"Ecco... io... sono qui per scusarmi con voi. Vi ho fatto un grave torto. Sono... sono stata io a dire a Mari Kawai di avervi visti insieme quel pomeriggio mentre vi stavate baciando. Mi... mi dispiace, non so perché l'ho fatto, o meglio, mi sono sentita come posso dire... costretta. Non... non ho scusanti per questo gesto così crudele però vorrei davvero farvi le mie scuse"
Takehiko continuava a riportare alla mente le parole di Mizuki.
La ragazza era stata onesta, confessando il suo peccato e, richiedendo senza malizia ma con grande umiltà, il perdono da parte dei diretti interessati. Né il senpai Rukawa, né il senpai Sakuragi, si erano scomposti più di tanto dopo essere venuti al corrente di quella verità. La loro reazione era stata piuttosto neutra e distaccata, erano stati magnanimi nei confronti della giovane, accettando le sue scuse e non soffermandosi troppo sull'accaduto. Il loro unico desiderio era quello di lasciarsi alle spalle quello spiacevole accaduto, godersi il loro poter stare insieme alla luce del sole fieri e con la testa alta.
Chi invece non si sentiva per nulla in grado di poter osteggiare uno sguardo fiero ed innocente, era proprio lui, Takehiko Inoue sedici anni, iscritto alla classe prima della scuola superiore Shohoku e nuova super matricola della squadra di basket della stessa. Maglia numero tre, ala grande, ottimo attaccante, buon marcatore e... un totale idiota.
"Uff!" sbuffò il ragazzo accartocciando il foglio di brutta sul quale stava eseguendo gli esercizi di ripasso di trigonometria per l'esame che si sarebbe svolto entro un paio di settimane. Seduto al tavolino basso, con le gambe incrociate e, con il capo chino sul libro di testo, il giovane non riusciva a concentrarsi per nulla. Ad ogni istante passato davanti a quella moltitudine di numeri e simboli incomprensibili, Inoue continuava ad interrogarsi su quello che era successo e, su come riuscire a ritrovare un po' di pace.
Che si sentisse in colpa? Impossibile!
Mori si era meritato quella lezione. Anche se era stato scagionato dall'accusa di essere il fautore della diffusione dei fatti privati dei due ragazzi più grandi, non si poteva certo considerarlo un santo senza macchia o colpa. Le sue provocazioni, insinuazioni ed offese erano state ampiamente ricompensate attraverso quella disputa, avvenuta quasi un mese prima, inferta e subita senza replica da parte del coetaneo. Ed era proprio quello il tarlo che batteva nella mente di Takehiko impedendogli la concentrazione su quegli stramaledetti esercizi.
Perché?
Perché?
Perché?
Continuava a ripetersi il ragazzo, sbuffando e sbattendo i piedi a terra, indolenziti a causa della posizione assunta per troppo tempo.
Mori era una testa calda, insolente, provocatorio e senza freni. Non era certo un tipo famoso per la sua capacità di controllarsi. Era avventato, diceva sempre quello che gli passava per la testa senza frenarsi mai e, senza mai pentirsi delle cattiverie che gli uscivano dalla bocca e dell'impatto che esse potessero avere sui diretti interessati. Inoue non lo conosceva da molto tempo eppure, quei pochi mesi che aveva condiviso con lui, gli erano bastati per renderlo insofferente alla sua presenza. Da quando il numero nove era sparito, lasciando un posto vacante fra la rosa dei titolari della squadra senza dire nulla o, almeno comunicare il suo abbandono in modo ufficiale, l'aria che si si respirava sul campo, fra gli spogliatoio e durante i momenti pre e post-partite o allenamenti che fossero, era diventata senz'altro più godibile e vivibile per tutti. Con l'assenza del ragazzo, l'equilibrio, la tranquillità e, quella fratellanza fra giocatori alla quale il signor Anzai teneva tanto, sembravano essersi finalmente ristabilite e concretizzate fra tutti i componenti.
Senza Mori fra i piedi, pensò il numero tre alzandosi piuttosto insofferente dalla sua postazione per raggiungere la cucina e versarsi un bel bicchiere di latte e matcha freddo illudendosi che ciò bastasse a tranquillizzare il suo animo, si stava decisamente meglio.
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愛とバスケットボール (Ai to basukettobōru)
FanfictionTakehiko Inoue è una promessa del basket. Considerato la nuova super matricola della squadra dello Shohoku ha appena vissuto la sua prima delusione d'amore. Il suo Senpai Hanamichi Sakuragi ha reso pubblica la sua relazione con il compagno di squadr...