Epilogo Esteso

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DISCLAIMER: QUESTA E' UNA SORGENTE ESTENSIONE DELL'EPILOGO AL TRAMONTO (la conversazione che seguì quando si incontrarono dopo dieci anni).

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"George" sussurrai, la mia bocca che si muoveva da sola.

E anche la sua bocca si mosse, quando riconobbe il proprio nome provenire dalla mia bocca.

"Eve" sussurrò di rimando.

Non riuscivo a sentirlo, ma sapevo esattamente come avrebbe suonato. Profondo e calmo.

Non poteva essere lui, stavo vedendo di nuovo le cose. Proprio come avevo fatto io quando se n'era andato per la prima volta. Ma poi allontanò la mano dalla finestra e si avviò lentamente alla porta. Anch'io ho allontanato la mia mano dalla finestra, guardandolo, il cuore che mi batteva nel petto.

Aprì la porta del negozio ed entrò, lasciando che la porta tornasse al suo posto. Rimase lì, le mani lungo i fianchi, gli occhi che mi guardavano.

Non riuscivo a stare dritta, non riuscivo a convincermi che fosse davvero lui.

Dieci anni.

Erano passati dieci anni.

"Evelyn" disse. E lo sentivo adesso.

Chiusi gli occhi, sentendo il modo in cui pronunciava il mio nome. Era molto diverso da come lo disse dieci anni fa. La sua voce era più profonda, più dolce. Ma il suono mi faceva ancora sentire come quando avevo vent'anni, viva.

"Dove eri?" sussurrai, come se fosse scomparso da un paio d'ore.

Non rispose, chiudendo a pugno le mani.

"Dov'eri George?" ripetei, più forte.

Ha fatto un passo più vicino a me, ma io ho fatto un altro passo indietro, facendolo aggrottare le sopracciglia.

"Gli Stati Uniti" ha risposto.

Cosa diavolo aveva fatto fino in fondo in America?

"Ho un lavoro, un appartamento... i lavori" mormorò.

"Perché sei tornato?"

Lo shock iniziale stava svanendo e, invece, ho provato rabbia. Quest'uomo se n'era andato dieci anni fa senza una parola, mi aveva lasciata sola. E non mi ha nemmeno detto dove fosse andato.

"Io-ero solo, non conoscevo nessuno lì"

"Beh tu sei quello che se ne è andato" Strinsi gli occhi verso di lui.

"Sei arrabbiata?" chiese.

"Arrabbiata?" Ho deriso. Non riuscivo a credergli, "Mi stai chiedendo se sono arrabbiata? Te ne sei andato senza dire addio! Sei scomparso per dieci fottuti anni, sai almeno quanto eravamo preoccupati tutti noi?" gridai, avvicinandomi di un passo. Potevo sentire le lacrime che cominciavano a formarsi nei miei occhi.

"Sai anche quanto tempo ho passato a cercarti? Ho cercato in ogni posto che mi veniva in mente! Non riuscivo a dormire per mesi e mesi, preoccupata che ti fosse successo qualcosa!" Le lacrime ora scorrevano libere, il mio corpo tremava di singhiozzi mentre tutti gli incubi e le notti insonni mi precipitavano addosso.

"Vigilia-"

"No George. Non hai alcun diritto. Hai fatto ammalare me e il resto dei Weasley. Dieci fottuti anni George, dieci fottuti anni!"

"Lis-"

"Pensi che sia stato facile per me? Credi che non mi importasse? Non mi amavi, o non ero abbastanza brava? Hai buttato via tutto George! Tutto!" Ho urlato.

Dusk || George Weasley (Da Revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora