The Winter Soldier

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La mattina seguente fui svegliata da qualcuno che bussava alla mia porta, durante i primi secondi rimasi nel letto ignorando il rumore ma poi balzai di scatto, sta mattina dovevo scendere a fare colazione con Bucky e mi ero appena svegliata, presa dal panico guardai l'orario erano quasi le 9:00 mi tranquillizzai, Steve mi aveva detto che di solito ci restava circa un'oretta in palestra quindi avevo tempo fino alle 10, subito dopo mi ricordai che a quell'ora gli altri sarebbero scesi a colazione come da regola, mi ero messa d'accordo con le mie nuove amiche che sarebbero passate a svegliarmi e tranquillizzarmi, così anche se un po' contrariata dal sonno andai ad aprire la porta "buongiorno fiorellino come ti senti? emozionata?" disse Wanda con un enorme sorriso "smettetela è solo una colazione mica una cena, sono tranquillissima" in realtà stavo morendo ma questo avrei preferito non dirlo, se solo la mia amica non leggesse nella mente "sei una bugiardona, comunque... per adesso non è ancora una cena" disse alzando su e giù le sopracciglia seguita da Nat che fece un'espressione da finta scioccata "va bene basta così, mi devo preparare, sció sció, dite a Steve che se mio padre vi chiede qualcosa ditegli che sto ancora dormendo" "d'accordo vatti a fare bella, a proposito arriva il soldatinooo" le spinsi fuori dalla stanza impanicata, non doveva vedermi in quelle condizioni, le sentii ridere ma poi furono interrotte da una voce, la sua voce...


Bucky:

Ero appena uscito dalla mia stanza diretto verso la palestra, vidi Natasha e Wanda ridere fuori la porta di T/n, ci eravamo messi d'accordo per fare colazione insieme, non era nulla di che ma ero comunque un po' nervoso "che succede?" chiesi alle due che si riguardarono di scatto "nulla stavamo guardando t/n che dormiva" disse una delle due non troppo convincete, allora stetti al loro gioco, volevo sapere se glielo avesse detto "non la chiamate per fare colazione?" aggrottarono le sopracciglia ma Wanda intervenne "non ci freghi Barnes, adesso via sennò le dico di scendere davvero adesso" sgamato, feci una smorfia contrariata e me ne andai verso la palestra. Finii prima di allenarmi, non ero molto concentrato poi dovevo farmi una doccia, andare puzzolente non era il massimo, così risalii e velocemente mi feci una doccia per poi andare a bussare alla sua porta. Bussai due volte e dopo qualche secondo si aprì, i miei occhi incrociarono i suoi color nocciola la guardai per un po' ma poi decisi di darmi una svegliata "buongiorno t/n" lei mi sorrise un po' arrossita, quanto era bello il suo sorriso "buongiorno Bucky, fatto un buon allenamento?" non proprio sai "ehm sisi, mh vogliamo andare? muoio di fame" dissi per rompere un po' il ghiaccio lei annuì uscendo completamente dall' uscio della porta, solo allora notai che indossava una tuta grigia ed una canottiera bianca, le labbra avevano un filo di lucida labbra che le mettevano in risalto ancora di più il sorriso, i capelli erano raccolti in uno chignon un po' spettinato ma che ovviamente le stava benissimo, era così... Bella.


T/n:

Dalla porta di camera mia ci incamminammo verso l'ascensore, quando i miei occhi avevano incontrato i suoi mi ci persi dentro, vidi che indossava una tuta nera e una maglietta dello stesso colore che gli fasciava il fisico perfetto, lo avrei fissato per ore e ore ma decisamente non era il caso. Ci fu un silenzio imbarazzante, mentre lo guardavo con la coda dell'occhio in ascensore vidi che era nervoso quanto me, stranamente ciò mi rilassó abbastanza, finalmente arrivammo e prendendolo istintivamente per mano mi fiondai sulla cucina "poca fame mi dicono" disse ridendo e seguendomi "si adoro mangiare" dissi iniziando ad aprire gli sportelli "allora ci sono dei biscotti, le brioche, sti cosi che non so cosa siano" dissi prendendo una scatola di qualcosa non bene definito, ma nulla mi attirava più di tanto così mi rivolsi a lui "tu cosa vuoi?" diresse il suo sguardo verso la credenza aggrottando le sopracciglia "non mi ispira niente però" disse alzando spallucce e in quel momento mi venne un idea "ci sono!" dissi facendolo sobbalzare e scoppiando a ridere, mi guardó con uno sguardo interrogativo, feci un ghigno birbante sotto i suoi occhi blu che mi scrutavano in cerca di risposte "girati" dissi convinta "come?" "girati e non preoccuparti, ora lo vedi dammi 5 secondi" si girò un po' tentennate, di corsa presi latte uova farina e tutto il necessario, poi da un cassetto presi due grembiuli da cucina uno me lo misi io, lo usavo sempre quando ero più piccola, non ero cresciuta molto quindi mi stava ancora, mentre a lui ne presi una che in teoria usava mio padre ma che non si era mai messo tanto che era ancora nell'imballaggio, gli alzai le braccia e da dietro gli legai il grembiule "perché ho questo addosso?" disse ancora di spalle "ah giusto puoi girarti!" dissi entusiasta, guardó me, poi guardò il banco da cucina pieno delle robe che avevo cacciato e poi guardò il mio grembiule cercando di trattenere una risata "eddai non ridere" dissi facendo il finto broncio avendo la reazione contraria e scoppiando a ridere, era bello quando rideva "ok la smetto però due domande, anzi 3, la prima perché hai un grembiule rosa con minnie e topolino addosso, la seconda perché ne ho uno bianco anche io, e terzo perché c'è tutta quella roba sul bancone?" disse asciugandosi le lacrime che erano uscite dal ridere "intanto prima cosa il mio grembiulino rosa non lo insulti" dissi come premessa "e seconda cosa, FACCIAMO I PANCAKE PER COLAZIONE" dissi iniziando a saltellare come una pazza "non per toglierti l'entusiasmo anzi, però a fare i pancake sono sempre stato il migliore" disse alzando le sopracciglia spavaldo "mi stai per caso sfidando Barnes?" mi guardò da testa a piedi "sorprendimi Stark" non gli diedi tempo dire altro che la sfida a chi facesse i pancake migliori era iniziata, dopo 10 minuti stavo andando alla grande anche se devo dire che mi teneva molto testa fin quando non andai a prendere la farina che dopo un secondo era sparita, lo guardai minacciosa "cosa pensi di fare con quella?" "ci devo fare i miei buonissimi pancake" disse con un sorrisetto divertito andai per togliergliela dalle mani ma essendo quasi il triplo di me se la portó sulla testa "prendila se ci arrivi gnomo" disse ridendo e facendomi cadere una spolverata di farina sulla testa, era guerra, iniziai a fargli il solletico alla pancia così che abbassasse le braccia finalmente arrivai alla farina immergendo una mano per poi passargliela in faccia per ripicca, ma lui me la strappò nuovamente di mano prendendone un pugno e lanciandomela, andai per riprenderla ma qualcuno tossì, ci guardammo non capendo ma subito dopo istintivamente ci girammo trovandoci quasi la metà degli Avengers che ci fissavano, quando incontrammo i loro sguardi entrarono facendo finta di nulla e iniziando a sparlare "ho una gran sete sai Thor" "si hai ragione Nat ora ti prendo dell' acqu- Oh! t/n, Bucky ciao! non vi avevamo visti" disse fingendo spudoratamente, intervenne Steve che ci guardò aggrottando le sopracciglia "perché siete zuppi di farina?" chiese non capendo, io e Bucky ci guardammo scoppiando a ridere imbarazzati "stavamo facendo una gara di pancake e lui aveva preso la farina" "si perché secondo lei gliel'ho rubata quindi.." così iniziammo a spiegare continuando a ridere per tutto il tempo fin quando mio padre non entrò facendoci ammutolire all'istante, "piccola ti stavo cercando, ascol- MA CHE DIAVOLO?" guardó prima noi poi la cucina disastrata ed infine di nuovo noi "ora mi spiegat- anzi sapete cosa non voglio saperlo, so solo che dovete pulire tutto entro l'ora di pranzo o siete morti, entrambi, soprattutto tu braccio di ferro." disse guardandoci minacciosi con un dito rivolto verso di noi, poi si giró verso gli altri che assistevano alla scena abbastanza scioccati "e voi cosa guardate, vedete di sparire da qui prima che vi metta a pulire tutto il complesso" per poi girare ed andarsene borbottando con gli altri che immediatamente si sparsero in tutte le direzioni tranne Steve che si sedette leggendo il giornale sui divanetti del salone, io e Bucky ci guardammo nuovamente e dopo esserci assicurati che papà se ne fosse andato scoppiammo a ridere "ok finiamo a preparare e poi puliamo che sono già le 11" dissi porgendogli la farina in segno di tregua, vidi Steve che dall'altra stanza ogni tanto ci dava un'occhiata ma ero troppo impegnata a battere il moro nella gara. Dopo 10 minuti finimmo e li glassammo con la nutella "bene ora a chi lo facciamo giudicare?" chiesi guardando i piatti, riflettemmo un po' poi ci girammo verso il nostro amico che guardava la scena curioso, facemmo un ghigno in contemporanea e Steve ci capì subito "ho capito arrivo, ti avverto amico, anche se mangio i tuoi pancake da quando avevo 13 anni, t/n la prima volta mi ha stupito, è davvero difficile batterla" "pff, staremo a vedere" disse con sguardo di disapprovo, il biondo si sedette a tavola e prendendo un pancake da entrambi i piatti iniziò ad assaggiare, aspettammo che finisse, non parló "QUINDI!?" dicemmo insieme io ad il ragazzo accanto a me, Steve ci guardò e finalmente parlò "...T/N..." disse iniziando a correre per scappare da Bucky "tanto lo prendo prima o poi" "intanto io ho vinto" dissi con aria superiore "non finisce qui sappilo" disse facendo finta di offendersi "certo come no" dissi felice della mia vittoria ricevendo un'occhiataccia da parte sua, "ma quindi mangiamo?" dissi sedendomi a tavola con faccia colpevole "sei incredibile" disse lui seguendomi e mettendosi di fronte a me. Mangiammo continuando a ridere a causa delle nostre condizioni poco pulite, decisi di non cacciare l'argomento braccio, lo vedevo così rilassato, sarei stata sicuramente fuori luogo, ne avremmo parlato dopo pranzo se voleva. Dopo aver finito di mangiare mettemmo piatti e posate nella lavastoviglie fin quando mio padre non tornó "ancora così conciati siete voi due!?" disse sbarrando gli occhi ma gli corsi incontro "siii peroooo ti ho lasciato i pancake che ti piacciono tanto" dissi con un sorriso di scuse, mi guardò e poi diede un morso "sei fortunata piccola peste" disse strizzandomi una guancia, stava per andare via quando lo fermai rivolgendomi a Bucky che cercava di attivare la lavastoviglie anche se invano, ne lui ne Steve erano portati con le tecnologie del 21esimo secolo , "Bucky che ne dici se abbracciamo Tony?" dissi con un ghigno malefico ed infarinato "statemi alla larga o vi caccio di casa" disse uscendo a passo svelto dalla stanza facendoci ridere, guardai Bucky che cercava nuovamente di ragionare con l'ingegno ma gli tolsi la mano prima che potesse fare casini "fermo fermo, senti, "ei Jarvis"" dissi a voce alta "si signorina Stark?" "attiva la lavastoviglie grazie" "ai suoi ordini" Bucky mi guardò sbalordito "si vede che sei vecchio" "zitta poppante" mi disse di riguardo, gli diedi uno scappellotto sulla nuca e poi iniziammo a pulire. Erano le 12:30 e finalmente finimmo "dovremmo farci delle docce prima di pranzo" disse scuotendosi i capelli pieni di farina "direi di sì, ci vediamo a pranzo va" feci per andarmene ma mi prese per un polso fermandomi "di quella cosa, quella che volevi sapere ieri sera, ne possiamo parlare dopo pranzo se vuoi" disse serio, sembrava mi avesse letto nella mente "Buck se non vuoi lo capisco tranquillo, non sentirti obbligato" scosse la testa "no, voglio farlo" sorrisi e senza dire nulla lo abbracciai,  mi venne spontaneo, ci mise un po' a rilassarsi, ma anche se non del tutto ci riuscì, Steve mi aveva raccontato un sacco di volte anche se omettendo la storia ed il perché, di quanto soffrisse per il suo passato, di quanto si fosse chiuso in se stesso non fidandosi di nessuno a parte che di lui, di quanto fosse cambiato dalla seconda guerra mondiale, ero felice che si fidasse di me d'altronde nonostante lo conoscessi da un giorno io, beh si, mi fidavo. Mi staccai dall'abbraccio e con un sorriso lo salutai dirigendomi in camera mia per farmi la doccia, appena svoltato l'angolo mi ritrovai Nat, Wanda e Steve che erano dietro alla porta, stavo per urlare ma mi tapparono la bocca trascinandomi in uno dei tanti corridoi e dicendomi di sussurrare "ma siete impazziti, mi avete fatto prendere un infarto" dissi con il cuore a mille "parliamo di cose serie, devi raccontarci tutto ora" disse Nat, sorrisi diabolica "cari miei dovrete aspettare, la giornata non è ancora finita, la riunione sta sera, tranne Steve" "ei perché?" "ti racconterà il tuo amico, come se non lo sapessi" "mi hanno sgamato stacca stacca" disse andandosene e scompigliandomi i capelli, così lasciai li le mie amiche curiose e andai nella mia camera.
Dopo la doccia scesi per pranzare, fui veloce infatti trovai li solo mio padre che finiva di apparecchiare, decisi di aiutarlo, mentre posavo qualche tovagliolo e bicchiere qua e là pensavo a quello che avrebbe potuto raccontarmi Bucky dopo pranzo fin quando non parló "non è che ti piace Barnes vero?" un bicchiere mi cadde dalle mani e fece un grandissimo rumore rompendosi in mille pezzi "bastava dire di sì" disse mio padre dopo aver controllato che non mi fossi fatta male, mi accovacciai per raccogliere i pezzi di vetro "sta zitto non mi piace" stava per dire altro fin quando non sentimmo dei passi correre verso di noi "è tutto ok? ho sentito rumore di vetri" era lui, parli del diavolo... iniziai a balbettare "ehm, s-si mi è s-solo scivolato un bicchiere non preoccuparti" guardò la mia gamba e sbarró gli occhi, lo seguii con lo sguardo e vidi che un piccolo pezzo di vetro mi era rimasto nella caviglia, " vado a prendere il kit pronto soccorso" disse mio padre facendomi l'occhiolino e alzando un sopracciglio senza farsi vedere dal moro accanto a me, sempre il solito, "vieni siediti" disse il ragazzo che fino a quel momento aveva finito di raccogliere i vetri, mi accompagnó ai divanetti e mi sedetti, mio padre tornó con la valigetta e dopo avermi fatto un sorriso complice ci lasció da soli finendo di apparecchiare, maledetto Stark, "tranquillo davvero ci riesco da sola" dissi prendo la pinzetta dalla valigetta ma me la strappò di mano "quando la smetterai di togliermi le cose dalle mani Barnes?" dissi ironica "quando imparerai ad usarle poppante" disse ridendo e sedendosi affianco a me portando la mia gamba sulle sue, inizió a ad estrarre la scheggia "non sono una popp- ahia" "scusa, ho finito tranquilla" prese del disinfettante e iniziò a tamponare iniziai ad urlare e smanettare "bruciaaaa" afferrai il suo braccio in acciaio e dandogli dei colpetti, applicó un cerotto e mi guardó divertito "cosa ti ridi?" dissi dandogli una spinta "beh ho ragione, sei proprio una bambina" "non è vero smettila" dissi mettendo il broncio "invece si" incominció a farmi il solletico facendomi tornare a sorridere, nel frattempo tutti quanti erano scesi e ci guardavano con dei sorrisetti da ebeti senza che noi ce ne accorgessimo "ok mi arrendo" dissi allontanandomi e asciugandomi delle lacrime per le risate fin quando non ci girammo e li vedemmo tutti li, entrambi diventammo rosso pomodoro fin quando Thor non intervenne "è pronto a mangiare siamo venuti a chiamarvi" disse facendo il vago "in 8?" aggiunsi io squadrandoli tutti quanti "io ci ho provato" disse sempre lui andando a prendere posto seguito dagli altri, feci per alzarmi ma il ragazzo vicino a me che fino a quel momento aveva assistito divertito alla scena mi disse qualcosa all'orecchio "non mettere il broncio che quando sorridi sei più bella" per poi andare a sedersi vicino a Steve, sentivo le guancia andare a fuoco più del solito, restai impalata per qualche minuto, mi aveva detto che ero bella? Ceh ovviamente non che non me lo avessero mai detto perchè modestamente guardatemi, ma detto da lui faceva un certo effetto insomma, fui riportata alla realtà da mio padre che si affacciò sul salotto e portandosi un asciugamano alla spalla disse "alice nel paese delle meraviglie è pronto" mi misi a ridere e lo segui sedendo tra lui e Natasha ricevendo un sorriso birbante da quest'ultima.
Per tutto il pranzo cercai di evitare lo sguardo degli altri soprattutto il suo ma come al solito mio padre non era d'aiuto "me lo diresti?" disse ad un certo punto quest'ultimo parlando a bassa voce così che la conversazione rimanesse privata "come?" dissi lasciando sospesa una fetta di pane "se ti mettessi con Barnes me lo diresti?" diventai un po' più rosea senza neanche saperne il perché "papà ancora con questa storia, non mi piace e comunque stai tranquillo, si te lo direi" mi sorrise "almeno potrò ucciderlo con le mie mani" "cosa!?" "niente mangia" disse velocemente distogliendo lo sguardo dal moro che si trovava a qualche posto di distanza rispetto a noi, ma poi ricominció a sussurrare "e comunque le tue guance dicono il contrario" "finiscila o ti faccio strozzare con il panino" dissi minacciandolo con una forchetta per poi continuare a mangiare tranquillamente.
Finimmo di mangiare, aiutai a sparecchiare e fui automaticamente aggiunta alla bacheca che distribuiva i ruoli all'interno del complesso con un "tu ti sei fatta scoprire ora sono cavoli tuoi" da parte di papà, sempre così gentile, tornai in camera mia e per il corridoio incontrai il mio amico "ei Steve" dissi sorridendogli "oh t/n proprio te stavo cercando, Bucky mi ha detto se più tardi hai tempo per parlare di quella cosa perché ora è in palestra e dopo vorrà sicuramente riposarsi un po'" "certamente anche io ho bisogno del mio riposino pomeridiano, digli di non preoccuparsi" stavo per entrare in camera mia ma Steve mi fermò ricominciando a parlare "ma di cosa dovete parlare?" gli feci segno che non avrei parlato "fattelo dire da lui" dissi facendo un ghigno malefico ed entrando in stanza mi misi a riposare un po'.

Il ragazzo dagli occhi Blu // Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora