Rivelazioni.

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La mattina seguente mi svegliai al settimo cielo, mi alzai subito dal letto e mi vestii molto a caso con una tuta grigia ed una delle enormi maglie nere di mio padre, a proposito, sta mattina dovevamo parlargli io e Bucky, ero abbastanza in ansia. Avevo appena finito di sistemare il mio pupazzo di Iron man sul letto, me lo aveva regalato mio padre al mio primo compleanno, ci ero molto affezionata, quando sentii bussare alla porta, "t/n, sono io, sei sveglia?" disse il ragazzo sussurrando, "si Buck entra è aperto" entrò e si chiuse la porta alle sue spalle senza far rumore "perchè sussurravi?" chiesi avvicinandomi "Nat e Wanda sono ancora nelle loro camere" tanto che sentimmo subito dopo bussare, tappai istintivamente con una mano la bocca a Bucky dicendogli di stare muto "t/n siamo noi, scendi a fare colazione?" "ehm si, finisco di vestirmi e arrivo... intanto scendete" "d'accordo" mi appoggiai alla porta e aspettai di sentire i passi allontanarsi, era domenica quindi tutti si svegliarono intorno alle 10:00, feci un ok a Bucky con il pollice e tornai da lui piazzandomi davanti e abbracciandolo dopo averlo guardato per qualche istante negli occhi "buongiorno Buck" lui mi diede un bacio sulla fronte e poi ricambiò l'abbraccio sollevandomi da terra "buongiorno piccola" per poi darmi un delicato bacio facendomi diventare leggermente più rosea "ora però mettimi giù" fece una smorfia di disapprovo e mi mise giù, "sei riuscito a dormire un po'?" scosse la testa "qualche ora" gli accarezzai la guancia dove dopo lasciai un bacio "dai scendiamo a fare colazione" "scendiamo insieme?" chiese sorpreso, andai verso la porta e mi affacciai assicurandomi che non passasse nessuno, senza rispondere lo presi per mano e scendemmo di sotto sciogliendole solo prima di entrare in cucina "aspetta qualche secondo e poi entra" annuii un po' sofferente "dovrai aspettare solo fino a pranzo" gli dissi rassicurandolo e facendo comparire un sorriso di sollievo nel suo volto entrai e diedi il buongiorno a tutti per poi andare da mio padre "buongiorno papà" "buongiorno scimmietta" lo abbracciai e poi abbassai la voce per non farmi sentire dagli altri "poi vengo in laboratorio, devo parlarti" aggrottò le sopracciglia "devo preoccuparmi?" alzai le spalle facendo la vaga e poi andai a sedermi di fronte a Steve "giorno ghiacciolo" roteò gli occhi "hai visto Bucky?" chiese a bassa voce, mentre mi versavo il latte nella ciotola feci un countdown partendo da 3 con l'altra mano e quando finii il soggetto in questione entrò proprio dalla porta "non ci credo vi siete messi d'accordo" chiese il biondo scioccato, nascosi una risata agli altri ma che il mio amico percepì perfettamente e poi fummo raggiunti dal moro, da Sam e dalle due rosse che erano andate a farsi i toast, lui si andò a sedere vicino a Steve lanciandomi un' occhiata mentre le mie amiche si sedettero vicino a me "buongiorno t/n" "giorno ragazze" dissi sorridendo e facendogli spazio, quando Wanda non intervenne "come mai tutta questa felicità sta mattina?" Bucky che stava bevendo l'acqua si quasi strozzò a quelle parole, il primo che fulminai con lo sguardo fu lui e successivamente Steve che si mise vago una mano davanti alla bocca per non scoppiare a ridere con nel frattempo Sam che dava dei colpetti dietro alla schiena a Bucky mentre io diventavo bordeaux "ehy amico respira" "scusate continuate pure" le mie amiche tornarono a guardarmi "nulla, forse perchè è domenica" Steve si lascio sfuggire un sospiro e io gli sferrai un calcio da sotto il tavolo che tutti sentirono "oh scusa Steve non volevo" dissi sorridendo falsamente, la colazione continuò molto tranquilla con qualche chiacchiera con i miei amici e qualche occhiata con Bucky ma senza mai parlarci, finita la colazione le mie amiche mi chiesero se volevo allenarmi con loro ma declinai l'invito per la faccenda con mio padre, io e Bucky aspettammo che tutti uscirono facendo finta di sparecchiare a i capi opposti del tavolo e quando tutti furono usciti ci avviammo senza farci vedere "ma devo entrare anche io?" "Bucky non siamo alle elementari che uno bussa e l'altro parla" così rassegnato mi seguì, bussai alla porta del laboratorio e mio padre mi disse di entrare, inizialmente era di spalle quindi non si accorse della terza persona che era entrata con me, ma poco dopo si girò, "quindi t/n cosa dovevi dir- oh c'è anche braccio di ferro" sentii Bucky sbuffare alle mie spalle "papà, intanto ha un nome" aggrottò le sopracciglia e poi si poggio alla scrivania con le braccia incrociate ed un cacciavite inquietante in mano "deduco che avete chiarito voi due" io e Bucky ci guardammo di sfuggita e annuimmo "allora cosa volete?" "ecco vedi, si abbiamo chiarito, ehm... potresti lasciare il cacciavite, solo per sicurezza sai" poggiò il cacciavite e tornò a concentrarsi su di noi, "bene ecco, ricordi quando mi chiedesti che in caso mi fossi mai messa con Bucky se te lo avrei detto?" ci squadrò da capo a piedi e poi si scambiò uno strano sguardo con Bucky  "ok ho capito avete la mia benedizione, ora sparite" sbarrai gli occhi ed il ragazzo dietro di me fece un sospiro di sollievo mentre mio padre tornò a fare quello che stava facendo "cosa? tutto qui?" "si scimmietta, sei tu sei felice lo sono anche io, e sono sicuro che Barnes già sia stato avvertito cosa gli potrebbe succedere se fa qualcosa di sbagliato" aggrottai le sopracciglia scioccata "no aspettate cosa mi sono persa?" "nulla, cose tra uomini, vero soldato?" mi girai verso Bucky "assolutamente" disse tra lo spaventato ed il felice "ora sparite prima che cambi idea" uscimmo alla svelta ed io rimasi scioccata, restai fuori quella porta per qualche minuto con gli occhi curiosi di lui addosso "che cosa diavolo è appena successo?" sospirò "non ne ho idea" "ma soprattutto ora voglio sapere cosa vi siete detti e soprattutto quando" ma alzò spallucce ironico "lo hai sentito, cosa da uomini" ma conoscevo fin troppo mio padre "ti ha minacciato mentre eravate in missione vero?" "già..." disse rassegnato abbassando la testa, feci per tornare irritata nella stanza dov'era mio padre ma lui mi tirò a se impedendomelo "non fa niente, va bene così, infondo tutti i padri fanno i discorsi di raccomandazione" mi diede un veloce bacio sulla fronte per poi tornare di sopra.  Passai tutta la mattina sui divanetti a leggere e guardare di tanto in tanto Bucky e Steve agguerriti su una partita di Basket fin quando non arrivò l'ora di pranzo, ci alzammo e il moro mi si mise dietro cingendomi i fianchi e sussurrandomi in modo che gli altri non lo sentissero, un brivido mi percorse la schiena,  "come glielo diciamo?" mi limitai a rispondergli "assecondami, ci penso io" entrammo in cucina e lo presi per mano facendolo sedere nella sedia vicino alla mia, entrarono anche tutti gli altri che prendendo posto ci guardarono perplessi, ma quelle ad essere più scioccate furono le mie amiche che ci si piazzarono davanti, "dovete dirci qualcosa voi due?" disse con un sorriso birbante Natasha, io e Bucky ci riguardando sorridendo e le due ragazze fecero una faccia scioccata e poi spalancarono la bocca fin quando Wanda non si alzò di scatto urlando "VOI DUE VI SIETE FIDANZATI!?" ma una voce che entrò in cucina rispose al nostro posto "proprio così streghetta" era mio padre, Sam che affiancava Nat fece prima un fischio e poi fece partire un'applauso a cui tutti gli altri si unirono "beh era ora ragazzi" disse mio zio Rhodes fin quando qualcuno non fece partire un coro "bacio, bacio, bacio..." quando mio padre non intervenne "ma non se ne parla nean-" ma non fece in tempo a finire la frase che il ragazzo vicino a me mi girò il viso con due dita poggiando le sue labbra sulle mie, ci furono dei gridolini generali fin quando non sentii qualcuno tirarmi da dietro con tutta la sedia interrompendo quel contatto "io direi che può bastare" "andiamo Tony lasciali in pace" disse Thor a qualche sedia di lontananza, vidi la faccia di Bucky che per una volta era stranamente sorpresa e grata a quelle parole, così decisi di fare quello che volevo fare da molto anzi troppo tempo, sotto gli occhi curiosi di tutti mi alzai e presi la mano di Bucky costringendolo a seguirmi e andai verso Thor facendo segno di alzarsi, mi tolsi da in mezzo a i due, "datevi la mano" entrambi mi guardarono perplessi "anche velocemente che ho fame" il mio amico biondo gli porse la mano e dopo uno sguardo un po' tentennate il moro la strinse facendo comparire sul mio volto un sorriso, fin quando non mi trattenni e li abbracciai contemporaneamente facendo ripartire un applauso con tanto di "se non arriva l' apocalisse entro oggi capirò di star sognando" per poi iniziare a mangiare tutti insieme. Durante il pranzo appena alzavo lo sguardo trovavo qualcuno fermo li a fissarci, era al quanto inquietante, tuttavia ero impegnata a restare calma e non arrossire quando, dopo avermi chiesto il permesso mi metteva la mano sulla gamba accarezzandola e credo in realtà di aver fallito miseramente visto che sentivo le risate dei miei amici quando mi guardavano e sentivo la sua mano stringere sempre di più quando notava che mio padre non ci guardava, fortunatamente però mi misi a parlare con loro distraendomi, fin quando non finimmo di pranzare e mi prese per mano uscendo dalla cucina "ti vieni a riposare da me?" gli chiesi mentre risalivamo verso le stanze "certo" così ci muovemmo ed entrammo nella mia stanza, si sedette sul letto guardandosi intorno "questa mattina stavo notando quanto avessimo gusti diversi" "dici?" chiesi sedendomi vicino a lui "beh contando che io ho una camera interamente grigia e nera mentre tu fucsia con le farfalle, direi di si, giusto un po'" ci mettemmo a ridere e ci distendemmo, ogni camera aveva un letto matrimoniale quindi eravamo comodi, entrambi ci girammo su un fianco in modo da riuscire a guardare l'altro, passarono dei lunghi secondi in cui ci guardammo soltanto negli occhi, quei suoi stupendi occhi che ogni volta mi bloccavano il respiro, fin quando non mi poggio una mano sulla guancia iniziando ad accarezzarla con il pollice "sei bellissima lo sai?" come al solito le mie guance andarono a fuoco e lui sorrise, quel maledetto sorriso stupendo, girai leggermente il viso per baciargli la mano con cui mi stava accarezzando, subito dopo mi rannicchiai poggiando la mia fronte al suo petto, lui con le sue possenti braccia mi tirò verso di se prendendomi per i fianchi facendo combaciare i nostri corpi, i miei polmoni si riempirono di quel suo profumo, iniziò a lasciarmi dei piccoli baci sulla testa e ad accarezzarmi il fianco mentre io giocherellavo con i laccetti della sua felpa e dopo aver alzato la testa per guardarlo nuovamente negli occhi mi addormentai.


Il ragazzo dagli occhi Blu // Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora