Capitolo 7

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"Buongiorno nonno" dissi allegramente.

Come al solito, la sua risposta è stata brusca. Decisi che finalmente gli avrei fatto le tante domande che mi assillavano da molto tempo.

"Ho bisogno di parlarti" dissi, tirando fuori una sedia di fronte a lui e sedendomi su di essa. Non aveva altra scelta che guardarmi.

"Sì?" parlò.

"C'è qualcosa che devi dirmi?" chiesi, dandogli la possibilità di spiegarsi.

"No" disse con una faccia seria. Se non me lo avesse detto lui stesso, avrei dovuto chiederglielo da sola.

"Ti ho sentito parlare con quell'uomo l'altro giorno, quello con quel cappotto marrone malandato"

I suoi occhi si spalancarono, avevo la sua attenzione.

"C-cosa hai sentito?" chiese.

"Qualcosa sul trovare qualcuno, e su come continuava a dire che trovarlo non sono affari tuoi"

"Non sei cambiata Eve, origliavi ogni conversazione da quando eri un ragazzino" scosse la testa. Lui aveva ragione,era una mia terribile abitudine e non ne andavo molto orgogliosa.

"Perché gli hai mentito?

"Riguardo a cosa?"

"Di vivere da solo?"

"Non gli ho mentito. Semplicemente non gli ho detto quello che non aveva bisogno di sapere"

"Gli hai detto che ero morta, nonno" dissi, incrociando le braccia.

Si guardò i piedi.

"Aah, speravo non l'avessi sentito"

"Ma perché dirlo?"

"Te lo dirò quando sarà il momento"

Mi sono alzata dalla sedia, cominciando a sentirmi arrabbiata. Per tutta la vita aveva nascosto qualcosa, e sapevo che aveva qualcosa a che fare con me, ma non sapevo cosa fosse. Ne avevo abbastanza dei suoi enigmi.

"Lo dici da diciannove anni!" Ho urlato.

"Farai tardi al lavoro" disse con calma, alzandosi anche lui e smaterializzandosi prima che potessi dirgli altro.

.

Guardai la pila di scatole sul pavimento in attesa di essere contate e accantonate. Li presi e li posai su un tavolo prima di cominciare a contarli, la mia mente ancora tornando alla conversazione che avevo avuto con mio nonno un'ora fa. Ron e George non si vedevano da nessuna parte oggi.

"Uno, due, tre, quattro, fi-"

"Moooolto male"

Sobbalzai al suono improvviso e mi voltai per vedere George in piedi con le mani dietro la schiena e un sorriso furbo sul viso.

"Dannazione mi hai spaventata!"

"Questa era l'intenzione" sorrise.

"Come mai sei di così buon umore?" chiesi, alzando il sopracciglio, felice di vederlo sorridere.

"Nessun motivo" scrollò le spalle, sorridendo a se stesso.

"C'è sicuramente una ragione, qual è?" Ho incrociato le braccia giocosamente.

"Va bene va bene, due dei miei buoni amici di Hogwarts si stanno finalmente per sposare-"

"Seamus e Dean?" dissi eccitato.

"Sì, come lo sapevi?" "Sono anche miei buoni amici" dissi.

La bocca di George formava una "o",

"Ohhhhh quindi sei la ragazza Serpeverde con cui uscivano sempre!"

Dusk || George Weasley (Da Revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora