Mi svegliai, con il sorriso in volto, guardando Aziz dormire beatamente al mio fianco.
Poi guardai i nostri corpi, coperti solamente da un lenzuolo bianco, visto ormai eravamo a Giugno e a Milano sta iniziando a far caldo.Ieri sera avevamo fatto l'amore, per la prima volta dopo 2 lunghissimi anni. Ero finalmente riuscita ad abbattere ogni mia paura, dopo ciò che mi era accaduto in carcere, condendomi al mio fidanzato.
Le emozioni che avevo provato erano tantissime e bellissime, indescrivibili;
Aziz, come sempre, mi aveva fatta sentire protetta e amata.Mi alzai, indossando qualcosa di comodo e dirigermi verso la cucina, preparando il caffè per entrambi.
Andai di nuovo in camera da letto, dove Aziz dormiva ancora come un bambino, scena che mi fece sorridere.
Posai la sua tazzina di caffè sul comodino, stendendomi nuovamente sul letto, per poi vedere la sua mano cingermi la vita, per poi sbadigliare sonoramente.«Buongiorno.» dissi, portando una mano fra i suoi capelli neri, accarezzandoli leggermente, mentre lui mugolò qualcosa a me incomprensibile.
«Buongiorno Ma vie.» mi disse, alzandosi col busto, così lo imitai. «Spiegami come fai a essere bella di prima mattina.»
Risi, scuotendo il capo, per poi indicargli col dito il comodino, dove avevo appoggiato il suo caffè.
Lo prese e lo bevve tutto d'un sorso, non so bene come, visto che era bollente.«Come stai?.» mi chiese, posandomi una mano sulla gamba. «Intendo, per ieri sera.»
«Non sono mai stata così bene, davvero.» dissi, cercando di rassicurarlo, sapendo bene quanto lui fosse preoccupato, dopo ciò che gli avevo rivelato qualche giorno fa. «Sono felice.»
Lo vidi sorridere, per poi posare la tazzina sul comodino e attirarmi a lui in un abbraccio, posando la mia testa sul suo petto.
«Ti giuro che ti proteggerò da qualsiasi cosa, non ti succederà mai più nulla al mio fianco.» mi sussurrò, per poi posarmi un bacio sulla tempia, mentre io mi accoccolai di più sul suo petto, il posto in cui mi sentivo a casa. «Ti giuro lealtà e amore eterno, sarai la madre dei miei figli Jolie, lo so.»
«Ci pensi? Nostro figlio?.» dissi, giocando con le dita della sua mano, sentendomi un po' una bambina.
«Un figlio con i tuoi occhi, la cosa che desidero di più al mondo.» disse.
Gli sorrisi solamente, riportando la mia attenzione alle nostre mani intrecciate.
Io e lui, tutto ciò che volevo.• • •
È ormai tardo pomeriggio; Aziz è andato in studio e io sono a casa, in compagnia di Anas.
Stiamo cercando un lavoro per lui, visto che ha deciso di uscire definitivamente dallo spaccio.«Le pizze le sai fare?.» gli chiesi, vedendo un annuncio come pizzaiolo, in una pizzeria vicina.
«È già tanto se so aprire una scatoletta di tonno, figuriamoci a fare le pizze.» disse, provocandomi una risata. «Magari come fattorino?.»
Annuì, pensando al mio amico che consegna il cibo o i pacchi alla gente.
«Mi salvo il numero e più tardi chiamo.» disse.
Sentimmo il campanello suonare, guardai l'orario sull'orologio appeso al muro e vidi che erano appena le 18.
Mi alzai e andai ad aprire, vedendo sulla soglia della porta l'ultima persona che avrei mai voluto vedere.«Amore mio.» disse mia madre, completamente bianca in volto e leggermente sudata, segni che mi fecero capire che fosse fatta.
«Non devi toccarmi.» dissi, appena la vidi avvicinarsi a me, per poi vederla cambiare completamente faccia, diventando seria. «Con quale cazzo di coraggio di presenti qui, dopo che sei scappata con quello?!.»
«È successo casino, vi devo aiutare.» disse, guardandosi intorno. «Marco, è morto.»
«E?.» dissi, incitandola a continuare, mentre Anas passò lo sguardo da me a lei.
«Faceva parte di strani giri, in lotta con i ragazzi che spacciano qui, pensano che sia stato uno di voi a uccidere Marco.» disse, quasi in sussurro. «Domani sera verrano e cercheranno vendetta in qualcuno dei vostri amici, il primo che gli capiterà sotto gli occhi.»
«Non sai che cosa dici, sei fatta fino al midollo.» dissi, sperando che tutto ciò fosse solamente un bruttissimo scherzo.
«Di che giro faceva parte, quel Marco?.» chiese Anas, prendendo parola per la prima volta.
«Rozzano.» disse soltanto, mentre io e Anas sgranammo gli occhi. «Io non dovrei nemmeno essere qui, ma sto rischiando per avvisarvi, sarò pur stata una madre del cazzo, ma non voglio che qualcuno di voi muoia.»
Detto ciò andò via, lasciandoci completamente senza parole.
Ma non sapevo, che era l'inizio della fine.
![](https://img.wattpad.com/cover/307885036-288-k240091.jpg)
STAI LEGGENDO
𝗖𝘂𝗼𝗿𝗶 𝗶𝗻𝗰𝗮𝘁𝗲𝗻𝗮𝘁𝗶 ; 𝗞𝗲𝘁𝗮
FanfictionMarika è una giovane ragazza di 20 anni, che dopo essere stata in carcere per due anni finalmente tornerà a San Siro, casa sua, dove è nata e cresciuta. Ma una volta tornata, si renderà conto che niente è più come prima: il quartiere, i suoi amici e...