«Buongiorno Jolie.» disse Aziz, appena vide che mi ero svegliata.
Mi alzai col busto, passandomi una mano sul volto, ancora assonnata.
Vidi Aziz guardarmi dolcemente, passando una mano sulla mia gamba.
Non volevo fargli pena, era l'ultima cosa di cui avevo bisogno adesso.«Buongiorno, scusa ancora per ieri.» dissi, alzandomi, guardando l'orario sul mio telefono e fortunatamente erano ancora le 9.
«Non devi scusarti.» disse, prendendo il mio braccio, in modo che potessi guardarlo in faccia.
«Puoi restare qui quanto vuoi, mi casa es tu casa.»Risi a questa sua ultima affermazione, per poi infilarmi le scarpe ai piedi, andando in sala.
Andai in balcone, appoggiandomi con i gomiti sulla ringhiera, sospirando.«Vuoi qualcosa da mangiare?.» mi chiese, mettendosi al mio fianco, mentre io scossi la testa in segno di negazione. Lui annuì semplicemente e ritornò in casa, lasciandomi sola, tra i miei pensieri.
• • •
È ormai tardo pomeriggio e sono insieme ad Anas nel solito palazzo, seduti sulla solita sedia, a vendere la solita roba, alle solite persone.
«Mi ha appena scritto Valerio se stasera vogliamo andare all'Old.» disse Anas, mentre io annuì semplicemente, sapendo che se avessi detto "no" mi avrebbero costretta comunque.
Vidimo un uomo arrivare, Marco. Strinsi le mani in due pugni, sentendo la rabbia ribollirmi nelle vene.
Si avvicinò ad Anas e gli disse solamente "coca" , per poi passarsi tra una stretta di mano la droga e i soldi.
Prima di andarsene mi rivolse un sorriso, mentre io sentii i miei occhi inumidirsi.
«Fils de pute.» dissi, attirando l'attenzione di Anas.
«Lo conosci?.» chiese, meravigliato.
«Tu?.» chiesi, inarcando un sopracciglio.
«È uno dei clienti più vecchi che abbiamo, siamo arrivati a pensare che rivenda la nostra roba per quante volte viene al giorno.» disse, sistemandosi i soldi in tasca. «Stagli lontano, non è un bel tipo.»
Risi istericamente, per poi sospirare.
Non avrei mai potuto dire ad Anas che quello era il nuovo compagno di mia madre e che si facevano insieme, mi avrebbe preso per pazza.«Polizia!.» sentimmo urlare da qualcuno.
Io e Anas ci guardammo negli occhi e iniziammo a prendere tutta la roba nascosta, per poi correre fuori da quel palazzo, il più lontano possibile.Ci ritrovammo la macchina della polizia poco più indietro di noi, mi scambiai uno sguardo fugace con Anas, sapendo che uno di noi due oggi non c'è l'avrebbe fatta a scappare.
«Corri.» dissi, fermandomi.
«Cosa?.» disse, fermandosi qualche metro più avanti di me.
«Corri Anas, corri via.» urlai, sentendo le sirene avvicinarsi sempre di più.
«No, no, io non ti lascio hai capito? Non ci finisci di nuovo dentro.» disse, prendendomi la mano e cercare di farmi correre.
«No Anas, non c'è la facciamo. Meglio uno che entrambi.» dissi, cadendo sulle ginocchia.
Anas mi guardò soltanto, mentre qualche lacrima cadde dal suo viso, per poi abbracciarmi.
«Abbi cura di te.» dissi soltanto, posando la sua fronte sulla mia, accarezzandogli la guancia.
«Guardami Aziz e dirgli di non fare cazzate, così come tutti gli altri.»«Ti voglio bene, sei mia sorella.» disse, tra le lacrime, sforzandosi per sorridermi.
«Ti voglio bene come un fratello Anas, non dimenticarlo mai.» dissi, sentendo le sirene fin troppo vicine. «Vai! Corri!.»
Mi lanciò un ultimo sguardo e poi corse via, fin quando non lo vidi più.
Sentii la macchina della polizia dietro di me, poi due portiere sbattere e delle braccia alzarmi da terra e sbattermi con violenza sul cofano, ammanettandomi. Lacrime salate cadevano dal mio volto, mentre sentivo le urla di qualcuno, Aziz.
Chiusi gli occhi, sentendo il mio cuore spezzarsi.
«Aziz, perdonami!.» urlai, prima che il poliziotto mi aprii la portiera e condusse all'interno della macchina. Partii a tutta velocità fuori dal quartiere, con le sirene accese.
C'ero cascata un'altra volta.
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𝗖𝘂𝗼𝗿𝗶 𝗶𝗻𝗰𝗮𝘁𝗲𝗻𝗮𝘁𝗶 ; 𝗞𝗲𝘁𝗮
FanfictionMarika è una giovane ragazza di 20 anni, che dopo essere stata in carcere per due anni finalmente tornerà a San Siro, casa sua, dove è nata e cresciuta. Ma una volta tornata, si renderà conto che niente è più come prima: il quartiere, i suoi amici e...