XV - Mark

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Will entrò trafelato nella stanza.
«Mark, stai bene?? Roukan mi ha detto che non ti sei sentito bene. Io avevo una strana sensazione, volevo venire da te ma...» Parla a macchinetta, terrorizzato che il mio malessere fosse qualcosa di grave.
«Stai tranquillo adesso sto meglio.» Dico sicuro di me e lui sentendo le mie parole prende un respiro cercando di calmarsi. Prendo il suo viso tra le mani avvicinandolo al mio così da potergli dare un casto bacio sulle labbra.
«E il piccolo? Lui come sta?» La sua mano si sposta sul mio ventre di poco più gonfio.
«Sta bene e a breve arriverà un mio collega che mi aiuterà con il lavoro e la gravidanza. Quindi possiamo stare tranquilli entrambi.» Fa un sospiro di sollievo alla notizia e anche io ne sono contento. Finalmente avrò una pausa e qualcuno che mi possa seguire.
«Finalmente. Non mi va che lavori.»
«Lo capisco ma tra due o tre giorni al massimo avrò un sostituto.»
Vidi Luke e quello stupido di un Alpha andarsene senza disturbare e se ne accorse anche Will.
«Adesso che siamo soli voglio la verità. Sento che non stai bene, scommetto che ti sei affaticato come tuo solito»
Sapevo benissimo che non potevo mentirgli troppo a lungo.
«Mi hai beccato.»
«Lo sapevo.» Dice arrabbiato e aveva ragione avevo imparato a mie spese che mentire a Will non è mai una buona idea.
«Scusami Will, non era mia intenzione ma non volevo far preoccupare Luke.»
«Va bene. - Risponde scocciato. - Ma che non succeda mai più. Sai benissimo che è una cosa che non sopporto.»
«Ne sono consapevole.» Dico ridacchiando e dandogli un bacio sulla guancia a tradimento.
«Ora posso sapere cosa posso fare per farti stare meglio?»
È da quando mi sono sdraiato sul letto che mi gira la testa ma non era niente di grave. Adesso però, mi gira più che mai. Misi una mano sulla fronte cercando in qualche modo di fermare tutto.
«Mark! Amore!»
In un attimo di lucidità riuscì a dare delle indicazioni a Will su cosa fare.
«Alzami le gambe... mi aiuterà. - Stavo iniziando a sudare freddo e credo che potrei svenire a breve. Ma non deve succedere, già Will è in panico non posso farlo agitare di più. - Will, se svengo... non andare in panico.»
«Ma...»
«Almeno non andare in panico.» Resisterò finché non mi promette che non andrà nel panico più totale.
«Si, lo prometto.» Dice con voce agitata e tremante, ma una volta sentita la promessa cedetti alla stanchezza e tutto il resto. Sapevo bene che in gravidanza giramenti di testa e svenimenti erano normali ma non avevo tempo e forze per spigarglielo.
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Al mio risveglio trovai Will addormentato su una sedia con la testa poggiata sul letto accanto alla mia mano. Mi guardai attorno. Sono ancora in infermeria e qualcuno mi aveva fatto una flebo e collegato al monitor cardiaco. Chi...
Non ebbi il tempo di formulare il pensiero che qualcuno entrò nella stanza.
«Asher?»
«Finalmente ben svegliato.»
«Che...? Quanto...?»
Faccio per alzarmi ma vengo fermato dal mio collega.
«Tranquillo, va tutto bene. Adesso state entrambi bene. Sai, hai fatto prendere un colpo a tutti quanti. - Tiro un sospiro di sollievo a quella notizia. Sto bene, stiamo bene. Penso accarezzandomi la pancia. - Hai dormito per un giorno intero, e non fare quella faccia. Cosa pretendevi che accadesse lavorando nel tuo stato. Sai meglio di me che gli Omega maschi hanno gravidanze più corte e soprattutto più pesanti. Ah, ringrazia il tuo compagno, se non avesse avvertito l'Alpha della situazione io sarei ancora in viaggio. Non mi facevo una corsa così da anni.»
Rivolgo la mia attenzione a Will. Posso solo immaginare quanto si sia agitato. Quando si tratta di me entra subito in panico. Gli accarezzo i capelli, sono morbidi come sempre, questo mio gesto lo fa svegliare e vedendomi sveglio mi bacia senza perdere tempo. È un bacio bisognoso, privo di passione e pieno di amore. Noto subito alcune lacrime che scorrono sul suo volto.
«Sh, sh... Sto bene adesso, ed è merito tuo.»
«Non farlo mai più. - La sua non era una richiesta ma un'ordine e lo sapevo bene. - Non farmi mai più preoccupare in questo modo. Io...»
«Scusami. - Alzo il busto poggiandomi alla testiera del letto così da rimanere seduto e abbracciarlo più stretto che potevo così da poterlo rassicurare. - Non volevo... è stato tutto improvviso e non ho avuto il tempo di reagire.»
«Scusate se interrompo il momento, ma ho delle raccomandazioni da fare a questo signorino. - Asher è sempre stata una persona molto allegra e solare oltre che gentile e disponibile. Ma quando è sotto le vesti di medico sa il fatto suo, e se un paziente non sta alle sue regole sono guai. E non ci voglio pensare. - Dovrai stare a riposo h24 fino a nuovo ordine.»
Lui e Will si scambiano uno sguardo di assenso. Sono sconvolto.
«Non mi dire che sei d'accordo con lui?»
«Certo che si. Ho creduto di perderti e non si ripeterà. Asher mi ha spiegato tutto sulla gravidanza maschile quindi farai come ti diciamo.»
È finita, adesso è veramente finita. Sospiro sconfitto.
Ad interrompere la discussione è qualcuno che bussa alla porta.
«Avanti.» Risponde Asher.
Entrano Roukan e Luke.
Chissà come avrà preso Luke la situazione, lui è molto sensibile si sarà spaventato parecchio.
«Buon pomeriggio Asher. - Quando, Luke nascosto dietro il suo Alpha come un bambino volta lo sguardo verso di me e vede che sono sveglio tra le braccia del mio compagno. Inizia a piangere correndo verso di me abbracciandomi. - Mark! Mark!»
«Adesso basta, non c'è bisogno di fare così, ora sto benone.»
«Perché? Perché non hai detto subito che non ti sentivi bene... Avremmo potuto fare qualcosa.»
Il suo pianto anziché affievolirsi aumenta. Anche Roukan si avvicina a me mettendomi una mano sulla spalla.
«Sono contento di vedere che state entrambi bene. Ma la prossima volta...»
«Lo so. - Lo interrompo scocciato. - Scusatemi e Asher, grazie di aver anticipato l'arrivo. Adesso per favore potete staccarvi.» Chiedo gentilmente.
«Scusami.» Disse Luke
«Grazie cucciolotto. - Sorrido dandogli una carezza sulla testa. - Asher prima che te ne vada devo chiederti un favore.»
So che sconvolgerò Luke, ma devo pensare a me adesso è anche al fatto che se non obbedisco a questi due finirò nei guai.
«Vorrei che seguissi personalmente la gravidanza di Luke.»

Storia di un'OmegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora