Lo attacco senza pietà, dopotutto quello che ha fatto a Luke si merita la peggiore delle punizioni. Punto alla sua gola e riesco a ferirlo.
«Questo è per tutto quello che gli hai fatto.»
Ricambia l'attacco graffiandomi l'addome ed entrambi rimaniamo a terra per l'impatto, ma senza aspettare un secondo di più mi alzo e ricomincio ad attaccarlo. Mi avvicino a fauci aperte e le chiudo sul suo stomaco.
«E questo è per la crudeltà tua e del tuo branco. Per quanto gli Omega possano essere deboli hanno altre mille qualità e non meritano niente di crudele ma solo dolcezza e amore.»
«Mi dispiace, ma lui è l'unico Omega maschio del branco e l'unico che poteva darmi un erede forte. Ma di quello che ho fatto di certo non devo dare spiegazioni a te.»
Si rimette sulle zampe a fatica, i suoi occhi mi dicono che vuole ancora combattere, però io non sono lui e non attacco un nemico che è già stato sconfitto.
Dopo quelle che sembrano ore passate a combattere lui rimane a terra.
«Rimani fermo dove sei, non hai nessuna possibilità contro di me in questo stato.»
«Non mi arrenderò finché non sarò morto.»
«Sei sicuro di voler dare questo dispiacere alla tua Luna?»
Il suo sguardo si incrocia con il suo compagno che esce allo scoperto da dietro la porta.
«Scusami, ma non sono riuscito ad andarmene sapendoti in pericolo.»
«Tranqui...llo»
Ritorna umano e cammina verso il biondino. Non ha il tempo di arrivare dal suo amato che crolla sanguinante a terra. Senza esitazione e con fierezza vado verso la coppia con sguardo vittorioso.
«Adesso vado a prendere il mio Omega, se non ti dispiace.»
«Mi dispiace invece, il bambino che porta in grembo è mio, e nessuno potrà togliermelo.»
«Ricorda una cosa, i figli non sono di chi li fa ma di chi li cresce.» Il mio tono è cattivo e senza degnarlo di un'ulteriore sguardo procedo per la mia strada da solo, cercando la stanza del mio amato.
**************************
Ormai è un pezzo che sto cercando Luke senza alcun risultato, mia chiedo se Ben l'ha trovato. Mentre cammino sento una voce che chiede aiuto provenire dal corridoio alla mia destra. È la voce di una donna, una voce familiare. Abbasso la maniglia ma la porta non si apre, allora urlo.
«Allontanati! Sto buttando giù la porta.»
Dopo due spallate sono dentro e la porta è a terra leggermente distrutta. Dentro quella stanza una donna dai capelli ramati legati in una treccia che poggia sulla spalla destra, il volto pieno di lentiggini e gli occhi castano chiarissimo, i tratti del suo volto sono morbidi e sembra gentile a prima vista. Indossa una tuta totalmente nera e ciabatte.
«Posso sapere chi sei e perché sei chiusa qua dentro?»
Chiedo curioso.
«Io sono Eve la fidanzata di Ben, e finalmente qualcuno che è riuscito a trovarmi. Ti devo un favore.»
«Ok, ma non sei tu la persona che cercavo. Per caso sai dove si trova Luke?»
«Mi stai dicendo che Luke è di nuovo qui?»
«Conosci Luke?»
«Si, Asher mi racconta sempre di lui, e l'ultima cosa che sapevo e che era riuscito a scappare e ho sperato con tutto il mio cuore che avesse trovato un qualcuno che potesse prendersi cura di lui.»
«E così è stato, solo che poi il tuo fidanzato l'ha riportato qui e sono venuto a riprenderlo. Quindi sai dove posso trovarlo?»
«Mi dispiace ma per quanto io sia stata rinchiusa qui da anni non conosco la casa.»
«Ok, allora vieni con me. Aiutami a cercarlo e forse troveremo anche Asher,ho un conto in sospeso con lui.»
«Ti prego non fargli male qualunque cosa lui abbia fatto l'ha fatto per proteggere me.»
Capisco bene quello che sta dicendo ma è colpa sua se ha dovuto rivivere tutte quelle cose. Mi chiedo come sta, spero che Ben l'abbia trovato.
STAI LEGGENDO
Storia di un'Omega
Manusia SerigalaIn un branco l'omega è l'ultima ruota del carro. Questa storia parla di un'omega che fugge dal suo branco e durante il viaggio incontra il suo compagno di vita. Insieme si innamoreranno sempre di più e affronteranno tutti gli ostacoli che il destino...