Aprii gli occhi, vedendo una luce accecante, che mi costrinse a richiudere automaticamente gli occhi; li aprii pian piano, riabituandomi alla luce.
Mi guardai intorno, accorgendomi di essere in una stanza d'ospedale, al mio fianco c'era Aziz, che dormiva su una poltrona.Mi portai una mano al grembo, sentendo un vuoto, capendo che avevo realmente perso la mia bambina.
Sentii i miei occhi inumidirsi, portandomi entrambe le mani sul volto, ancora incredula.
«Jolie.» sentii dire da Aziz, che si era svegliato. «Non piangere, per favore.»
«È morta nostra figlia Aziz, come potrei non piangere?.» dissi, con la voce rotta dal pianto, mentre il mio fidanzato mi guardava solamente.
«Mi dispiace.» disse, prendendo la mia mano destra fra la sua, stringendomela. «Le cose non sarebbero dovute andare così.»
«Cosa vuol dire?.» dissi, riacquistando la lucidità, guardando male il mio ragazzo.
Lo vidi sospirare, per poi passarsi una mano sul volto, mentre io ero confusa e preoccupata.
«Due mesi fa, ho incontrato Omar, il ragazzo che vende, per puro caso, mi ha fatto provare un po' di roba nuova che volevano mettere in commercio, solo che una volta che ho ricominciato non sono più riuscito a smettere.» disse, mentre sentii il mondo crollarmi addosso, più di quanto lo fosse già.
«Poi una sera sono andato in discoteca, ero fatto e ubriaco e mi sono risvegliato nel letto di una bionda.» disse, spezzandomi definitivamente il cuore in due parti.
«No, non ci credo, dimmi che stai scherzando.» dissi, sperando che fosse tutto uno scherzo fatto dai ragazzi, ma lui scosse la testa.
«Sono una merda, lo so, non ti meriti di avere al tuo fianco una persona così, meriti solamente un uomo che riesca ad amarti senza farti finire di nuovo nel baratro insieme a lui e io non ne sono in grado Jolie, mi dispiace.» disse, mentre una lacrima solitaria solcò il suo viso.
«Aziz, mi stai lasciando?.» chiesi.
«È la cosa giusta da fare, per me, per te, per noi. Io ti amerò per sempre, non potrò mai trovare un'altra donna all'infuori di te, perché la mia anima è eternamente legata a te, il mio cuore è incatenato al tuo.» disse, mentre io passai una mano fra i suoi capelli. «Devo risolvere i miei problemi, una volta per tutte. Ti giuro che una volta che sarà tutto al suo posto tornerò da te e non ti lascerò mai più.»
«Perché non possiamo avere una vita normale, come tutte le altre persone?.» dissi, singhiozzando.
«Perché la vita in quartiere non è facile, è fatta solamente di problemi.» disse.
«Stare in quartiere ci ha fatto male.» dissi, guardando il mio amato, che mi sorrideva debolmente.
«Cambierò per te, questa volta per davvero.» disse.
«Ti amo Aziz e anche se non dovrei io ti aspetto e nel frattempo vivo. Non ci sarà mai nessun uomo che mi darà lo stesso amore che mi dai tu.» dissi, cercando di avvicinare Aziz a me, anche se con difficoltà.
«Baciami, ti prego.» sussurrò sulle mie labbra.
Non me lo feci ripetere due volte, che attaccai le mie labbra alle sue. Un bacio sofferto, pieno d'amore, ma avevamo capito entrambi che era un bacio non d'addio, ma di arrivederci.
Ci staccammo dopo qualche minuto, attaccando le nostre fronti, riprendendo fiato, guardandoci negli occhi.«Quella notte ti ho giurato lealtà e amore eterno, non dimenticarlo mai Jolie, non dubitare mai del mio amore per te.» sussurrò, lasciandomi un bacio sulla fronte, staccandosi da me.
«Ti amo, non scordarlo mai.» dissi, mentre lui prese la sua giacca e andò verso la porta d'uscita.
«Nemmeno tu, ti amo.» disse, lasciandomi un ultimo sguardo, per poi andare via.
Perché l'amore fa così male?.
*Questo è il penultimo capitolo :(
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𝗖𝘂𝗼𝗿𝗶 𝗶𝗻𝗰𝗮𝘁𝗲𝗻𝗮𝘁𝗶 ; 𝗞𝗲𝘁𝗮
FanficMarika è una giovane ragazza di 20 anni, che dopo essere stata in carcere per due anni finalmente tornerà a San Siro, casa sua, dove è nata e cresciuta. Ma una volta tornata, si renderà conto che niente è più come prima: il quartiere, i suoi amici e...