Un anno come questo.

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T/N:

Era il 31 Dicembre, a breve sarebbe scattato il nuovo anno, di solito non gli davo troppo peso, ma sentivo che questa volta sarebbe stato diverso. Qualche giorno fa mio padre aveva improvvisato di andare a Las Vegas per iniziare l'anno nuovo con il botto, letteralmente, quindi ora che erano le 7 di mattina avevamo appena finito di imbarcarci sul Jet su cui avremmo trascorso le prossime 4 ore, 2 in meno rispetto ad un normale aereo, prendemmo tutti posto ed io mi misi nell'ultima fila vicino a Bucky, o meglio, sopra a Bucky, poggiando la testa sulla sua spalla come una neonata e recuperando circa un'ora di sonno, fui svegliata da alcuni suoi baci sulla tempia "ben svegliata dormigliona" misi il viso nell'incavo del suo collo inumidendolo con dei baci che sentii fecero un certo effetto che fu confermato poco dopo "ti prego piccola sta ferma" tornai a guardarlo a pochi centimetri di distanza mordendomi leggermente il labbro inferiore "mmhh perchè?" sorrise distogliendo lo sguardo e mi strinse forte una natica facendomi sussultare ed avvicinare sempre di più con la bocca alle sue labbra morbide "lo sai benissimo che non ti resisto" dopo avermi scrutato qualche altro secondo con il suo sguardo di ghiaccio mi rubò un bacio veloce che successivamente prolungò facendo unire le nostre lingue per diversi minuti "neanche la musica riesce a coprire il rumore dei vostri sbaciucchiamenti, piantatela, siete disgustosi" intervenne mio padre urlando dal posto di guida e facendo ridere tutti quanti, che poi detto da lui, decisi di scendere da sopra il mio ragazzo e mettermi sul sedile al suo fianco, solo allora notai che il rigonfiamento nei suoi pantaloni che avevo percepito fino a quel momento era più evidente di quanto pensassi, posai una mano sulla sua coscia proprio li vicino e sorrisi sotto i baffi e lui mi prese il mento fra due dita obbligandomi a guardarlo negli occhi "sei felice di essere riuscita nel tuo intento?" annuii "molto" si avvicinò al mio orecchio "sta sera quello che riderà sarò io" divenni vivacemente rossa in viso ma lui non si fermò e mi lasciò un bacio tra l'orecchio e il collo "anche se ancora non mi hai fatto vedere cosa indosserai"  lo allontanai puntandogli un dito al petto "sarà una sorpresa non credi?" sorrisi beffarda, mi guardò tutta dall'alto verso il basso soffermandosi sulle gambe fasciate da i leggins neri, quella sguardatura avrebbe fatto cedere ogni tipo di essere umano, me più di tutti, se non fosse stato per il mio autocontrollo determinato dagli altri seduti a pochi centimetri di distanza da noi, fece il suo sorrisino tentatore e scivolando verso il mio interno coscia con la mano in acciaio strinse la mia gamba fra le sue dita facendomi chiudere le gambe istintivamente a causa di una scossa che colpì proprio quel punto, si avvicinò alle mie labbra sfiorandole con le sue "se non ci fossero gli altri ti avrei spogliata già da un pezzo così come tu, mi saresti saltata sopra quindi smettila di fare la timida, bambolina" socchiusi gli occhi per controllarmi dal fare quello che aveva appena detto e lui tolse la mano allontanandosi e facendo finta di nulla, sapevamo entrambi che se fossimo andati avanti non sarebbe finita per nulla bene.
Dopo più di due ore arrivammo nella immensa città, avevamo pernottato per una notte in uno degli alberghi più conosciuti di Las Vegas e in cui si sarebbe svolta la festa di fine anno più grande del paese, ovviamente mio padre non ci faceva mancare nulla, quest' ultimo andò tranquillamente in reception con Steve mentre noi altri aspettammo sui divanetti, fin quando non sentii mio padre borbottare mentre Steve lo sopportava tornando da noi, "che succede?" chiese Nat accavallando la gamba curiosa "abbiamo una camera in meno quindi qualcuno dovrà sacrificare il suo letto matrimoniale" guardai il mio ragazzo con un sorrisetto complice e siccome ero seduta sopra le sue gambe mi cinse la vita con un braccio "allora io vado con Bucky" mio padre alzò un sopracciglio mentre ridistribuiva le carte di identità "scusami? Non esiste" "papà lo sai che dormiamo nello stesso letto anche al complesso vero?" serrò la mascella sbuffando "al minimo rumore butto giù la porta" risi sotto i baffi e sentii il fiato di lui sempre più percepibile sul mio collo "dovrai contenerti allora" ci posò le labbra e mi fece una carezza al lato della coscia, mi morsi il labbro inferiore nervosa e fortunatamente mi alzai poichè decidemmo di andare nelle camere. Ad aspettarci al loro interno c'erano dei dolci e dello champagne sopra il letto ed un piccolo alberello in un angolo della stanza, feci un piccolo tour della stanza e quando tornai in camera lo ritrovai con i due bicchieri pieni delle bollicine ed un cenno di sorriso in volto "brindiamo?" mi porse il bicchiere che afferrai avvicinandomi, gli posai una mano alla base della schiena mentre mi avvolgeva il braccio intorno alla spalle tirandomi a seguirlo sul letto facendomi sedere su di lui "a cosa brindiamo?" chiesi riflettendoci "di passare un altro anno così, magari non con tutti questi avvenimenti rischiosi, ma insomma hai capito" mi strappò una leggera risata, guardandolo negli occhi alzai il bicchiere "allora a noi?" mi sorrise tenero "a noi" facemmo urtare i bicchieri l'uno contro l'altro e buttammo giù tutto il contenuto, mi prese poi il bicchiere vuoto dalle mani riponendolo sul vassoio e tornò a guardarmi negli occhi, feci sfiorare i nostri nasi facendolo sorridere e poi gli misi una mano fra i capelli lasciandoci delle piccole carezze interrompendo quel contatto visivo, non avevo ancora imparato a reggere il suo sguardo nel mio, in realtà non sapevo se ci sarei mai riuscita, il fatto era che in quell'oceano cristallino mi ci perdevo, mi perdevo in un mondo tutto nostro, mentre ci riflettevo, con due dita sotto il mento mi costrinse a guardarlo di nuovo "che c'è?" scossi la testa sorridendo "nulla" spostò poi lo sguardo azzurro sulla mia bocca da cui sembrava fosse attratto come una calamita, afferrandomi dai fianchi mi tirò di più a se unendo le nostre fronti, chiuse gli occhi mormorando qualcosa "le tue labbra dannazione" prese ad accarezzarmi con due dita il fianco da sotto la maglietta lasciando che un brivido mi attraversasse, "sono tue... come tutto il resto di me" riaprì gli occhi e fui sicura di aver notato una strana scintilla attraversagli le iridi, le guardò un'ultima volta fin quando non si avvicinò lentamente catturandole nelle sue, e cazzo ero davvero dipendente dal suo sapore, dopo poco sentii la sua lingua chiedere il permesso di entrare in contatto con la mia, la accolsi e fu come se per i minuti seguenti ci fossero solo loro, afferrandomi dai fianchi mi fece distendere su di lui togliendomi la maglietta e facendomi rimanere solo con i pantaloni e il reggiseno che premeva sul suo petto e che poco dopo prese a baciare lasciando dei piccoli segni un po' violacei "Buck se ne accorgeranno sta sera, fermo" anche se un po' contrariato si fermò spostandosi sul mio collo e spostando la catenina della sua piastrina che mi pendeva al collo, da quando me la diede quel fatidico giorno non l'ho tolta neanche per un singolo momento, ci fermammo per qualche secondo quando bussarono alla nostra porta , era Wanda "ragazzi è ora del pranzo in sala" "grazie arriviamo subito" cercai di urlare al di la della porta ma lui si riattaccò alle mie labbra "amore dovremmo andare" cercai di dirgli nonostante la sua insistenza che non mi dispiaceva affatto "si andiamo subito" mormorò continuando a succhiare il mio labbro inferiore e a scendere con le mani lungo le mie gambe, passarono altri minuti che parvero una frazione di secondo "Buck ci stanno aspettando dai" si stacco imbronciato e non potei far a meno di notare le sue labbra irritate, "sappi che non finisce qui" mi diede un leggero schiaffo su una natica e poi si alzò prendendo in braccio anche me poichè ero sopra di lui, "dici che dovrei rimettere la maglia?" mi fulminò con uno sguardo "sto scherzando brontolo" gli scompigliai i capelli morbidi e dopo essermi messa un maglioncino preso dalla valigia scendemmo al piano di sotto per pranzare, l' Hotel era pienissimo quel giorno e la curiosità era tutta incentrata sul nostro tavolo, tuttavia non ci facemmo molto caso,  eravamo pur sempre gli Avengers, come biasimarli. Nel primo pomeriggio restammo nelle camere a riposarci un po' fin quando arrivate le 16 mio padre non ci annunciò che prima della festa saremo andati al casinò dove ci sarebbero stati diversi paparazzi che a quanto pare avevano scoperto della nostra piccola vacanza li, ero al quanto entusiasta, nonostante sapevo che non avrei fatto nulla visto che non avevo idea di come funzionasse nessuna di quelle cose, sembrava tutto così interessante, per lo meno nei film. Presi tutto il necessario dal momento che una volta ritornati in hotel saremmo andati subito a mangiare senza poterci cambiare per via del poco tempo e mi diressi verso la porta per andare dalle mie amiche a preparami "dove vai?" mi chiese lui ancora disteso sul letto "da Natasha a prepararmi" scrutò tutto quello che avevo in mano "non hai preso il vestito credo" "credi davvero che lo avrei portato nella stanza dove c'eri anche tu? Lo avresti visto quindi l'ho messo nella sua valigia" aggrottò le sopracciglia portando le braccia dietro la testa "molto astuta" "avevi dubbi?" gli feci un occhiolino veloce per poi uscire ed entrare nella stanza di fronte "ei bambola pronta per far girare la testa a mezza Las Vegas?" mi accolse la mia amica facendomi fare una piroetta "oggi senza limiti" le dissi lanciando tutte le cose sul letto, "a proposito, lui dov'è?" chiesi con un sorrisetto sul viso, ricambiò lo sguardo complice "arriva subito" si avvicinò alla sua valigia e lo tirò fuori, e cavolo più lo guardavi più diventava spettacolare, non saprei neanche definirlo a parole, sapevo soltanto che era davvero troppo per me anche perchè sotto non avrei dovuto indossare nulla visto che era al quanto trasparente, tuttavia per una volta scelsi di fare un'eccezione, decisi di fare il trucco, misi un semplice rossetto poco più scuro rispetto al solito e mi focalizzai soprattutto sugli occhi dove applicai dei brillantini argento oltre che all' e-liner e il mascara, completai il tutto con dell' illuminante e della cipria e dopo aver fatto le onde ai capelli misi delicatamente il vestito,

Il ragazzo dagli occhi Blu // Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora