Avevo l'ansia che mi stava mangiando viva, seppur mancasse ancora 1 ora alla festa.
Avevo scelto di indossare un abito bianco, con dei tacchi anch'essi bianchi.Anas era seduto sul divano, visto che Aziz era in studio e non voleva lasciarmi da sola.
Da quando avevo smesso di fumare, per via della gravidanza, anche il mio migliore amico aveva smesso, gesto che mi aveva fatto molto piacere.«Sei troppo silenziosa, petite.» disse, risvegliandomi dai miei pensieri, puntando lo sguardo su di lui.
«Sono soltanto in ansia per questa sera Anas, per il resto va tutto bene.» dissi, prendendo posto affianco a lui, sorridendo.
«Sì? E hai parlato ad Aziz di quei strani messaggi che ti sono arrivati qualche settimana fa?.» mi chiese, colpendo un tasto dolente, che cercavo di nascondere a tutti, perfino al mio ragazzo.
Era ormai da 2 mesi che ricevevo strani messaggi da parte di numeri sconosciuti, come per esempio di "guardarmi le spalle" oppure "ti rovinerò la vita" , a cui non ho mai dato molta importanza.
Ma ad oggi, a poche ore dal mio Gender Reveal, ho un bruttissimo presentimento e difficilmente mi sbaglio, mi fido molto del mio sesto senso.«No, non deve saperne nulla, si preoccuperebbe inutilmente.» dissi, posando le mani sul mio grembo, accarezzandolo leggermente.
«Io invece sono preoccupato Marika e non poco, se accadesse qualcosa?.» mi chiese Anas.
«Non succederà nulla, tranquillo.» dissi, guardandolo negli occhi, in modo da trasmettergli sicurezza.
Annuii semplicemente, per poi alzarsi dal divano e dirigersi in bagno, scomparendo dalla mia vista.
Spero che non accadrà nulla, sul serio.
• • •
Entrai nella grossa sala, innamorandomi perdutamente di come i ragazzi che avevamo assunto l'avevano addobbata.
Occupava il centro della sala un lungo tavolo, sopra di esso c'erano una tovaglia bianca e un candelabro nel mezzo, con dei segnaposti con il proprio nome di ogni invitato.
Un grosso cartello con su scritto "Boy or Girl?" era da una parte della sala, dove molto probabilmente avremmo scoppiato il grosso palloncino per scoprire di che sesso sarà il nostro bambino.Sentii due mani posizionarsi sui miei fianchi e un respiro caldo sul mio collo, che riconobbi fosse Aziz.
«Mi sembra di star sognando.» dissi, sentendolo ridere leggermente, girandomi verso di lui.
«Già, anche a me, non avrei mai pensato che mi potesse accadere una cosa del genere.» disse, posando una mano sulla mia pancia e una sul mio fianco destro.
«Sono così felice di tutto questo Aziz, davvero. Io, te, il nostro bambino, i ragazzi, tutto ciò di cui ho bisogno.» dissi, posando una mano sulla sua guancia, accarezzandogliela.
«Ti amo, sei la miglior cosa che mi potesse mai capitare, ti sono debitore.» disse.
«Perché mi saresti debitore?.» chiesi, ridendo.
«Beh, perché grazie a te ho imparato tantissime cose, per esempio che cos'è l'amore.» disse, mentre una lacrima solitaria solcò il suo viso. «Sei la mia donna Marika, per sempre, nulla lo potrà cambiare. E la creatura che porti in grembo la cresceremo insieme, più uniti che mai, qualsiasi cosa accada.»
«Niente ci può separare, nemmeno la morte Aziz, ricordalo sempre.» dissi, poggiando la sua fronte sulla mia, chiudendo gli occhi, beandomi questo momento, come se fosse l'ultimo.
• • •
«Ok, ok, adesso direi di scoprire finalmente il sesso di questo bambino! Che dici?.» mi chiese Aziz, porgendomi la sua mano, che io afferrai, ridendo.
Ci dirigemmo tutti verso l'angolo stabilito, per poi metterci ai lati del palloncino, mentre Anas ci porse un ago a testa.
Guardai negli occhi il mio amato, più emozionato che mai.
Guardai negli occhi Anas, che mi sorrideva a trentadue denti, emozionato come se fosse suo figlio.
Guardai negli occhi Valerio, Amine e Mattia, i quali erano pronti con i cellulari in mano, a documentare tutto, anche loro emozionati.Urlammo a squarciagola un conto alla rovescia, dal "10" allo "0" , fin quando non scoppiammo il palloncino e dei coriandoli rosa annebbiarono la mia vista.
Femmina, era una femmina.
Aziz corse verso di me e mi prese in braccio, facendoci fare un giro su noi stessi, dandomi innumerevoli baci in testa, per poi darmene uno a stampo.
Ma quando mi rimise giù, sentii solamente un dolore lancinante alla pancia, per poi vedere solo buio.
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𝗖𝘂𝗼𝗿𝗶 𝗶𝗻𝗰𝗮𝘁𝗲𝗻𝗮𝘁𝗶 ; 𝗞𝗲𝘁𝗮
FanfictionMarika è una giovane ragazza di 20 anni, che dopo essere stata in carcere per due anni finalmente tornerà a San Siro, casa sua, dove è nata e cresciuta. Ma una volta tornata, si renderà conto che niente è più come prima: il quartiere, i suoi amici e...