*Capitolo scritto dal punto di vista di Aziz
La guardai mentre dormiva; il suo viso era così rilassato, che la dava l'aspetto di un angelo.
Le tolsi delicatamente i capelli che le erano finiti sul volto, con la paura di svegliarla.
Il senso di leggerezza e sicurezza che avevo quando ero con lei è inspiegabile, non trovo parole per poter descrivere come mi sento quando sono con lei.
Averla lontano da me per 2 lunghissimi anni è stato difficile, ma quello che contava era che adesso è accanto a me, nonostante tutto.Vedere i suoi occhi così vuoti e spenti mi faceva stare male, terribilmente; ma mi faceva stare male ancor di più non sapere la causa di tutti i suoi mali, ma quando lei sarà pronta a parlarmene io sarò accanto a lei, come sempre. Solo io e lei, come sempre.
Dire che mi piace da morire è approssimativo.
La amo da morire, fin da quando eravamo solamente dei bambini.
Ma la paura di un sentimento non ricambiato e di rovinare la nostra amicizia teneva a freno la mia voglia di urlarglielo."Solo sesso e niente sentimenti" , non è mai stato così per me, mai.
Non mi sono solamente innamorato del suo corpo, ma della sua mente e la sua anima, che riescono a calmare e curare la mia anima, che è così dannata.È sempre stata il mio punto debole, l'unica cosa che se mi veniva toccata andavo completamente fuori di testa, non rispondendo più delle mie azioni.
Questa cosa non passava inosservata, ma l'unica a non essersene ancora accorta era proprio lei.
I ragazzi mi avevano spronato più volte a confessare i miei sentimenti, ma puntualmente quando mi promettevo di farlo, la paura mi fotteva il cervello.«Ei, a che pensi?.» mi chiese Marika, risvegliandomi dai miei pensieri. Mi sorrise, accoccolandosi di più sul mio petto, mentre sentii il mio cuore iniziare a battere più velocemente.
«Nulla Jolie, dormito bene?.» chiesi, posando una mano sui suoi capelli.
«Sí, sono stata benissimo.» disse, stiracchiandosi, per poi alzarsi dal letto, mentre io sentii un vuoto.
«Cazzo, sono le 10, dovrei essere già in piazza.»Si rimise le scarpe in fretta, mentre anch'io decisi di alzarmi dal letto.
«Grazie Aziz, sei un angelo.» disse, prendendo le mie mani fra la sue, posandoci un bacio sopra.
«Non scherzare, sai che quando vuoi sei la benvenuta qui, sempre.» dissi, attirandola a me in un abbraccio, inspirando dai suoi capelli l'odore del suo shampoo alla pesca. «Devi per forza andare?.»
«Sí, per forza.» disse, ridendo, contagiandomi.
«Ci vediamo più tardi, va bene?.»«Mh ok, a dopo.» dissi, dandole un bacio in guancia, per poi vederla correre verso la porta e uscire.
Un senso di tristezza e malinconia mi attraversò lo stomaco, una volta che la porta si richiuse.
Sapere che si era ritrovata di nuovo nello spaccio mi causava rabbia, una forte rabbia.
Avrei voluto così tanto che lei non fosse mai entrata in quello sporco mondo, fatto solamente di dolore e sofferenza, ma non ho saputo fermarla più di 4 lunghissimi anni fa, come potrei farlo adesso?.Ringraziavo Dio per avermi permesso di riuscire a uscire dallo spaccio, anche se è stata una grossa fatica, ma per fortuna avevo al mio fianco tutti i ragazzi, la mia famiglia.
Si sa, quando si è insieme a qualcuno ci si rialza più facilmente.
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𝗖𝘂𝗼𝗿𝗶 𝗶𝗻𝗰𝗮𝘁𝗲𝗻𝗮𝘁𝗶 ; 𝗞𝗲𝘁𝗮
FanfictionMarika è una giovane ragazza di 20 anni, che dopo essere stata in carcere per due anni finalmente tornerà a San Siro, casa sua, dove è nata e cresciuta. Ma una volta tornata, si renderà conto che niente è più come prima: il quartiere, i suoi amici e...