Penso
al tempo trascorso
al chiuso d'una stanza
e alla penombra
che ubriaca il presente.
Chiudo gli occhi
e odo ancora
l'eco delle sue parole
che portava noia
al vivere quotidiano.
L'incapacità
e l'inesperienza giovanile
consegnava insidie
e disagi ad affrontare
il difficile percorso
della vita.
Ora
l'angoscia mi prende
e nell'opaco ricordo
di allora
rivedo alla parete
la sua magra figura
e la vera parola
ritrovo.
Ripenso
ai consigli lasciati
alle vergogne ingoiate
e non trovo
consolazione.
Il tempo ha sbriciolato
i miei anni
e oggi sul suo volto
vedo la madre
la dolcezza
la scialuppa
e la guida
al suo affermare.