愛とバスケットボール (Ai to basukettobōru)

Capitolo EXTRA: S...o, amore e altri disastri

"Davvero Ishikawa? Tu e Ikeda lo avete fatto il giorno di Natale?"

Takehiko passò oltre al banco dove, alcuni suoi compagni di classe stavano colloquiando tranquillamente, venendo subito catturato da quel discorso interessante.

"Già. Ormai sono diversi mesi che ci frequentiamo, era arrivato il momento di fare il passo successivo" rispose tutto soddisfatto il suo compagno di classe Ishikawa sorridendo tutto orgoglioso di sé e della sua performance, a sentire lui, degna di un esperto del settore.

"Wow. Sei un vero portento. E dimmi come è stato? Hai avuto paura? Quanto è durato? E Ikeda? Anche per lei era la prima volta?" Domandò uno degli altri ragazzi presenti alla discussione, Nakajima, curioso come non mai di ottenere più informazioni possibili riguardo all'argomento più interessante ed allo stesse tempo temuto da qualsiasi adolescente sulla faccia della terra.

"Paura??? Pft. Per chi mi hai preso, per una mammoletta? È andato tutto benissimo, è durato il giusto e Ikeda si è dimostrata parecchio soddisfatta." continuò il ragazzo a petto in fuori e con sorriso spavaldo stampato in volto.

"Insomma, Ti sei dato da fare" risposero all'unisono gli ascoltatori presenti pendendo letteralmente dalla sue labbra.

"Un vero prodigio" sogghignarono.

"Io l'ho fatto all'inizio della primavera scorsa"

"Io un mese fa"

Uno dopo l'altro i ragazzi iniziarono a farsi coraggio confessandosi chi più, chi meno, entrando in punta dei piedi nei dettagli delle loro esperienze, giocando tanto di fantasia ed omettendo per la maggior parte le sensazioni spiacevoli se provate. Takehiko non si era nemmeno reso conto di essersi fermato a pochi passi dal banco del compagno, con l'orecchio teso verso la conversazione, ma con la mente persa da tutt'altra parte.

"Ehi Inoue e tu? Come sei messo a relazioni amorose?" lo stuzzicò uno dei compagni di classe ammiccando nella sua direzione. Sebbene le voci su di lui e su una sua possibile "amicizia stretta" con Mori avessero iniziato a girare fra i corridoi dello Shohoku e, il sospetto che la coppia Rukawa-Hanamichi non fosse l'unica nata fra gli allenamenti della squadra, nessuno, fra i tifosi o gli stessi giocatori della squadra di basket, aveva mai insinuato qualcosa in merito alla questione o, ancora peggio, aveva preso di mira il giocatore od il suo compagno. Il sospetto c'era, qualcuno ogni tanto ne parlava così per fare conversazione, ma nulla si era mai spinto oltre. Per il numero tre e per il suo fidanzato Chibi Mori il numero nove della squadra di basket dello Shohoku andava benissimo così, non c'era nulla di male, per i due ragazzi, nel vivere la loro relazione alla luce del sole semplicemente, non sentivano ancora la necessità di condividere quella nuova forma sperimentata di amore con il resto del mondo.

Takehiko si sentì preso in causa, richiamato dalla curiosità dei suoi compagni di classe, si voltò verso di loro. Con una certa disinvoltura, fece un'alzata di spalle senza dare conferme o smentite riguardo all'argomento, lasciando intendere ad ogni commensale la propria particola interpretazione.

"Bah, Inoue deve portarci alla vittoria quest'anno. Lo Shohoku sta andando benissimo, i campionati nazionali sono alle porte e, grazie a lui, siamo ad un soffio dall'essere i primi in classifica. Non ha tempo di dedicarsi ad altre attività stancanti vero?" si intromise un altro ragazzo, prima che il discorso fosse chiuso del tutto dal suono della campana.

La giornata scolastica era infine iniziata e, il professore di giapponese moderno non aveva concesso minuti extra agli studenti, iniziando subito a spiegare l'importanza dei primi scritti di autori meno conosciuti del periodo post-bellico. Takehiko era alquanto pensieroso. Non era minimamente interessato alla lezione, tutta la sua attenzione era concentrata sul discorso ascoltato poco prima. Secondo quanto affermato dai suoi compagni di classe, la maggior parte di loro aveva sperimentato entro quell'anno scolastico le gioie e i dolori del primo rapporto sessuale con il proprio partner. Non poteva essere certo che, lo stesso valesse anche per le sue compagne di sesso femminile, ma era abbastanza sicuro, dopo aver captato fra le righe dei loro discorsi, risolini, imbarazzo e parole volte a descrivere pratiche alquanto inconfondibili che, anche le ragazze non fossero poi così inesperte in materia.