Mi corazón siempre vuelve a ella

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"Buongiorno hermana" mi sorride Alba raggiungendomi. Sono seduta sul bancone della cucina mentre sorseggio una tazza di caffè bollente.
"Hola" le rispondo ricambiando il sorriso.
"Perché l'hai fatto? Cioè come l'hai capito?" mi chiede, si riferisce a ieri sera, al gioco con cui ho incastrato lei e Berta.
"Alba era così palese che non ne potevo più di vederti uscire con gente a caso facendo finta di essere interessata. E lei era uguale, tra ragazzi e ragazze ha fatto un pentolone di incontri e niente che portasse da qualche parte" le spiego.
"Lo so ma io non ho mai ammesso nulla, non riuscivo a dirlo nemmeno a me stessa Naj, tu...tu mi conosci" si emoziona nel dirlo.
"Sei me, tu sei parte di me che cammina per il mondo. Come potrei non conoscerti?" le avvolgo un braccio intorno al collo e la trascino a me dandole un bacio sulla fronte.
"Eres mi familia Najwa" mi dice.
"Tu también mi gitana" e non c'è nulla di più vero.
Maggie e Berta irrompono in cucina interrompendo questo momento fin troppo intimo.
"Ciao ragazze" dice Alba, Berta le si avvicina e le lascia un bacio rapido, Maggie invece viene verso di me.
"Ciao piccola" le dico e le bacio la punta del naso. Lei sorride e le sue fossette fanno sorridere anche me.
"Le altre?" chiede Berta.
"Sono tutte qui" risponde Itziar facendo la sua entrata con stile.
"Hola chicas!" esclama Berta.
"Che cosa facciamo oggi?" chiede Ursula.
"Io un'idea ce l'avrei" ci guarda Alba sorridendo.

"Muovetevi, dai!" urla Ursula richiamando me e Maggie che siamo rimaste un po' indietro. Alba ha noleggiato per noi delle moto d'acqua e ci stiamo rincorrendo in mezzo al mare da tempo. Io le ho seguite con la barca che ho ormeggiato e abbiamo scelto di trascorrere la giornata così, nel massimo del relax.
"Dai belle che io ho fame!" urla Esther.
"Mag, ce la fai o vuoi che guido io?" le chiedo. Il suo viso imbronciato mi fa sorridere.
"Posso perfettamente portare questo aggeggio fino alla barca" sbuffa e mette in moto strattonandoci fino a raggiungere le altre. Mi butto in acqua per tornare alla barca e mi arrampico aiutando Maggie a fare lo stesso.
"Vi prego ditemi che qualcuno ha portato del cibo" mugugna Itziar.
"Ho più fame di quando non ho mangiato per tre giorni per il virus intestinale" aggiunge Maggie.
"Io penso di non aver mai avuto così tanta fame in vita mia" si inserisce Berta.
"La volete piantare? Sembrate mio figlio quando aveva quattro anni" rido scendendo sottocoperta per poi riemergere con delle birre congelate, una quantità esorbitante di insalata di riso e una busta gigante di patatine.
"Ti amo!" urla Maggie abbracciandomi.
"Sì, credo di amarti anche io" dice Ursula e tutte le altre ridono. Ci sediamo sparse per la barca e iniziamo a mangiare chiacchierando.
"Mi manca il set" esordisce Alba.
"Anche a me, tanto" aggiunge Maggie.
"A me manca tanto Vis a Vis, perché comunque sto continuando a registrare con loro. - dico indicando le tre del cast de La casa de papel - Devo ammettere però che Vis a Vis era un po' la mia seconda casa" sorrido abbassando lo sguardo.
"Certo, c'era la bionda" ammicca Itziar.
"Era proprio diverso. Da voi sono arrivata dopo e non lo so è proprio un contesto opposto a Vis a Vis" affermo.
"Sì, confermo. - annuisce Alba - Era come se non fosse lavoro" sorride.
"Perché non venite tutte a farvi un giro sul set appena riprendono le riprese? Sarebbe una figata!" esclama Ursula.
"Sì è vero, potremmo organizzarci! Così facciamo vedere alle carceratine qui che cosa significa stare nella banda!" ride Alba.
"Vale!" risponde Berta, Maggie invece annuisce entusiasta.
"Dopo Milano si può fare" l'idea mi piace molto, Mag non mi ha mai vista recitare nei panni di Alicia se non in TV e soprattutto non ha mai visto un set in cui io e Alba ci odiamo e tutti mi odiano perché l'ho uccisa. Quanto è stata brutta quella scena, è stato difficile girare il primo sparo eancora di più assistere al secondo, quello definitivo, mentre lo registravano. So che era finzione, ma da lì Alba se n'è andata e non è più stato lo stesso. Voglio bene alle altre, ma lei è la mia gitana.
"Giusto, vai a Milano! È una città bellissima! Maggie tu vai con lei?" chiede Esther voltandosi verso la bionda. Ecco qua la frittata di oggi. Volevo parlargliene io e invece ora non c'è l'intimità giusta per affrontare questo momento delicato.
"No...io...no..." tentenna lei portando gli occhi sulla punta dei suoi piedi.
"Oh, come mai?" chiede Itziar, sembra quasi delusa.
"Nessuno sa che stanno insieme Itz, come giustificherebbero il fatto di essere a Milano entrambe?!" Alba si intromette sapendo quanto sia spinoso questo tasto per noi. Mi sono confidata proprio ieri con lei di questa cosa mentre passeggiavamo sulla spiaggia.
"Esattamente come ora, una vacanza insieme" solleva le spalle Ursula.
"Una vacanza a due..." dice Maggie.
"E perché com'eravate qui prima che arrivassimo noi?" la incalza Esther.
"Io qui ho la mia famiglia, è diverso" continua Maggie.
"Vale, ma se diceste la verità sarebbe tutto più semplice. Siete due teste di cazzo, specialmente tu" Itziar mi indica con il dito e io sposto lo sguardo trascinando Maggie fra le mie braccia.
"Sai che ti amo?" le sussurro all'orecchio. Lei annuisce con il naso sul mio collo e io rido perché mi fa il solletico.
"Maggie come vanno i servizi fotografici?" spezza il silenzio Berta.
"Credo che dovrò cercare un nuovo fotografo" ammicca e scoppiamo a ridere.
"Posso dire una cosa?" chiede Ursula.
"N..." so cosa vuole dire e provo a impedirlo, ma lei mi interrompe.
"Io non l'ho mai sopportato, coño Mag, è francese!" esclama con lo stesso carisma di Tokyo. Chiudo gli occhi temendo una reazione di Maggie ma lei esplode in una risata genuina e io mi rilasso.
"Anche a me il suo accento non è mai piaciuto, ma era comunque molto gentile e gli volevo un gran bene, gliene voglio ancora, solo che credo che non gli sia andata molto giù" scuote la testa.
"Maggie, cioè, vuoi mettere?" chiede retoricamente Alba indicando me con una mano e il vuoto con l'altra, lo fa per mettere a paragone me con Remy.
"Sì, lo so" continua a ridere Maggie e questa volta rido anche io. Hanno ragione, non può reggere il confronto, so che loro si riferiscono a quello fisico, ma io parlo di qualcosa di molto più profondo: lui non amerà mai la biondina tanto quanto la amo io.
"Tsè" parlo ad alta voce senza accorgermene.
"Che c'è Naj?" chiede Maggie.
"Io? Cosa?" chiedo confusa.
"Hai fatto un verso strano" dice Itziar.
"Uno dei tuoi" sottolinea Alba. Cazzo. Ogni volta che lo faccio è perché o sto per sganciare una bomba, o sto per demolire qualcuno. Che sono due concetti molto simili ma sufficientemente diversi. E stavolta stavo pensando a entrambi.
"Niente io...pensavo" provo a districarmi.
"Naj..." Alba mi riprende come se io fossi una bambina. Faccio un respiro profondo e prendo coraggio.
"Vale. Nessuno, e quando dico nessuno intendo proprio nessuno, ha mai amato qualcuno tanto quanto io amo lei, perché è il mio primo amore vero, puro, forte da sentirlo in ogni centimetro del mio corpo. Nessuno la amerà mai quanto l'ho amata io fin dal principio, tantomeno lui. - sgancio la bomba, pronta per la seconda parte - E Remy era un coglione, sappiamo tutti che gli scatti più belli di Maggie sono quelli spontanei alla luce del sole dell'alba, lui si ostinava ancora a scattare in uno sterile e stupido studio bianco facendola posare. Cazzo lo so io che non sono una fotografa, è proprio un francese coglione. Nemmeno il suo piatto preferito conosce, Dio che nervi" sbuffo portandomi una mano sulla fronte. Intorno a me c'è il silenzio, il silenzio più totale. Sollevo lo sguardo e le vedo un po' a bocca aperta e un po' con gli occhi sgranati.
"Sei gelosa! Sei gelosa marcia!" esclama Alba.
"Non sono gelosa" ringhio io.
"Lo sei! Ma non ne hai bisogno perché mi pare che la bionda ora te la scopi tu" ammicca Ursula.
"Io sarei qui e vi starei sentendo" ride Maggie.
"Pff" sbuffo io e mi alzo saltando a piè pari in acqua. È vero, sono gelosissima, ma non lo ammetterò mai a loro. Pochi attimi dopo le ragazze mi raggiungono in acqua e tutto torna come prima. Il pomeriggio scorre in serenità, ci schizziamo, ci prendiamo in giro, balliamo e cantiamo. Mi era mancata questa leggerezza.

Sono passati quattro giorni, Teo è tornato e ci stiamo preparando per ritornare a Madrid. Qui a Málaga abbiamo vissuto una realtà un po' magica, come se fosse una pausa dalla vita di ogni giorno a cui però ora dobbiamo tornare. Alba e Berta sono sempre più affiatate, per Berta è un po' tutto una novità, prima di Alba è uscita solo con un paio di ragazze. Insieme sono belle, molto più compatibili rispetto ai personaggi che interpretavano. Itziar e Ursula non hanno mai smesso di provocarsi perché la loro amicizia è fatta di flirt, ormai nessuna più ci fa caso. Con Esther ho parlato tanto, è così pacata e razionale che quando parla sembra sempre rendere tutto più chiaro. Maggie invece, beh, è stupenda. Mi chiedo come io abbia fatto a sprecare tutto questo tempo. È come se nella mia vita mancasse un pezzo e quel pezzo è proprio lei.
"Mamá ci sei?" mi chiede Teo, sono rimasta ferma davanti al bagagliaio aperto, assorta nei miei pensieri.
"Sì, ecco, andiamo" gli sorrido. Siamo tutte in macchina: io con Teo e Bala, Maggie con Esther, Itziar con Ursula e Alba con Berta. Una carovana pronta a tornare alla realtà. Teo sceglie la musica e il viaggio scorre come se nulla fosse. Ho sempre un po' di malinconia quando lascio Málaga, ma stavolta mentre ruoto la chiave nella serratura della mia casa di Madrid sono pervasa da un senso di pace e serenità che mi fa sentire come se vivessi sulle nuvole.
"Io vado a dormire un po' prima di smontare le valigie, sono stravolto" mi dice Teo baciandomi il naso, gli sorrido e mi butto sul dondolo del patio accendendomi una sigaretta. Controllo il cellulare e noto diverse notifiche delle ragazze che avvisano di essere arrivate a casa sul gruppo che abbiamo tutte insieme. Rispondo anche io confermando anche per la cena che abbiamo deciso di fare prima che io parta per l'Italia. Poi apro la chat di Maggie.

Mi manchi già, questi giorni insieme sono stati la prova che io e te insieme facciamo invidia al mondo intero. Non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi aperto gli occhi su quella spiaggia ad Agrigento. Sono davvero innamorata di te e avrei voluto che non finisse mai.
Ti amo

I miei occhi sorridono mentre leggo queste parole, sono felice anche io di aver preso coraggio, quello stesso coraggio che per anni mi è mancato. Guardare Maggie da lontano è stato tanto difficile che oggi mi chiedo come ho potuto farlo. Spesso mi fermo a pensare a ciò che era prima e la tristezza prende il sopravvento, così come quando rifletto su ciò che può ostacolarci in futuro, ma ora voglio solo vivermi tutto e annullare qualunque preoccupazione.

Ti amo Rubia, non vedo l'ora di stringerti di nuovo a me. Vorrei tanto essere con te.

Le rispondo cosi, con un messaggio lampo sperando di ricevere la risposta che spero. Maggie non mi delude infatti pochi secondi dopo le parole che aspettavo compaiono nitide e luminose sullo schermo del mio telefono.

Lo vorrei anche io

Non ci penso più, entro in casa e scrivo un post it per Teo in cui lo avviso che tornerò per cena, poi prendo le chiavi dell'auto e mi rimetto al volante. Guido sicura, conosco la strada per casa di Maggie a memoria, dopotutto è il mio cuore a portarmi da lei, è sempre stato lui. Qualunque cosa succedesse, mi ha sempre condotto a lei: dopo una litigata, dopo una brutta giornata, per un bicchiere di vino o per sentirmi a casa. Il mio cuore torna sempre da lei.

* spazio autrice *

Eccomi qui, un po' in ritardo. Capitolo notturno, fresco per una buonanotte per chi, come me, non dorme, o per un buongiorno, spero, con un sorriso.
Ultimo capitolo da favola, si torna sempre alla realtà. E chissà che cosa questa riserverà alle nostre Najwa e Maggie.
Fatemi sapere, ogni messaggio o commento sono apprezzati, specialmente in questo momento per me delicato ❤️.
A presto con l'aggiornamento dell'altra storia online sul mio profilo.

- Elle 🦂

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