Inoue vs Matematica: 0-10

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"Wahhh! Che ne dici di fare una pausa adesso?" Takehiko si stiracchiò per bene stropicciandosi gli occhi ed emettendo dei lievi gorgoglii come se fosse un bimbo ancora in fasce. Era seduto su quella sedia da un tempo infinito, almeno a suo dire e, tutto che desiderava in quel momento era potersi sgranchire un po', liberare la mente da formule e numeri maledetti per potersi concedere una doppia porzione di quel dolce squisito ed invitante che troneggiava sul tavolo della cucina e che, lo richiamava con la sua dolce fragranza alla cannella.

"Non ci pensare nemmeno! Abbiamo iniziato solo quaranta minuti fa e guarda che disastro. Devi riuscire a risolvere almeno la prima parte degli esercizi assegnati prima di poter richiedere una pausa. Guarda qui, è un disastro completo. Se andrai avanti di questo passo, il tuo tutor farà bene a bacchettarti sulle mani durante la vostra prossima lezione anzi, sarò io personalmente a suggerirgli di farlo."

Shiro incrociò le braccia guardando il suo amico con sguardo truce e, facendo solo un lieve cenno con la testa in direzione del libro di testo aperto sulla scrivania, impose al ragazzo seduto al suo fianco di perdere altro tempo prezioso.

"Coraggio..." continuò il moro invogliando Inoue nel proseguire lo svolgimento dei suoi esercizi di algebra. "Continua con l'esercizio tre e, per favore, cerca di farti entrare in testa almeno le tabelline fino al dieci" sbuffò alquanto afflitto, socchiudendo gli occhi a due sottilissime fessure per rendere il suo sguardo ancora più severo.

Quando Takehiko lo aveva chiamato, la sera precedente, proponendogli per quel sabato pomeriggio alle porte, un momento tranquillo di puro relax, approfittando del tempo libero disponibile di tutti e due i ragazzi, il chitarrista avrebbe dovuto annusare subito la fregatura celata dietro a quell'invito.

"Perché non vieni a casa mia? Ci rilassiamo un po' guardando un film o facendo una partita a Crash. Tanto l'autunno ormai è arrivato e per tutto il weekend danno pioggia" già da quel primo approccio Shiro avrebbe dovuto titubare. Non che Takehiko non fosse solito invitarlo a casa sua ma, il giovane giocatore di basket, avrebbe preferito concedersi, con qualsiasi temperatura e situazione climatica, un giro per le vie del centro con capatina fissa nel loro negozio di dischi preferito completando il giro con una coccola dolce presso la caffetteria vicino al molo, piuttosto che poltrire seduto in casa davanti ai videogiochi. Senza contare che, se la pioggia non fosse stata torrenziale, Inoue si sarebbe concesso perfino uno o due tiri a canestro baciato dall'acqua piovana. Il suo buon amico lo conosceva troppo bene per non sospettare che, dietro a quella richiesta, vi fosse una sorta di piano b a lui ancora ignoto. Però, quando Taki-kun lo aveva sollecitato a portare con sé la chitarra promettendo di dedicarsi insieme alla prossima scaletta da realizzare e, accennandogli all'ipotesi che il pezzo di sua produzione fosse già avviato e quasi pronto per essere arrangiato, ogni dubbio di Shiro era scemato, spingendolo infine a mettere da parte tutti i sospetti e, accettando con piacere quell'invito.

Ecco perché, in quel preciso momento si sentiva libero di essere il più spietato possibile con il suo migliore amico, dato che quest'ultimo lo aveva preso per il naso alla grande.

L'idea della partita a Crash, il film ed il relax tanto pubblicizzati, si erano dissolti nel vento nello stesso istante in cui Takehiko aveva accolto l'amico sull'uscio di casa con un sorriso a trentadue denti e l'aria colpevole ancora prima di aver commesso peccato. Nota ancora più dolente, senza dimostrare alcuna vergogna, il numero tre, aveva tentato il chitarrista facendo leva sul suo punto debole: il suo amore infinito per il melonpan, soprattutto per quello preparato dalle abili mani di nonno Kenzo grazie alla sua ricetta personale e segretissima. Dopo aver sollecitato l'amico, inebriato e totalmente schiavo di quella fragranza ingannatrice intrinseca nell'aria, Inoue si era posizionato alle spalle del compagno d'avventure spingendolo ad accomodarsi, posare la chitarra e, mutando la sua espressione da giocosa a supplichevole, pregandolo di aiutarlo nello svolgere gli esercizi matematici affidatigli da Mori per il loro incontro futuro.

愛とバスケットボール (Ai to basukettobōru)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora