L'eterna principessa.

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Era ormai arrivato marzo, più precisamente il giorno di marzo che mai nella vita avrei dimenticato. Era passato esattamente un anno da quando avevo deciso di mandare a fanculo per 5 secondi ogni tipo di paranoia e l'avevo baciata, un anno in cui mi sono sentito più vivo di quanto lo fossi mai stato, un anno in cui la mia piccola aveva fortunatamente deciso di prendere in mano il mio cuore e non per distruggerlo definitivamente, ma per guarirlo con le sue manine da angelo, un anno di quelli che ormai eravamo noi. Quella mattina mi ero alzato prima cercando di non svegliarla ed ero uscito a comprare un paio di cose per farle una sorpresa accompagnato da Steve, era dalla sera di capodanno che lo vedevo strano così almeno ebbi l'occasione di parlargli, "allora cap, tutto ok?" mi guardò stranito "si perchè?" scossi la testa "nulla, in questi mesi mi sei sembrato un po' strano" distolse lo sguardo guardando avanti a se "no tutto bene, sarà una tua impressione" sembrava fin troppo serio "quindi un anno eh?" chiese portando l'argomento su di me, a quella domanda sorrisi come un ebete, mi diede una pacca sulla spalla "sono davvero felice Buck, per voi, per te..." mi fermai sul marciapiede e dopo alcuni secondi lui con me "sei felice, però c'è un ma, giusto?" Steve non era l'unico a capire quando qualcosa non andasse, guardò in alto verso il cielo nuvoloso, "è più che altro una cosa personale" "allora riguarda anche me, lo sai" fece un sospiro "ti ho parlato di Sharon la nipote di Peggy, circa un mese fa, dopo un anno mi ha scritto se volevamo vederci, e so che dovrei andare avanti ma non riesco e cavolo per di più con sua nipote" feci una leggera risatina venendo fulminato con il suo sguardo " beh amico sicuramente non sei mister astuzia, però prova non so a staccare un attimo, so che è difficile ma prova a non pensarci, a nessuna delle due, e quando ti capiterà di ripensarci, beh li capirai cosa vuoi davvero e se sei pronto a lasciar andare o meno Peggy" ci pensò su per qualche secondo "non sarò mai pronto, senza di lei mi sento estraneo" mi tornò in mente quando riacquisii la memoria e mi ritrovai da solo, senza un punto di riferimento nel mondo, mi si strinse lo stomaco, "dopo un po' ci si abitua... Ora però non pensarci ok? Questo non è il tuo caso, sai che io sarò sempre qui" annuì non molto tranquillo e dato l'orario ci muovemmo per tornare al complesso.

T/N:

Sentii uno strano calore sulla fronte che mi portò ad aprire gli occhi, si andarono a scontrare subito con due pozze cristalline e un sorriso bellissimo che mi contagiò, "buongiorno piccola" mi strofinai gli occhi e dopo aver realizzato gli saltai sopra riempiendolo di bacini per tutto il viso "buon anniversario amore mio" urlai stringendolo forte, rimanemmo ad abbracciati a baciarci per alcuni minuti fin quando staccandosi non si alzò "dove vai?" "torno subito" uscì dalla stanza sotto il mi sguardo perplesso fin quando non notai un biglietto che aveva preso il suo posto sul cuscino, lo aprii per leggerlo, "alzati e segui la scia" corrugai la fronte e mi alzai come detto, solo allora notai dei petali di rose che si avviavano al di fuori della stanza, le iniziai a seguire fin quando ad un certo punto non si interruppero, alzai lo sguardo confusa e lo vidi li, in piedi vicino ad un tavolo allestito dalla colazione con un mazzo di margherite in mano mentre mi sorrideva, sorrisi come una bambina intimidita e correndogli incontro lo strinsi forte, mi misi sulle punte e posando le mani sulle sue guance lo baciai con tutto l'amore che avevo in corpo, "ti amo Buck, però non dovevi" mi porse il mazzo ed una volta afferrato posò le mani sui miei fianchi attirandomi a se "io invece credo proprio di si" mi rubò un altro bacio e poi tornò a puntare quei suoi occhi chiari nei miei "t/n voglio che altri mille anni siano come questi, te lo detto e te lo dirò ogni volta che ne avrai bisogno, voglio che tu sia mia per sempre" sentii gli occhi bruciare insieme alle guance mentre il cuore a momenti usciva dal petto, "lo sarò, te lo prometto". Ci sedemmo al tavolo a fare colazione e nel piatto trovai qualcosa che mi fece sorridere nel ricordo, aveva preparato i pancake, presi con la punta del dito un po' di nutella mettendogliela sulle labbra per poi andarle a pulire baciandolo per poi continuare a mangiare scherzando come facevamo sempre. Successivamente uscimmo a fare una passeggiata per la grande New York e per pranzo ordinammo due pizze che mangiammo sopra un telo al parco, lo facevamo spesso, entrambi pensavamo che essere circondati da i bambini e dalla loro purezza guarisse le ferite lasciate dagli altri, poi quando lui era li sorrideva ed io amavo vederlo felice. Avevamo appena finito quando mentre riprendevamo a camminare il suo telefono squillò "dimmi Steve" sentii delle parole incomprensibili all' altro capo del telefono e vidi il mio ragazzo assumere un'espressione cupa mentre stringeva la mano in un pugno, parlò a denti stretti e la mascella serrata "d'accordo arriviamo" rimise il telefono in tasca e si passò una mano sul viso "amore che succede?" mi guardò negli occhi e mi accarezzò una guancia con il pollice "c'è una missione urgente, dobbiamo partire il prima possibile" "che cosa? Proprio oggi?" mi rattristii e lui se ne accorse tirandomi a se "mi dispiace piccola" mi lasciò un bacio fra i capelli "ti hanno detto altro?" scosse la testa "solo che dobbiamo tornare subito al complesso" annuii " d'accordo andiamo" tornammo alla macchina e per tutto il tragitto strinse la mia mano nella sua, fin quando non arrivammo a destinazione. "finalmente siete arrivati, Bucky preparati dobbiamo muoverci, indossa uno di quelli, il necessario è tutto nelle tasche interne" disse Steve indicando un completo elegante posato sul divano, ma il mio ragazzo non si mosse "volete spiegarmi?" dobbiamo fermare un raduno criminale clandestino, è un club aperto a soli uomini, loro non le farebbero entrare e salterebbe la copertura" sentii la sua mano stringersi sempre di più intorno alla mia "resteranno qui a casa e ci seguiranno dal computer e dagli auricolari" perfetto non solo ci avevano rovinato l'anniversario, non sarei potuta neanche andare con lui, abbassai lo sguardo ma dopo alcuni secondi la sua voce ed il suo corpo sempre più vicino al mio mi portarono a rialzarlo "ehy" lo guardai negli occhi oceano che cercarono di scrutarmi per capire come stessi "sto bene non preoccuparti" posò la fronte sulla mia attirandomi a se mentre posava le mani sul mio bacino "sei sicura?" annuii un po' tentennante "finiremo di festeggiare quando tornerai, ora preparati" socchiuse la bocca mentre cercava di leggermi dentro "mi dai un bacio prima?" fece labbruccio e non potei fare a meno di sorridere così mettendomi sulle punte posai le labbra sulle sue "torniamo il prima possibile però ora dobbiamo andare t/n" disse Steve mentre abbracciavo Bucky "d'accordo" lui andò a prepararsi ed una volta tutti pronti fecero per uscire, tutti tranne il mio ragazzo che mi guardò a braccia incrociate, e cavolo ero sempre più convinta che avessero inventato i completi da sera solo per farli indossare a lui "sto aspettando" gli andai incontro e dopo avergli sistemato la giacca posai le mani sul suo petto "ti conviene tornare tutto intero" sorrise divertito, gli lasciai un bacio casto "ti amo" mormorò per poi correre e raggiungere gli altri, dio quanto lo amavo, mi girai verso le mie amiche che fino a quel momento ci avevano guardati con gli occhi a cuoricino, diventai incredibilmente rossa "smettetela" "CHE CARIINIII" urlarono in contemporanea facendomi nascondere il viso nel cuscino del divano. Mentre collegavano tutto il necessario andai a prendere delle foto che avevo stampato per oggi e tornai a sedermi sul divano, una volta messi gli auricolari non restò che aspettare che loro arrivassero "ragazze, Bucky non c'è ed avevo programmato di vedere alcune fotografie con lui, vi va di vederle? Almeno passiamo il tempo" "certo non serve neanche che lo chiedi" disse nat facendo un segno a Wanda che dopo aver smanettato con il computer venne a sedersi con noi, "questa l'ho scattata il mese scorso a carnevale, l'ho obbligato a travestirsi da clown, era davvero buffo... Questa invece è di un paio di settimane fa al suo compleanno, gli volevo fare una sorpresa portandolo a Brooklyn per una giornata, so quanto era importante per lui, soltanto che non avevo pensato al fatto che poteva avere paura dei treni, beh per... insomma avete capito, quindi era un preoccupato, però alla fine si è tranquillizzato ed al ritorno si è anche addormentato, era davvero carino. Questa è la più divertente ma anche più dolce, è di quest' estate, avevamo litigato pesantemente quindi io ero andata a dormire in camera mia mentre lui rassegnato in camera sua, era quasi l' una di notte e mi mandò questa foto in cui con il pennarello si era scritto in fronte "scusa sono uno stupido però ti amo tanto" e poi mi aveva mandato un messaggio in cui mi chiedeva di andare da lui, inutile dire che ho ceduto" guardai quella foto passandoci sopra la mano mentre sorridevo "tu sei innamorata di lui vero?" "è come ossigeno, senza di lui morirei" posai la testa sulla spalla di una delle mie amiche "sapete non ricordo com'era la mia vita prima di conoscerlo, so solo che ero incompleta... vuota" percepii che si scambiarono un' occhiata e poi qualcuno parlare dall'auricolare "mi dispiace non essere li a guardare quelle foto" riconobbi la sua voce inconfondibile fra tutte "Bucky?" guardai le due rosse interrogativa "scusaci" dissero ridendo e guardando il computer verso cui poi si avviarono lasciandomi da sola per parlare con lui "tranquilla gli altri non possono sentirci" continuò lui, dopo alcuni secondo di silenzio ripresi la conversazione precedente "non preoccuparti, non è colpa tua" "non hai idea di quanto in questo momento vorrei essere li con te fra le mie braccia" disse con voce rammaricata, tuttavia provai a tranquillizzarlo "ora pensa solo alla missione e fai attenzione, ti prego" sentii un piccolo sospiro "si, lo farò" "bene" "bene" giocherellai con le diverse foto che avevo fra le mani fin quando lui non parlò di nuovo "ehy" "mh?" "vai un attimo a guardare la telecamera 4 del Jet" mi alzai dal divano andando verso uno dei computer liberi, notai che quella telecamera era puntata proprio dove era seduto lui, lo guardai sorridendo istintivamente "ti vedo" a quel punto si alzò avvicinandosi il più possibile, guardò dritto nella telecamera e constatai che anche attraverso un monitor il suo sguardo mi rendeva vulnerabile perfino più di quello di mio padre, alzò l'angolo della bocca in un mezzo sorriso "ti amo t/n" passai un dito sul display come se la mia mano potesse trapassare il monitor per lasciargli una carezza sulla guancia "ti amo anche io" fummo interrotti quando Wanda mi si avvicinò posandomi la mano sulla spalla "stanno atterrando, dobbiamo riaccendere tutti i canali di conversazione" annuii "d'accordo" riguardai verso il computer "ci vediamo dopo piccola" "a dopo Buck".
Una volta atterrati la missione iniziò e per tutto il tempo noi 3 non facemmo altro che silenziare i microfoni per commentare qualsiasi cosa loro dicessero "viviamo in un mondo di maschilisti" "è vero, anche se non ho ancora tutto il controllo dei miei poteri li avrei stesi con uno schiocco di dita i presenti li dentro" "guardate quanto è serio Cap durante le missioni" "Nat lui è sempre serio" "già hai ragione" vidi il mio ragazzo affiancare il biondo "allora cosa vi siete detti piccioncini?" lo continuai a guardare sorridendo e scossi la testa "nulla" finalmente dopo alcuni secondi quella strana riunione iniziò ed una volta arrivato il momento giusto entrarono in azione, "ragazze vi dispiace se vi occupate voi dei computer, devo sbrigare alcune cose" "certo va pure", ovviamente avevo un'idea per sta sera.

Il ragazzo dagli occhi Blu // Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora