Iron Baby

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Fu quando lo poggiarono sul lettino con Bruce che gli attaccava la flebo che dovetti aggrapparmi alle braccia di mio padre per non cadere "ei scimmietta va tutto bene" vidi l'enorme macchia di sangue sulla camicia bianca, iniziai a sentire gli occhi bruciare, ma a riportarmi alla realtà fu di nuovo papà "guardami, adesso gli fanno una trasfusione di sangue e gli mettono la flebo che hai preparato tu che sei la migliore, non dirlo a Banner che te l'ho detto eh, non servono neanche i punti, tra poche ore sarà come nuovo" amavo mio padre, potevi trovarti anche in un'apocalisse eppure lui trovava il modo per farti tranquillizzare anche se doveva ironizzare sul disastro, anche se era Iron man, non era un supereroe, ma il mio supereroe; annuii debolmente e lo abbracciai "vieni in cucina ti preparo un the". Mi sedetti in cucina con alle spalle lui che preparava, dopo qualche minuto entrarono Nat e Wanda "t/n!" mi vennero incontro correndo e le abbracciai "ragazze sono felice che siate qui, cosa...come è successo?" a parlare fu Natasha poichè da quello che mi aveva accennato Steve, Wanda aveva un' altro compito "è stata una svista improvvisa, non se ne era accorto nessuno, però tranquilla che il tuo soldatino lo ha atterrato anche se invalido" mi strappò un sorriso e una roteata di occhi "vuoi che restiamo qui con te?" "non preoccupatevi andate a dormire, resto un po' qui con papà" "esatto cosa c'è di migliore se non la compagnia del mitico Tony Stark" disse mio padre passandomi la tazza e facendoci ridere tutte a tre, diedi la buonanotte alle mie amiche e restai da sola con mio padre, a causa dei suoi lavori in laboratorio passavamo poco tempo insieme, ma non potevo lamentarmi, almeno durante la giornata lo vedevo più volte rispetto a quando ero segregata in camera mia,  "come stai papà?" "beh, bene perchè?" chiese bevendo il te "no così, ultimante parliamo pochissimo" poggiò la tazza e mi guardo per qualche secondo, poi si alzò e si venne a sedersi vicino a me prendendomi le mani "ascolta, so di non essere mai stato il padre che desideravi, e di aver fatto sembrare casa tua una prigione, e credimi sto cercando di migliorare, non voglio essere come è stato con me mio padre, credimi è l'ultima cosa che voglio" " papà no, tu sei il padre migliore che potessi desiderare invece, le cose che hai fatto, le hai fatte solo per me, per proteggermi, so che non è stato per nulla facile senza la mamma, e nonostante io stia prendendo consapevolezza di quello che voi Avengers affrontate, non smetterò mai di rendermi conto che non bisogna mai esitare a tenere gli occhi aperti, quindi, l'unica cosa che posso fare è ringraziarti" non disse nulla, mi fece un sorriso con un cenno di tristezza e mi accarezzò la guancia per poi abbracciarmi, era speciale.
"Papà ma com' era il nonno?" fece un sospiro quasi ironico, non me ne aveva mai parlato molto, non avevano un bel rapporto, ma si volevano lo stesso molto bene " Beh ora è tardi, ma ti prometto che una volta, insieme anche a Barnes ed il capitano ti racconto" guardai l'ora, le 02:30 passate, e a proposito di capitano, Steve qualche secondo dopo varcò la porta, mi alzai di scatto "come sta?" mi disse di stare tranquilla con un gesto delle mani "è tutto ok, Bruce ha finito, dovrebbe svegliarsi domani mattina presto" feci un sospiro e mi risedetti "Tony puoi andare se vuoi, resto io qui ancora un po'" mio padre mi guardò e io annuii, mise le tazze nel lavandino e mi venne a salutare dandomi un bacio sulla fronte "buonanotte scimmietta, non fare tardi" annuii e ricambiai la buonanotte, Steve si preparò una tisana e poi si sedette vicino a me "ti è passata un po'?" annuii "mi ero solo spaventata non preoccuparti" passarono alcuni secondi, avevo ormai in testa quella domanda da troppo e con il video non aveva fatto altro che accrescere, e siccome il diretto interessato la evitava chiesi alla persona più vicina a lui "perchè si sta comportando così?" aggrottò le sopracciglia "chi?" guardai verso la porta e lui fece un piccolo sorriso "ho in mente qualcosa, ma non perchè me l'abbia detta lui" " e allora perchè?" lo vidi riflettere, lui sapeva, aveva capito, ma non voleva dirmelo "ha paura, è l'unica cosa che so per certo" si alzò e mise la tazza proprio dove la mise mio padre, la domanda era di cosa aveva paura "io vado che sono stanco morto, tu torni in camera?" "no io resto un' altro po' qui" annuì e accarezzandomi la testa ci demmo la buonanotte, aspettai qualche minuto ma poi mi decisi ed andai in sala, era buio ma grazie alle lucine notturne del mitico Tony Stark riuscii a vedere senza accendere le luci vere e proprie, spostai il lettino delicatamente e lo portai vicino al divano, avevano sostituito la camicia sporca con una vecchia maglia della Stark Industries che avevano strappato nel punto della ferita, che ora era coperta da un grande cerotto, dormiva beato per una volta, però era molto pallido, mi sedetti sul divano, e nonostante fossi ancora arrabbiata con lui, gli presi la mano e sempre tenendola mi allungai sul divano con una coperta, e non so perché ma mi uscì spontaneo dirlo, "sei incredibile" per poi addormentarmi in un battito di ciglia.
Mi svegliai improvvisamente con uno strano formicolio alla mano, aprii lentamente gli occhi, guardai l'orologio, segnava le 05:45, perfetto avevo dormito neanche 3 ore, feci per grattarmi la mano ma solo allora mi resi conto del perchè mi fossi svegliata, lui era sveglio, la sua mano accarezzava la mia, alzai la testa ed incrociai il suo sguardo, quegli occhi blu che con le luci del mattino riflettevano come acque cristalline, "scusa, non volevo svegliarti" disse continuando a guardarmi "non preoccuparti... come stai?" chiesi distogliendo lo sguardo per alzarmi e mettermi vicino a lui, sciolsi il contatto tra le nostre mani, non volevo pensasse fosse tutto improvvisamente risolto, tanto che lui se ne accorse e fece un sospiro, a guardare altrove sta volta fu lui "un po' stanco ma come nuovo" passarono alcuni secondi, la tensione era evidente, decisi quindi di parlare "io allora vado, avverto Bruce e torno in camera, tu hai bisogno di qualcosa non so..." "chiamami solo Steve" annuii e dopo avere guardato per un ultimo istante feci per andare quando  "T/n..." mi girai verso di lui ma si limitò a sospirare "nulla..." non lo capivo, così mi rassegnai andando verso la camera di Steve, bussai e mi venne ad aprire strofinandosi gli occhi "oh Steve buongiorno, scusa se ti ho svegliato" "no figurati tanto sta notte non ho chiuso occhio" "Bucky si è svegliato, mi ha detto di chiamarti, avverti tu Bruce?" " si non preoccuparti, grazie, va a riposarti che ora cadi per la stanchezza" accennai un sorriso e me ne andai in camera mia crollando appena mi poggiai sul letto.

Il ragazzo dagli occhi Blu // Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora