Spiaggetta triste
e desolata.
Sassosa e cinta
dalla poca sabbia.
Acqua inquieta
oscilla
sotto il cielo arcuato
da pesanti nubi
che coprono l'orizzonte.
Brulla la terra
raccoglie
un catino di mare
al torbido
ondeggiare della laguna
ostacolata
dalla lorda ghiaia.
Silenziosa
la sofferenza della natura
senza vigore
tra sterpaglie
arse dal sole.
Squallide e scarnite
le canne
svestite dalla calura
piegano la punta
al vento salmastro.
Vuoto il paesaggio
senza parole
e congiunto al nulla.
Rapita la vegetazione
dall'inquietudine
e smunto lo sguardo
dall'amarezza.
Triste la sosta
dove
comincia il mare
e l'abbandono
fa da servo e padrone
e guasta
l'armonia del luogo.