Rotonda e ovattata
la luna piena.
Biancore diffonde
sulle grigie colline
spolverandole d'argento.
Una alla volta
tutte le dipinge di latte
investendo la vallata
cosparsa di castagni e olivi.
Tra verdi gobbe
l'erta salita
guarda e vigila.
Sale
lo scuro serpentone
e ad ogni tornante
incontra robusti fienili.
Piano piano
sbirciando
tra orti e filari
s'intravede
il maestoso pennone
d'acciaio.
Possente la base
dalla lunga punta
diffonde nell'aria
musica e parole
e costringe le onde
a portarle
fino alla nobile capitale.
Piccolo il paesello
sulla cima
dalle sperse casupole
dove non manca
il rumore di campanacci
delle pigre mucche
che si sperdono
sui ripidi pendii.
È un suono
lento e vecchio di secoli
che mai cambia
e stride
accanto alla veloce
modernità.
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