Y yo vuelvo a respirar

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ALBA'S POV

"Dov'è?" mi chiede Berta non appena la vedo sbucare dal corridoio che porta alla sala d'attesa di fronte alla terapia intensiva dove io e Teo siamo seduti da un po'.
"Qui dentro, non possiamo vederla" le rispondo indicando la porta a vetri sulla quale c'è scritto a caratteri cubitali che l'accesso è consentito solo al personale autorizzato, poi mi abbandono fra le sue braccia. Anche Teo si stringe a noi, ha un bellissimo rapporto anche con Berta e, per quanto Maggie sia la sua preferita oltre a me, le vuole un gran bene.
"Come stai Teo? Hai bisogno di qualcosa?" gli chiede la ricciola allontanandosi da me e dedicandosi esclusivamente a lui.
"No io vorrei solo la mia mamma" scoppia a piangere Teo. È sempre stato molto sensibile e la cosa più bella di lui è proprio che pur crescendo non ha mai nascosto l'attaccamento che ha nei confronti della madre, non se ne vergogna e ammette a testa alta di avere bisogno di lei, cosa che molti altri adolescenti non fanno. Ricordo che un giorno mentre camminavamo tutti e tre nel centro di Madrid, Teo le ha preso la mano. Najwa l'ha guardato e gli ha chiesto se non si vergognasse a camminare per mano con la mamma alla sua età, lui le ha risposto che lo avrebbe fatto per sempre. Davanti a quella scena mi sono emozionata, è di una dolcezza disarmante e la sua bontà di cuore è smisurata, nessuno merita di vivere ciò che sta attraversando lui in questi due giorni, ma se c'è una persona che proprio non dovrebbe soffrire al mondo, beh quella è Teo.
"Avete mangiato qualcosa?" ci chiede Berta. Noi scuotiamo la testa, mi sono completamente dimenticata del cibo e del mio corpo, non ho avuto tempo di mangiare né di pensare a qualunque altra cosa che non fosse Najwa.
"Vi prendo un panino, stanno arrivando anche Ursula, Esther e Itz" mi dice.
"Io non ho fame, grazie" le rispondo, lei guarda il ragazzo e lui scuote la testa a sua volta.
"E Maggie?" chiede Teo impaziente di sapere dove sia la bionda.
"Non l'ho sentita, perché?" si acciglia Berta.
"Vieni, siediti" la invito, Teo si incupisce immediatamente.
"Che cazzo sta succedendo?" il tono della mia ragazza è agitato.
"Alba!" mi sento chiamare e non appena mi volto vedo le ragazze, tutte tranne Maggie. Ma dove cazzo è? Davvero non ha ancora letto? Non voglio nemmeno pensare che abbia ignorato perché può essere permalosa e impulsiva quanto vogliamo, ma non farebbe mai finta di nulla davanti a una notizia simile. Specialmente perché è perdutamente innamorata di Najwa, anche se ora lo può negare.
"Teo come ti senti?" gli chiede subito Ursula.
"Sto bene" sorride lui, ma gli occhi sono incredibilmente tristi. Penso di non aver mai visto questo ragazzo privo del suo sorriso.
"Come è successo? Quanto è grave?" mi domanda Esther.
"Sedetevi per favore" mi sento avvampare e sudo freddo, come se ammettere la situazione ad alta voce mi mettesse agitazione. In effetti è così, in fondo finché i pensieri restano tali non sono realtà, ma esporli a qualcuno li rende così veri che ti travolgono con la violenza di un treno in corsa.
"Alba stai bene?" il tono di Ursula è apprensivo.
"Sì, ecco allora..." mi interrompo prendendo un respiro profondo.
"Alba..." Berta mi accarezza il viso e questo suo gesto mi rompe completamente, le lacrime iniziano a scorrere sulle mie guance. Dopo un paio di minuti di silenzio riesco a controllare i singhiozzi e prendo coraggio.
"Ieri mattina hanno litigato pesantemente. Da quello che mi ha detto Maggie ieri sera al telefono facendo la pazza, Najwa deve averle detto che non vuole dare notizia della loro relazione per proteggere Teo dai riflettori. E probabilmente un po' anche se stessa perché lo sapete quanto è riservata. Insomma Maggie ovviamente si è innervosita perché non vuole una vita di nascosto, non so che altro si siano dette, ma si sono lasciate e credo anche molto male perché quando ieri ho chiamato Maggie mi ha sclerato addosso e basta, non mi ha nemmeno fatta parlar..." Berta mi interrompe.
"Maggie non sa dell'incidente?!" esclama. Io scuoto la testa e le ragazze si guardano fra di loro con gli occhi sgranati. Poi riportano lo sguardo su di me che con una mano mi massaggio la tempia nervosamente. Poi riprendo a parlare.
"Spero abbia letto il messaggio che ho mandato nel nostro gruppo. Comunque la dinamica dell'incidente è abbastanza palese, stava correndo come una disperata e ha tentato un'inversion..." questa volta a interrompermi è Teo.
"Per tornare da Maggie, mamma stava tornando da Maggie e Maggie invece nemmeno sa che mamma è qui" scoppia nuovamente a piangere, lo stringo forte a me lasciandogli un bacio fra i capelli. Lui non è arrabbiato con Maggie, lui vorrebbe solo che fosse qui.
"Come sta?" chiede Ursula.
"Appesa a un filo, è aperta, ha gli organi impacchettati come se fosse un pezzo di pollo da conservare in frigorifero. Non si sa se passerà la notte" le risponde Teo. Itziar si porta una mano alla bocca, non è ancora riuscita a proferire parola. È molto legata a Najwa, percepisco la sua sofferenza anche da lontano. Vedo Berta trafficare con il cellulare e portarselo all'orecchio.
"DOVE CAZZO SEI?!" urla pochi secondi dopo, le faccio cenno di abbassare il tono.
"Ma non hai letto quello che c'è scritto nel gruppo?!" continua, sta evidentemente parlando con Maggie. Rimaniamo tutti in silenzio in ascolto.
"Non me ne frega un cazzo Maggie, apri quel cazzo di gruppo e vedi di muovere il culo, non gira sempre tutto intorno a te hostia puta!" e così dicendo riattacca senza lasciarle il tempo di ribattere.
"Verrà?" chiede Teo con gli occhi ricolmi di speranza.
"Verrà. Non è così stupida" gli risponde Ursula. Tra di noi cala il silenzio e a romperlo è il suono di una notifica sul mio cellulare. Controllo il messaggio che ho ricevuto. È Maggie.

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