La felicità prima del caos.

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T/N:

Era passato un bel po' da quella stupida febbre post vacanza, per essere precisi più di 3 mesi, avevamo passato le vacanze estive fra allenamenti, missioni ma anche un'altra piccola vacanza tra Avengers, eravamo andati a Parigi e credo di non essermi mai divertita così tanto, avevo passato dei momenti indimenticabili, dallo scoprire che una baguette era degna quanto Thor al bacio con Bucky sotto la torre Eiffel che illuminava la città di notte, una delle sensazioni più belle di tutta la mia vita. Ormai erano i primi di settembre e nonostante le giornate di sole sicuramente non mancavano anche quelle di pioggia, tanto che oggi era uno di quelli.

Era martedì ed io e Bucky avevamo appena finito di vestirci per l'allenamento con lunghe soste fra baci e scherzi, dopo aver salutato gli altri che erano ancora in cucina per fare colazione ci recammo in palestra iniziando così a fare ognuno i propri esercizi della scaletta, a me l' avevano aggiornata da poco e devo dire che la differenza si notava enormemente visto che la prima volta che l'avevo eseguita ero rimasta ferma zoppicante per una settimana a causa dell'acido lattico, tuttavia ormai mi ero abituata. Oggi indossavo un paio di shorts stretti che già da quando eravamo in camera avevano attirato senza dubbio l' attenzione del mio ragazzo che non si era risparmiato a fatto di battutine, ed ora più di prima visto che tra un esercizio e l'altro lo beccavo a scrutarmi da testa a piedi, cercai di far finta di non vederlo ma stuzzicarlo era più forte di me, quindi di tanto intanto lo facevo a posta sentendo le sue risatine e sbuffi di autocontrollo sempre più speso. Continuammo per diverso tempo fin quando appena finì un'esercizio si tolse la maglietta posandola intorno al collo e facendo ricadere le estremità sui pettorali, i capelli scompigliati si adattavano perfettamente alle vene ben evidenti del braccio destro e al fisico scolpito ricoperto da un lieve starato di sudore,

prese a girami intorno guardandomi dall'alto e sorridendomi in modo devo dire molto attraente, si posizionò dietro di me e facendo aderire i nostri corpi umidi, si chinò con il capo e quando prese a sussurrare al mio orecchio un brivido mi pervase...

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prese a girami intorno guardandomi dall'alto e sorridendomi in modo devo dire molto attraente, si posizionò dietro di me e facendo aderire i nostri corpi umidi, si chinò con il capo e quando prese a sussurrare al mio orecchio un brivido mi pervase tutto il corpo "fatti sotto bambolina" capii che fosse arrivato il momento del combattimento corpo a corpo, inizialmente feci finta di rimanere pietrificata, sorrise sospirando sul mio orecchio "cos'è hai paura di perd-" non lo feci finire che lo tirai da un braccio facendolo cadere a terra e bloccandolo mettendomi a cavalcioni su di lui "vuoi combattere Barnes?" si alzò con il busto arrivando a sfiorare il mio viso con il suo, puntò il suo sguardo sulle mie labbra avvicinandosi sempre di più e di colpo ritrovai la situazione invertita con lui su di me, fece scontrare i nostri nasi, "e se volessi giocare?" mi guardò con occhi carichi di malizia, lo scrutai fino agli addominali umidi che delineai con un dito inumidendo le labbra "e che tipo di gioco vuole fare James?" prese a sussurrare facendo sfiorare le nostre labbra "ti do qualche indizio, due bocche, nessun vestito ed io sopra di te" mi morsi il labbro inferiore "sopra di me ci sei già, completiamo gli altri 2 punti" sorrise per poi attaccarsi voracemente alle mie labbra scendendo fino al collo a cui dedicò tutta la sua attenzione, man mano scese sempre più giù scostando con la bocca la parte del top che copriva uno dei seni, prese a succhiarmi il capezzolo facendo uscire un gemito dalla mia bocca ed un sorriso dalla sua, quando di colpo sentimmo entrambi la serratura della porta scattare, si scostò velocemente e scattammo con lo sguardo verso la porta, dopo qualche istante Steve entrò dalla porta "ragazzi quanto vi manc-" ci guardò corrugando le sopracciglia, lui era ancora sopra di me ed io respiravo un po' affannosamente mentre con una mano mi coprivo vaga la parte da lui appena scoperta "ehm, stavamo facendo combattimento ma abbiamo finito, vero Buck?" gli diedi una leggera gomitata "si, certo, usciamo subito" mi guardò con uno strano sorrisetto e si alzò porgendomi la mano che afferrai e sotto gli occhi perplessi del biondo che molto probabilmente come al solito aveva capito tutto, uscimmo sgattaiolando in camera mia, appena chiusa la porta si fiondò nuovamente sulle mie labbra "io e te, doccia, veloce" mi prese a cavalcioni su di lui portandomi in bagno, mi sfilò velocemente tutti i vestiti, e ci lanciammo sotto il getto dell'acqua calda, sentii la sua erezione premere sul mio bassoventre, "dov'eravamo rimasti?" tornò velocemente sul mio seno mentre stringeva tra le mani le mie natiche avvicinandomi a lui, diversi sospiri andarono a fondersi con il rumore dell'acqua che si infrangeva sulle nostre pelli, "dio piccola" feci riunire le nostre labbra mentre con due dita scendeva fino alla mia intimità, continuò per diversi minuti fin quando non mi guardò negli occhi entrando in me, entrambi emettemmo un forte gemito, iniziò a muoversi mentre io con il bacino accompagnavo i suoi movimenti, "si così" aumento sempre di più stringendo con le mani e facendomi diventare la pelle rossa, uscì un lamento incontrollato mentre ansimavo "B-Bucky" "cazzo mi fai impazzire" lo sentii sospirare sul mio orecchio, continuò con spinte più forti finchè entrambi non arrivammo al limite, poggiò la fronte sulla mia mentre entrambi respiravamo ancora affannosamente e poi mi baciò nel modo più dolce possibile, finimmo di lavarci ed una volta finito uscimmo avvolgendoci negli asciugamani e posizionandoci davanti allo specchio mentre mi abbracciava da dietro poggiando il mento sulla mia spalla "sei proprio bello" sentii la sua mano scorrermi sul fianco e lasciarmi delle piccole carezze, dopo aver sorriso mi baciò nell'incavo del collo e facendomi il solletico con la barba poco più lunga del solito, "tu molto di più" gli accarezzai la guancia girandomi verso di lui "dovresti farti la barba, pungi come un riccio" mise il broncio e poi alzò le sopracciglia spavaldo "allora se ti da fastidio non ti baciò più" gli presi il mento fra l'indice ed il pollice tirando il duo viso a me "sta zitto" posai le mie labbra sulle sue e con una mano dietro alla schiena mi tirò a se, "me la fai tu?" sorrisi prendendo a saltellare e dopo aver messo la schiuma sulla mano gliela posai sul viso e con la sorta di lametta procedetti nel toglierla, una volta finito si passò una mano sulla mascella guardandosi allo specchio, "sembro un bebè" gli stampai un bacio sulla guancia ancora umida, "il mio bellissimo bimbo" lo presi per mano e trascinandolo in camera ci cambiammo, indossai un paio di shorts che scomparirono sotto la felpa grigia che gli rubai tempo fa, restammo a coccolarci un po' sul letto fin quando all'ora di pranzo non scendemmo di sotto per mangiare insieme agli altri.

Bucky:

Nel pomeriggio decidemmo di fare un giro in moto, nonostante avesse appena smesso di piovere decidemmo di rischiare, stavo tranquillamente guidando senza una meta con le sue braccia strette intorno alla vita fin quando alcuni minuti dopo che alcuni raggi del sole erano tornati ad illuminare il cielo non mi chiamò "Bucky fermo!" mi allarmai "che succede?" "c'è l'arcobaleno!" mi misi una mano sul cuore "dio t/n mi hai fatto prendere un infarto" "scusa, però dai accosta vicino a quel prato!" la accontentai fermandomi e scendemmo, una volta posati i caschi mi prese per mano iniziando a correre spensierata lungo la distesa verde e portandomi con lei mentre rideva, "dove stai correndo?" chiesi divertito "ho sempre voluto raggiungere la fine di un arcobaleno per vedere se ci fosse davvero il folletto con il pentolone pieno d' oro" scossi la testa "tu sei pazza" continuammo a correre per un bel po' fin quando esausta non si buttò sull'erba tirandomi giù con se "basta ci rinuncio" portò una mano sul petto che si alzava e abbassava velocemente per via del fiatone, si girò per guardare di nuovo quell'arco immenso di colori "dai però un po' ci siamo avvicinati" mi guardò cercando sostegno "ehm non proprio" dissi ridendo, sbuffò iniziando a giocherellare con un filetto verde del terreno, mi avvicinai a lei e posò la testa sulla mia spalla guardando verso il cielo "li ho sempre amati gli arcobaleni, perfino più dei tramonti" le accarezzai i capelli che sapevano del suo shampoo alla lavanda, "sai non ricordo di averne mai visto uno dal vivo" affermai un po' rattristato mentre lo analizzavo colore per colore "impossibile, dici davvero?" cercai di ricordare "mi sembra uno quando ero molto piccolo, non ricordo molto però, contando che il resto della mia vita a stento la ricordo, figuriamoci un arcobaleno" alzò il viso verso il mio per guardarmi e mi lasciò un bacio sulla guancia "non è mai troppo tardi per ricominciare, allora? Che te ne pare?" guardai i colori farsi sempre più fitti per via delle nuvole scure dietro di esso, mi uscì un sorriso spontaneo "ora che lo guardo bene è davvero bello sai?" mi accarezzò la guancia e si alzò leggermente con la schiena per lasciarmi un bacio sulle labbra "tu molto di più" mi pettinò i capelli mentre la guardavo perso nel suo sorriso "cosa c'è occhioni blu?" scossi la testa accennando un sorriso  per il nomignolo "nulla" d'improvviso una goccia mi cadde sul viso facendo comparire sul mio viso una smorfia che la fece ridere "dovremmo tornare a casa secondo te?" le chiesi tornando a guardare il cielo "no, io non credo" "mi avevi promesso che non avresti fatto più questa cavolata di stare sotto la pioggia" di colpo si alzò sotto il mio sguardo interrogativo "allora fai questa cavolata con me, giochiamo ad acchiapparella, cominci tu!" iniziò a correre veloce, dopo averla ascoltata ridire in lontananza decisi di alzarmi e rincorrerla, "tanto ti prendo, hai le gambe corte" si girò facendomi una pernacchia "ti sto aspettando allora!" dopo diversi secondi la raggiunsi, si fermò per cecare un via di fuga "e ora dove scappi?" cercò di superarmi ma non ci riuscì, di colpo la pioggia iniziò a farsi più fitta, guardò verso l'alto mentre iniziavamo ad essere completamente zuppi, colsi l'attimo e la presi in braccio "ho vinto, mi merito un premio" con una mano scostò i capelli bagnati che mi ricadevano sulla fronte "e che premio vorresti?" mi avvicinai facendo scontrare le punte dei nostri nasi su cui erano poggiate delle goccioline d'acqua "voglio un bacio" non disse nulla, spostò il suo sguardo dalla mia bocca ai miei occhi scrutandoli millimetro per millimetro, quando dopo diverso tempo finalmente parlò "promettimi che sarà per sempre" la feci tornare con i piedi per terra e con il pollice le tolsi una goccia d'acqua che le si era fermata sul mento "te lo prometto" posai il resto della mano sul suo viso e finalmente le nostre labbra si unirono, i nostri respiri iniziarono ad avere lo stesso ritmo così come i battiti del cuore, eravamo io e lei, l' unica donna che avessi mai amato veramente in vita mia, e colei che avrei protetto e voluto al mio fianco fino alla fine, quando ci staccammo scesi a posare le mani sui suoi fianchi e tirandola a me l'abbracciai il più forte possibile lasciandole un bacio fra i capelli bagnati "torniamo a casa o ti ammalerai di nuovo". Rimontammo alla moto mano nella mano e come al solito mi strinse le braccia al busto per reggersi, decisi di non correre troppo, con la strada bagnata e lei dietro, se fossimo caduti non me lo sarei mai perdonato, fortunatamente non era una zona molto frequentata quindi non c'erano macchine e la strada era tranquilla, eravamo quasi arrivati al complesso fin quando non vidi un' automobile dietro di noi spegnere e accendere i fari davanti ripetutamente, mi accostai un po' per farla passare ma rimase ferma e suonò il clacson facendogli fare un suono ininterrotto, cercai di vedere dallo specchietto ma era pieno d'acqua così mi rivolsi a lei "amore puoi girarti a vedere cosa sta facendo?" aspettai che lo facesse "con la luce non riesco a vedere chi è" cercai di accostare fin quando lei non parlò di nuovo "Buck sta accelerando" "cosa?" "corri o ci viene addosso!" feci come detto cercando di correre il più possibile, finalmente vedevo il complesso in lontananza, "Bucky ci sta affiancando" mi girai per guardare, la macchina nera tirò giù uno dei finestrini oscurati, dovetti tornare con il viso sulla strada per non rischiare di sbandare, non riuscii a vedere nulla al suo interno, nemmeno chi la guidasse, l'unica cosa che riuscii ad udire fu un boato e il freno della mia moto fischiare mentre mi fermavo bruscamente, la macchina ci superò a tutto gas e sentii le braccia di lei staccarsi lentamente da me "che diavolo è stato!?"  mi girai per guardarla, "Buck..." quando mi resi conto di quello che era appena successo il mondo parve fermarsi.

Il ragazzo dagli occhi Blu // Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora