqua. Misi la mano nella vasca per controllare che la temperatura fosse quella giusta «Ok, non scotta, puoi metterla dentro» avvertii e la posò nella vasca con delicatezza. Quando i piedini toccarono l'acqua Debby fece un grido divertito per poi iniziare a ridere. Le piaceva tanto l'acqua, anche le altre volte si divertiva un mondo a lavarsi.

Mi misi in ginocchio accanto alla vasca e con il palmo raccolsi un po' d'acqua per versargliela tra i ricci dorati.

Posai per una attimo lo sguardo su Luke notando che si stava togliendo la maglietta.

Due settimane con Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora