"Piacevoli incontri e catastrofi naturali"

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Mizuki Ayama era particolarmente di buon umore quella sera. Intenta a svolgere alcune delle faccende domestiche assegnatele dalla madre per quella settimana, mentre sua sorella maggiore era intenta a preparare la cena, lasciava che la sua mente vagasse, ritornando ancora e ancora al piacevole incontro fatto solo poche ore.

I suoi genitori lavoravano entrambi in una cittadina più grande per un'azienda di costruzioni e, erano soliti, a causa degli impegni di lavoro e incombenze di altra natura, lasciare le due sorelle a casa da sole, anche per due o tre giorni consecutivi. Mizuki aveva imparato fin dalla tenera età a prendersi cura di sé, grazie anche alla presenza della sorella maggiore Sara, più grande di lei di ben tre anni, quella situazione non le era mai pesata. Le piaceva svolgere quei piccoli lavoretti di casa, sin da quando era bambina, aveva sempre trovato in quell'attività una grande gratificazione personale. Non era raro, per la dolce adolescente, perdersi nei suoi pensieri e raffigurarsi scenari di lei adulta, intenta a rigovernare la propria abitazione, in attesa di un compagno immaginario. Anche in quel momento, mentre le note dolci una canzone d'amore risuonavano per le stanze grazie all'ottimo impianto stereo che le due sorelle avevano ottenuto in dono dai genitori per i loro meriti scolastici, la sua mente correva veloce a quel volto imbronciato e dolce allo stesso tempo che, già da un po' era in grado di far aumentare i battiti del suo cuore.

Mori... Chibi Mori

Sussurrò nella sua testa raffigurandosi il volto del giovane. I Kami sembravano essere parecchio propensi a far sì che i due giovani si incontrassero, pensò la ragazza ricordando il loro incontro/scontro del pomeriggio.

Verso le quattro di quello stesso giorno, dopo aver lasciato il club di economia domestica al quale era iscritta sin dai tempi delle medie, la ragazza si era intrattenuta per alcuni minuti a parlare con una sua compagna di classe. Quando Mizuki aveva deciso di mettere fine alla sua amicizia con Mari Kawai, quella che, fino a poco più di un mese prima aveva sempre considerato la sua amica più cara, l'adolescente si era resa conto di quanto il suo rapporto con la coetanea fosse in realtà alquanto limitante ed esclusivo. Mari, con la sua personalità forte ed il carattere parecchio complicato da gestire, aveva fatto terra bruciata, non solo attorno a sé stessa ma, di riflesso, anche alla giovane Ayama, rendendo entrambe parte di un universo costituito solo da loro, al quale, occasionalmente, a seconda dei desideri o secondi fini della Kawai, a terze persone era concesso entrare, sempre per un tempo limitato e con uno scopo ben preciso. Quindi, quando Mizuki aveva infine deciso di abbandonare quella terra arida di sentimenti reali e stimoli concreti, si era trovata al suo ultimo anno di superiori, sola, senza altre amicizie significative, e piuttosto scoraggiata nella possibilità di farsene qualcuna entro la fine di quel percorso scolastico. Le sue compagne di classe erano tutte ben schierate in gruppetti vari, uniti da interessi comuni e passioni condivise e per lei, riuscire a squarciare quei piccoli micromondi, sembrava un'impresa davvero ardua. Ma i Kami, ancora una volta sembravano averla presa sotto la loro protezione e, da un paio di settimane, avevano indirizzato sul suo cammino una timida e riservata compagna di club che, nonostante condividesse con Mikuzi solo alcune ore settimanali durante gli incontri del club, sembrava davvero essere interessata a conoscerla meglio in modo genuino e, soprattutto, senza secondi fini.

Fumiko Kimura terzo anno classe sette. La giovane le si era avvicinata chiedendole dei consigli riguardanti alcune attività che il club stava organizzando in vista del prossimo festival scolastico, un po' impacciata e con lo sguardo basso, aveva catturato l'attenzione della coetanea spingendola così a ricercarne durante gli incontri, che si erano tenuti in seguito, la propria compagnia. Ormai, Mizuki, si sentiva abbastanza sicura nel poter affermare che lei e Fumiko, stessero coltivando i semi di una sana e ricca amicizia, inoltre, la certezza di quel pensiero era stata confermata dopo aver scoperto che la ragazza, esattamente come lei, era una grande sostenitrice dalla squadra di basket.

愛とバスケットボール (Ai to basukettobōru)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora