VIII - Roukan

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«kan... Roukan»
«Mmh» Mugugno infastidito.
«Per favore svegliati.»
Apro un occhio per capire chi sta provando a svegliarmi e questa persona è William. 
Che ci fa nella mia stanza?
«Alpha per favore si svegli.» 
Mi metto seduto nel letto sbadigliando e poi controllo l'orario, sono le 21:15 perché cavolo mi ha svegliato.
«Che succede?» 
«Mark ha bisogno di lei.» 
Scatto subito in piedi così come sono. Se Mark vuole parlarmi a quest'ora suppongo che si tratti di Luke.
«Che tu sappia è successo qualcosa a Luke?» 
«Potremmo dire di sì, ma niente di grave.» 
«Va bene, portami da lui per favore.» 
Usciamo dalla porta e andiamo dritto verso il giardino della villa.
«L'infermeria è dall'altra parte.» 
«Lo so, ma loro non sono in infermeria.» 
Appena arriviamo lo vedo sotto la quercia con la testa poggiata sul tronco. Il suo viso è tranquillo cosa che ancora non avevo mai ammirato. Ha un'aspetto angelico, lui è davvero stupendo. Mi avvicino a loro.
«Posso sapere cosa ci fate qui?» 

«Voleva andarsene e per evitare che accadesse il peggio l'ho portato qui per farlo calmare, e devo dire che ha funzionato alla grande. Peccato che dopo aver chiacchierato si è addormentato.» 
«Mi vuoi dire che voi due... Che lui ha...» 
Non riesco a credere alle mie orecchie.
«Si Roukan, abbiamo parlato e non è stato semplice anche se non mi ha raccontato tutto.» 
«Posso...» 
«No - Mi interrompe in modo brusco. - Ti racconterà tutto lui quando si sentirà pronto. Non posso e non voglio tradire quella poca fiducia che mi ha dato, succederebbe il panico e lo perderesti.» 
«Hai ragione.» 
«Adesso prendilo e portalo a letto. - Mi avvicino a lui e lo prendo in braccio, rimango sconvolto di quanto è leggero. - In infermeria, mi raccomando.» 
Arrivati a destinazione lo metto a letto rimboccandogli le coperte. Mi siedo accanto al suo letto, e lo osservo in tutta la sua dolcezza, gli prendo una mano e la bacio per poi addormentarmi, lì, insieme a lui esausto della giornata.
Quando riapro gli occhi mi ritrovo in una foresta fitta di alberi rigogliosi e la luna piena risplende nel cielo. Incomincio a correre in forma di lupo fino a che un altro lupo appare davanti a me, mi metto subito in guardia, ha lo stesso manto di Luke però ha delle macchie nere su zampe e coda, ma gli occhi sono diversi, sono dorati.
«Piacere di conoscerti Alpha. - Si avvicina a me. Però lei al contrario mio non trasmette ostilità ma per esperienza so che non si deve mai abbassare la guardia. - Il mio nome è Anastasia.» 
«Il mio è Roukan - Rispondo con tono sgarbato, lei ridacchia. - Posso sapere cosa vuoi da me? E cosa ci fai in un mio sogno?» continuo con lo stesso tono. 
«Scusami per l'intrusione ma questo è l'unico modo che ho per poterti parlare.» 
«Allora sbrigati a dirmi quello che devi.» 
«Ho bisogno di un favore.» 
«E per quale motivo dovrei accettare?» 
«Alpha, tutti uguali! - Dice con tono scocciato. - Comunque - Continua sospirando. - Vorrei che ti prendessi cura del mio cucciolo. Da quando io e mio marito c'è ne siamo andati non ha avuto un solo attimo di pace, e adesso che ha trovato te, il suo mate, ho paura che possa combinare qualche guaio. Conoscendolo si starà facendo mille complessi mentali. - La guardo storto non capendo, ma piano piano tutti i pezzi si collegano, il colore del pelo uguale a al suo e hanno anche lo stesso sguardo. Mi guarda con occhi amorevoli.  - Il mio bambino ha scelto bene, o meglio la Dea Luna ha scelto bene.» 
Finita la frase si dissolse nell'aria.
Una voce mi urla nelle orecchie e io ritornò alla realtà di botto. Apro gli occhi e scatto in piedi, mi giro e vedo Jack con le braccia conserte e con il piede che batte per terra e questo non è un buon segno, vuol dire che è arrabbiato. 
«Ti ho cercato come un pazzo, si può sapere perché hai dormito su una sedia quando hai una stanza con un letto comodo?» 
«Jack. - inizio con tono calmo. - non osare mai più svegliarmi urlandomi nelle orecchie.»  Continuo alzando la voce. 
Una risatina leggera arriva alle mie orecchie distraendomi dalla rabbia contro Jack. Mi giro e vedo Luke con una mano poggiata sulle sue labbra rosee e gli occhi socchiusi.
È stupendo, quella che ho davanti ai miei occhi è la vista migliore che potessi desiderare.
«Che suono soave. - Sentendo il mio complimento arrossisce fino alle orecchie e questo lo rende ancora più bello. - Dovresti ridere più spesso, la tua voce è musica per le mie orecchie. - Rivolgo la mia attenzione di nuovo a Jack. - Comunque mi sono addormentato qui senza rendermene conto dopo aver portato Luke qui.» 
«E posso sapere perché l'hai dovuto portare tu?» 
«Si era addormentato in giardino con Mark e William mi ha chiamato per metterlo a letto.»  E meno male, al solo pensiero di qualcuno che gli mette le mani addosso mi sale una rabbia incontrollabile.
Jack sospira esausto della conversazione.
«Va bene, hai vinto. Ci vediamo tra poco a colazione, ti aspettano tutti, sai ieri il branco non è stato molto contento della tua assenza a cena dopo quello che è successo nel pomeriggio. Quindi ti conviene portare anche lui, il branco pretende di conoscerlo. Ieri non hanno detto niente ma non credo che accetteranno la vostra assenza un'altra volta.» 
Sospiro. Ha ragione, ma obbligare Luke a fare qualcosa che non vuole mi spezza il cuore, ma per quanto vorrei evitarlo non credo che potrei farlo. 
«Vado a prendere dei vestiti, tu aspettami qua. So che non ti piace l'idea di stare con altre persone ma Jack ha ragione, ti ho permesso di entrare nel mio branco e loro voglino vedereti e capire chi sei altrimenti non voglio nemmeno sapere cosa potrebbero fare.» 
La sua espressione è molto contrariata e triste e non ha tutti torti. Costringerlo mi fa male ma come Alpha del branco non ho scelta, soprattutto con l'ingresso di un nuovo membro. Vado verso la porta e mi dirigo verso la mia stanza per prendere dei vestiti.

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