Baby Stark!

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Eppure alla base degli Avengers , t/n Stark non è che se la passava poi così bene. Vi starete chiedendo come sia possibile, perché insomma diciamocelo, vivere immersi da super soldati, armature, Dei, uomini uccello, stregoni e gente che può ingrandirsi e rimpiccolirsi a suo piacimento non è che dispiaccia soprattutto se sono tutti degli strafighi, comunque, il problema però era proprio quello, nonostante circolasse così tanta gente nella struttura, t/n non aveva mai incontrato nessuno o non proprio. Tuttavia la sua vita era abbastanza monotona, non che essere la figlia di un genio, miliardario, playboy e filantropo le desse fastidio però poteva passarsela sicuramente meglio, ormai aveva 17 anni a tra pochi mesi ne avrebbe compiuti 18, nonostante suo padre pensasse il contrario, ormai non era più una bambina, però ormai ci aveva fatto l'abitudine e per il momento era tranquilla vivendo tra tecnologie e tutte le comodità di cui aveva bisogno tranne peró una vita sociale, ecco quella era un enorme problema poiché non andando in una scuola comune, le risultava un po' difficile, ma nonostante ciò, scappare con un'armatura che era riuscita a produrre di nascosto da suo padre non era mica male.
Avrebbe continuato a vivere nella penombra fino a quando Tony lo avrebbe ritenuto necessario se non fosse che un giorno qualcosa andó storto.

T/N :

Dannazione! Di nuovo "Jarvis?" "mi dica signorina Stark, come posso esserle d'aiuto? Oh, ma quello è sangue umano? si è tagliata di nuovo con uno dei suoi lavori con la carta" "Si ma si chiamano origami, non farci caso sono un disastro ci rinuncio, comunque sai per caso se in casa c'è qualcuno?" "no signorina, oggi dovrebbe essere giorno di ferie per tutti" "perfetto, sai dirmi dov'è mio padre?" "certo, può trovare il signor Stark in sala riunioni" "perché è da solo in sala riunioni? vabbè glielo chiederò, grazie" " è sempre un piacere" ho sempre pensato che fosse una delle migliori invenzioni che mio padre potesse creare.
Stavo scendendo le scale senza guardare poiché troppo concentrata a stringere un fazzoletto al dito tagliato, iniziai a parlare fin quando all'ultimo gradino non alzai lo sguardo "Papà per caso abbiamo dei cerot-" ma ad un tratto rimasi a bocca aperta, mi sentii improvvisamente sbiancare ,ci fu un silenzio tombale per qualche secondo, mi ritrovai davanti ad una decina di persone sedute dietro un tavolo che mi fissavano stranite, nessuno parlò fin quando Thor che si trovava imboscato da tutti cercando di non dare nell'occhio poiché stava lucidando il suo fierissimo martello con Steve che lo guardava alquanto perplesso, alzò lo sguardo "BABY STARK!" ripresi subito colorito e mi risvegliai da quello stato di trance in cui avevo vissuto negli ultimi secondi "NO VABBÈ IL MIO ASGARDIANO PREFERITO" ci corremmo incontro e io spontaneamente gli saltai addosso facendomi prendere al volo per abbracciarlo "è da una settimana che non mi passate a trovare tu e... STEVE" "T/N! strano che non mi hai chiamato ghiacciolo" aggiunse con una sorriso, scesi dalle spalle del biondo dio del tuono e andai di corsa a salutare il capitano, mentre stavamo per iniziare a parlare qualcuno li interruppe "ma che diavolo sta succedendo" un uomo aveva preso la parola "oh tu devi essere occhio di volatile, amico sei un grande" dissi dandogli il cinque "occhio di falco ma si ok lui...chiamami Clint va" continuó un po' perplesso, fin quando una rossa vestita tutta di nero tiró in ballo mio padre che si era seduto e con la mano che si grattava il pizzetto assisteva alla scena con occhi disperati "Tony chi è lei? e perché è scesa urlando "Papà"?" chiese serissima, "tu sei Black Widow, una figa assurda" dopo una risata di sottofondo e quella che riconobbi come Natasha con una faccia lusingata tutti si girarono verso papà che fece un respiro e si alzò "sapevo sarebbe successo prima o poi anzi, mi aspettavo anche qualche anno di anticipo... Innanzitutto mi rivolgo a te" disse guardando nella mia direzione "quante volte ti ho detto di chiedere a Jarvis prima uscire dalla tua camera?" "beh caro il mio Tony, io ho chiesto a Jarvis ma è da un mese che rimandi il suo aggiornamento è normale che lui mi dica che non c'era nessuno in questo momento in sala riunioni se non tu" "confermo signor Stark" disse una voce dal nulla "follia" rispose Sam "OH MA TU SEI L'UOMO CON LE ALI DA UCCELLO FIGATA" dissi in preda all'euforia "uomo uccello no ti prego, è Falcon, ma puoi chiamarmi Sam" "Va bene ho capito, e le presentazioni le faccio io" disse Tony riportando l'attenzione su di lui "Ragazzi lei è mia figlia t/n ha 17 anni e come al solito non mi ha ascoltato e quindi ora sapete tutti della sua esistenza, t/n loro li conosci, sono gli Avengers" "manca Bucky che sta arrivando" disse Sam controllando una notifica sul suo cellulare "beh non mi interessa lo sai, peggio per Barnes ma più tosto, ora voi tre mi spiegate il teatrino a cui ho assistito" io e i miei amici ci riguardammo vaghi "oh papà sai cosa? il cerotto non mi serve più, torno in camera, ragazzi è stato un piacere ci rivedremo presto ne sono sicura" dissi mentre mi incamminavo verso le scale cercando di svignarmela il prima possibile "non tanto in fretta nanerottola" disse mio padre prendendomi per una mano "più tosto perché non ci dici il motivo per cui c'è l'hai tenuta nascosta?" chiese Natasha aggrottando le sopracciglia "aia tasto dolente" disse Rhudes tornando dalla cucina con una tazza di caffè "Zio Rhodey !" "ei piccolina" mi salutò con una carezza e un bacio sui capelli, lui era il migliore amico di papà insieme ad Happy, si conoscevano fin da quando erano ragazzi, erano come zii per me "non è affar vost-" disse poi mio padre proseguendo ma interrotto dalla sottoscritta "Perché il carissimo Tony Stark dice che sono ancora troppo piccola e mi vuole proteggere, insomma ho quasi 18 anni incredibile vero?" "si la piccola di papà, ora basta così, vai in camera tua" disse lui ironico girandomi di spalle e indirizzandomi verso le scale "dai Tony lasciala in pace, anzi che ne dite se sta sera diamo una piccola festa tra di noi così t/n si presenta meglio e raccontiamo la storia di come ci siamo conosciuti ?" disse Steve prima di essere squadrato da lui che iniziò a parlare "ma assolutamente n-" "SI CI SARÒ ASSOLUTAMENTE, THOR PORTA UN PO' DI ALCHOOL ASGARDIANO CHE È IL MIO PREFERITO" dissi correndo su per le scale "non finisce qui mocc- come alchool scusa?" chiese interessato girandosi di scatto verso Thor "ma no sta scherza-ndo, sai che le p-piace scherzare, però se vuoi per te ne ho quanto ne desideri..." disse il Dio del tuono grattandosi colpevole il capo cercando di salvare la sua situazione.
Tornata in camera passai tutto il pomeriggio a scegliere cosa mettermi per fare bella figura visto che poche ore prima ero scesa in pantofole e tuta, per di più sporca di dentifricio, decisi di optare per qualcosa di semplice ma raffinato, ovvero dei semplici pantaloni aderenti neri con una cinta e sopra un body di pizzo rosso con una scollatura accompagnata da una collanina che mio padre mi aveva regalato al mio 17esimo compleanno, tutto delineava perfettamente le mie curve, per quanto riguarda il trucco non esagerai, solo del mascara e un filo di rossetto che riprendeva il colore del body e delle mie unghie

Tornata in camera passai tutto il pomeriggio a scegliere cosa mettermi per fare bella figura visto che poche ore prima ero scesa in pantofole e tuta, per di più sporca di dentifricio, decisi di optare per qualcosa di semplice ma raffinato, ovvero ...

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(senza borsetta e giacchino nero)

Si fecero le 8 ed ero quasi pronta, mentre finivo di mettermi il mio amato profumo qualcuno bussò alla porta "sono Steve" "arrivooo" urlai dal bagno, andai ad aprire e mi ritrovai un esemplare di Steve con una camicia azzurra e dei pantaloni neri "come siamo eleganti signor capitano" "parli tu che sei bellissima come al solito" ci salutammo con due baci sulle guance e ci incamminammo verso le scale, erano quasi tutti sotto, mancavano solo Thor, l'amico di Steve dal nome un po' strano e mio padre che però vedemmo arrivare in lontananza "quale onore che indossi qualcosa che ti ho regalato" "papà non me ne hai mai dato l'occasione" poi si allontanò di un po' e mi squadró "signorina non è un po' troppo scollato?" disse dandomi un bacio sulla fronte e stringendomi la scollatura "ognuno mostra ciò che ha, dico bene t/n?" disse Nat sbucando da dietro con addosso un vestito vero che le calzava splendidamente "credo che noi diventeremo ottime amiche" "è questo che mi spaventa" aggiunse papà prendendo un sorso dal bicchiere che aveva in mano e allontanandosi. Poco dopo vidi improvvisamente cadere una scintilla provenire da fuori, feci  un salto inaspettato e mi precipitai verso la vetrata, misi a fuoco e vidi che Thor era appena atterrato sul cortile e sventolava una bottiglia con un liquido un po' più scuro del thè nella mia direzione mentre mi salutava "TI ADORO" dissi scandendo bene le parole e ottenendo una linguaccia scherzosa come risposta, Thor entró nella struttura e a quel punto mancava solo Bucky, curiosa mi avvicinai a Steve, "ma quel tu amico è sempre in ritardo?" "oh no non preoccuparti, come ti ho detto molte volte lo conosco da quando siamo piccoli, semplicemente non ha passato dei bei periodi ecco e poi odia le feste" "si ma non mi hai mai detto il perché" Steve guardò verso le scale "prima o poi avrai modo di chiederglielo di persona se vuoi saperlo, non posso essere io a dirtelo, ecco magari non sta sera peró" mi voltai verso la direzione in cui guardava Steve, ed i miei occhi videro una sagoma che si allacciava il polsino dell'orologio mentre scendeva le scale, ma notai qualcosa di strano, aveva un braccio di... metallo? Ero al quanto stranita ma ripensai alle parole di Steve e lasciai perdere, dopo essere sceso e sistematosi la camicia, il moro alzó lo sguardo incrociando il mio, ci fu un momento in cui anche se tutti parlavano, non sentii più niente, percepivo soltanto quegli occhi di un colore identico ad un cielo senza nuvole, fin quando il contatto visivo non fu interrotto da Steve, dannato Rogers, "ei amico" disse rivolgendosi a Bucky, stringendogli la mano di conseguenza, avrei giurato che anche lui ci mise un po' a smettere di guardarmi "allora Buck lei è t/n la figlia di Tony" "Stark ha una figlia?" chiese perplesso "non lo sapeva quasi nessuno a parte Thor, Steve e Rhodes" dissi con un sorriso un po' sarcastico e prendendo parte del discorso  "beh allora, ehm piacere, ora capisco il motivo della festa" disse Bucky porgendomi la mano che strinsi diventando di un colorito un po' più roseo, "Venite a sedervi o Thor si finisce tutto" urló Clint dai divanetti, mentre ci incamminavamo notai che Bucky indossava una camicia nera a maniche corte che lasciava le braccia o meglio il braccio scoperto facendo intravedere le vene e dei pantaloni dello stesso colore, tutto ció che riuscii a pensare fu che sembravano fatti apposta per lui.

ATTENZIONE RISCHIO SVENIMENTO CEH

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Il ragazzo dagli occhi Blu // Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora