XXVIII - Roukan

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Continuare a girare senza sapere dove andare mi sta facendo innervosire. Eve che cammina dietro di me ad un certo punto mi ferma prendendomi per la manica.
«Riconosco questo corridoio, quando qualche volta mi facevano uscire mi facevano passare di qua per andare in giardino.»
«Quindi da qui sapresti orientarti?»
«Diciamo che da qui so raggiungere lo studio di Ben e se troviamo lui sono certo che troveremo anche Luke.»
«Bene allora fammi strada.»
La faccio passare avanti e lei sicura di se inizia a camminare tra gli intricati corridoi verso lo studio nella speranza di trovare il suo compagno.
Dopo aver girovagato per parecchio tempo si ferma davanti una porta.
«Ecco, è questa ne sono certa.»
Metto le mani sulla maniglia e apro quella porta pieno di speranza, speranza che si realizza, dentro la stanza infatti trovo lui.
«Finalmente ti ho trovato. - Mi avvicino a lui con passo pesante e furioso. - Tu lurido e schifoso verme, se non vuoi che ti uccida in questo preciso istante mi dirai dove si trova Luke.» Lo prendo per il colletto e lo sbatto contro il muro, sono incazzato nero potrei commettere un omicidio all'istante se non mi dice dove trovarlo.
«Fermati... ti prego. Te l'ho già detto, tutto quello che ha fatto lo ha fatto per proteggere me, non è mai stata sua intenzione ferire Luke, so per certo che lo ha protetto come poteva nel suo piccolo.»
Gli occhi di Ben sono del tutto spalancati e pieni di sorpresa., sono certo che non si aspettava di trovare qui Eve. Il mio sguardo furioso non si è mai spostato da lui, e catturano ogni minima emozione dalla paura che prova all'emozione di avere la sua compagna con me.
«Eve... - Chiama il suo nome con le lacrime agli occhi. - Eve... amore mio finalmente.»
«Si amore mio, sono libera. Non sarai più costretto a fare niente che tu non voglia.»
«Ti porto da Luke, sono più che sicuro che tu riuscirai a farlo riprendere.»
«Riprendere? In che senso?»
«Devi sapere che il suo Omega interiore per proteggersi e proteggere il piccolo si è autoindotto il coma, questo è un meccanismo di difesa degli Omega per quando non si sentono al sicuro.E più si va avanti più la salute di Luke peggiora., perchè il cucciolo usa le sue energie per crescere e durante il parto c'è un alto rischio che Luke non sopravviva. Tutto è successo dopo una nottata di nausea intensa, si è messo a letto e non si è svegliato più.»
Lo ascolto con attenzione e preoccupazione dopo aver ascoltato le sue parole.
«E perché dici che io potrei riuscire a farlo riprendere?»
Mano a mano che la discussione avanza io realizzo sempre di più e lentamente lascio andare la presa fino a farlo tornare per terra. All'istante Eve si fionda su di lui e lo bacia con amore e gioia.
«Stai tranquilla amore mio andrà tutto per il meglio e presto torneremo a casa.»
«Rispondi alla mia domanda.»
«Per il semplice fatto che questo coma è auto-indotto, ovvero il suo sentirsi insicuro e privo di protezione lo ha fatto agire d'istinto e quest'ultimo per proteggere il bambino...»
«Lo ha fatto andare in coma e di conseguenza nel momento in cui si sentirà di nuovo protetto e al sicuro dovrebbe svegliarsi.»
«Esattamente.»
«Bene, portami da lui, e se non si riprendere preparati al peggio.»
«Va bene seguimi.»
Ad un certo punto lo sbattere della porta contro la parete attira l'attenzione di tutti.
«Ben abbiamo un problema.»
Si blocca vedendomi.
«Ciao Asher, come è andata la ricerca?»
«Bene, so dove si trova Luke se vuole seguirmi la porto da lui, ma prima abbiamo un problema da risolvere.»
«Ovvero?»
«Il compagno di Jasper mi ha preso alla sprovvista ed è riuscito a entrare nella camera di Luke e a chiudere la porta a chiave dall'interno e sono certo che non abbia buone intenzioni con Luke.»
«Allora fammi strada e andiamo a salvarlo.»
«Io vengo con voi, voglio in qualche modo aiutare e poi ho le chiavi originali con me.»
La sua voce è ferma e sicura e Eve si mette al suo fianco prendendogli la mano. «Ci sono anche io»
«Bene andiamo.»

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