La mia piccola stella cadente.

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Con una frase sentii il rumore del mio cuore in frantumi, sentii ogni singolo pezzettino sgretolarsi e finire di frantumarsi una volta caduto sul pavimento della mia anima, ripresi a tremare e le lacrime a scendere, scossi la testa violentemente, non lo avrei detto neanche sotto tortura, "io- non posso... no, no, no..." sussurrai con il salato delle lacrime sulle labbra, avrei scommesso di aver visto un cenno di sorriso sul suo volto triste "sono il lupo cattivo, però neanche il lupo lo direbbe mai" scosse la testa, ed istintivamente entrambi avvicinammo le fronti facendole unire "basta, non sei il lupo cattivo... sei semplicemente l'amore della mia vita" a quelle parole crollai, dovetti abbandonarmi e sedermi sul letto per non rischiare di cadere a terra, scoppiai nel pianto più rumoroso che avessi mai fatto, lei era in piedi davanti a me, mi prese le braccia poggiandole intorno al suo busto e affondai il viso nel tessuto della sua maglietta mentre non riuscivo a smettere di singhiozzare, lei prese la mia testa tra le mani lasciandoci delle carezze, provai a parlare ma ogni parola veniva interrotta da un singhiozzo "shhh è ok, è tutto ok, respira" non riuscivo a calmarmi, di colpo qualcuno aprì violentemente la porta che era stata socchiusa, sentii solo la voce del mio migliore amico "che succede!? Ho sentito delle forti urla e siamo saliti subito" percepii che con lui c'era qualcun' altro ma non ebbi neanche la forza di guardare "non preoccupatevi è tutto ok, porta il prima possibile un bicchiere d'acqua" disse sbrigativa lei, la porta si chiuse, mi sentivo soffocare, solo allora realizzai di star avendo un vero e proprio attacco di panico, e non fui l'unico ad accorgersene, mi prese il viso rosso fra le mani "amore guardami, devi stare tranquillo d'accordo? Ora fai come faccio  io" iniziammo a inspirare ed espirare insieme fin quando non mi calmai un po' "ok bravo piccolo, è arrivato Steve con l'acqua ora te la prendo" mentre andava e tornava tenni gli occhi chiusi poggiandoci le mani sopra per rimanere concentrato , si sedette affianco a me e mi avvicinò il bicchiere alla bocca, bevvi un po' poi poggiò il bicchiere sul comodino e mi accarezzo una guancia bagnata "va un po' meglio?" annuii a fatica "vieni allungati un po'" mi fece poggiare la testa sul cuscino e si allungò al mio fianco, non volevo mi guardasse conciato così, come prima mi tirai giù affondai il viso nella sua maglia ormai zuppa e mi strinsi a lei come un neonato che come punto di riferimento ha il sol contatto con la sua mamma, mi lascò delle carezze tra i capelli "p-piccola scusami, t-ti prego p-perdonami i-io non so più cosa fare, ieri ti ho f-fatto male e-" ma mi interruppe "ehy shhh, basta scusarti, posso solo immaginare quanto sia difficile, però tu sei il mio soldato e sei forte forte, giusto?" annuii tentennante e tirai su con il naso "ora riposa, dormi un po'" alzai il viso per guardarla, era bella anche dopo tutto quello che le avevo fatto e urlato, mi diede uno dei baci sulla fronte che di solito le davo io "se ti dico che ti amo mi prometti che non ricominci a piangere?" lo negai con un cenno del capo, in quelle condizioni lo sapevo che avrei ricominciato, mi guardò e sorrise "va bene allora te lo dico quando ti svegli" mi lasciò un bacio sui capelli e subito dopo caddi in un sonno profondo.

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T/N:

Si era addormentato con ancora le lacrime agli occhi, non mi sarei mai aspettata di vederlo in quelle condizioni, era semplicemente distrutto, sotto shock, durante la discussione mi aveva pianto il cuore a vederlo così, quando invece era crollato chiedendomi di perdonarlo sembrava un bimbo che era corso dalla mamma dopo essersi sbucciato il ginocchio nonostante lei gli avesse raccomandato di stare attento, Bucky era semplicemente fragile sotto svariati aspetti, e nonostante lui lo negasse anche a se stesso, andava protetto. Lo guardavo dormire mentre nascondeva il viso irritato dal pianto affondandolo nella mia pancia, "sei proprio bello" dissi mentre un sorriso spontaneo nacque sul mio volto, qualche minuto dopo, mentre gli lasciavo delle carezza tra i capelli qualcuno bussò alla porta e poi sentii una voce famigliare sussurrare "t/n sono Steve" mi alzai delicatamente per non farlo svegliare ed uscii dalla camera, "come sta?" "si è calmato e addormentato per fortuna" sospirò "t/n in tutta la mia vita non l'ho mai visto in quel modo" lo guardai preoccupate, non sapevo neanche cosa dire o fare "non l'ho mai visto proprio piangere, figurati in quel modo" la scena della mezz'ora precedente si ripresentò alla mia mente e la dovetti scacciare via "guarda il lato positivo, almeno avete chiarito" gli sorrisi "tu come stai?" "è tutto ok, l'importante è che sia tutto ris-" mi interruppi quando sentii un urlo provenire dalla stanza che avevo lasciato qualche minuto prima, io ed il biondo davanti a me sgranammo gli occhi e rientrai correndo verso il letto "ehy sono qui shh, guardami, shh" tremava con il respiro ansimante e gli occhi spalancati che guardavano verso un punto impreciso, gli presi il viso tra le mani facendo incatenare i nostri occhi " ehy guardami, era solo un brutto sogno, ok?" mise le sue mani grandi sopra alle mie "t-t/n..." "sono qui" dissi annuendo accarezzandogli la guancia con il pollice, lo abbracciai cingendogli il busto e lui mi strinse forte a se "mio dio..." lo sentii sussurrare con la voce roca "scusami, mi sono alzata perchè-" ma il nostro amico che era entrato nella stanza mi precedette "è colpa mia, sono venuto a vedere come stavate, vi lascio soli" ci salutò con un cenno della mano ed uscì, tornai con lo sguardo sul mio ragazzo che mi guardava ancora scosso, gli accarezzai il viso "ehy, tranquillo" fece un sospiro "sei qui?" "si amore sono qui" gli presi la mano e si abbandonò con la testa sulla mia spalla, misi la mano sulla nuca lasciandogli piccole carezze, "che è successo?" mi riferivo all'incubo e lui lo sapeva, lo sentii negare con la testa "no non posso" gli concessi il dono del silenzio per alcuni minuti poi mi misi a gambe incrociate sul letto fronteggiandolo, abbassò lo sguardo sul pavimento "sicuro di non volermelo dire?" sospirò e chiuse gli occhi "erano le stesse immagini di ieri, però sta volta io ti..." capii che cosa avesse fatto senza che riuscisse a terminare la frase, al sol pensiero fui travolta dall'angoscia che dovetti nascondere in tutti i modi "io sono ancora qui però, e non succederà mai una cosa del genere, sono solo incubi" dissi sorridendo, mi guardò per qualche altro secondo negli occhi e poi sorrise a sua volta, allungai le braccia nella sua direzione facendogli segno di un abbraccio e lui si fiondò su di me facendoci allungare entrambi, poggiò la testa sul mio addome e prese a giocherellare con le mie dita, mentre io gli facevo dei grattini sul braccio, poco dopo alzò la testa per guardarmi, rimase in silenzio "adesso posso dirti che ti amo?" "si ti prego" disse quasi in tono di supplica, mi avvicinai e feci naso contro naso con lui "ti amo tanto allora" dissi per poi poggiare la fronte contro la sua "anche io piccola" sussurrò abbandonandosi poi con la testa sul cuscino, "ti va di andare di sotto a mangiare qualcosa?" mi guardò le labbra malizioso, si avvicinò al mio viso "preferisco mangiare queste" sussurrò intrappolando le mie labbra nelle sue, fu un bacio semplice e dolce, quando ci staccammo mi guardò "mi erano mancate lo sai?" sorrisi timidamente sentendo le guance andare a fuoco, mi fece una carezza con il pollice proprio sotto il cerotto colorato e poi mi guardò i lividi scrutandoli con sguardo colpevole "non pensarlo neanche" dissi in tono di rimprovero "ti fanno tanto male?" proseguì lui con la paura della risposta "un po', nulla di esagerato non preoccuparti" annuii "tu invece come ti senti?" si mise una mano sulla fronte "mi fa male la testa" mi tirai a sedere sul letto "allora aspettami che ti preparo una tisana ti va?" con un cenno del capo acconsentì anche se non mi sembrò del tutto convinto "vuoi anche qualcosa da mangiare?" "non lo so vengo con te" disse sbrigativo alzandosi da letto per poi venire con me di sotto, avevo capito che avesse timore a rimanere da solo con solo se stesso come compagno. Mentre preparavo la tisana lui si sedette al tavolo mangiando dei biscotti mentre si teneva la testa con la mano "tutto bene Buck?" chiesi versandogli il liquido fumante appena pronto nella tazza, "si sono solo molto stanco" mi sedetti nel posto affianco a lui e gli feci una carezza sulla gamba "bevi questa magari ti senti meglio, poi torniamo di sopra e dormiamo tutto il pomeriggio va bene?" chiesi scioccandogli un bacio sulla mascella, a sua volta sorrise e me ne lasciò uno sulla fronte, "va benissimo si" posò le sue labbra sulle mie e riprese poi a sorseggiare la sua tisana alla camomilla quando qualcuno entrò "ehy papà" "ciao scimmietta" guardò Bucky che aveva la testa bassa con sguardo interrogativo, scossi la testa e gli feci con il dito segno che gli lo avrei raccontato più tardi "volevo solo avvisarvi che abbiamo chiamato Nick Fury e ha detto che riuscirà a rintracciare da dove sono entrati nel sistema, molto probabilmente avremo una missione nei prossimi giorni, contro... beh credo lo sappiate chi" si riferiva all'Hydra, annuii e poggiai una mano sulla spalla del mio ragazzo e mio padre uscì, era interamente divorato da tutti i suoi pensieri a riguardo "che grandissima giornata di merda" disse portandosi la tazza ancora troppo calda alla bocca "andrà tutto bene" scosse la testa "e se mi prendono e sta volta non riuscirai a risvegliarmi? " chiese con la voce rotta "ti prometto che ci riuscirò e andrà tutto alla grande " sospirò e fece finta di crederci, aprì la bocca un po' tentennante "è fuori discussione chiederti di non venire?" neanche per sogno sarei rimasta ad aspettare a casa mentre si faceva fare il lavaggio del cervello "si non pensarci nemmeno" si portò le mani sul viso appoggiandosi sui gomiti al tavolo "amore andrà tutto bene credimi" lo rassicurai di nuovo, annuì e poco dopo tornammo in camera addormentandoci stremati l'uno nelle braccia dell'altro.

Il ragazzo dagli occhi Blu // Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora