XIX - Roukan

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Questa non ci voleva proprio. Sapevo che accogliendo un lupo di un altro branco una cosa del genere sarebbe potuta accadere. Non pensavo così presto. È qui da meno di una settimana, non ha avuto nemmeno un secondo di respiro tra lo scoprire che sono il suo compagno, l'ingresso nel branco , la gravidanza ecc... Ha bisogno di tranquillità ma a quanto pare per un po' non sarà possibile. Devo parlare con Mark, è l'unico che può aiutarmi. So che è tardi e che ha bisogno di riposare anche lui, ma non so a chi altro chiedere.
Vado verso la stanza del mio amico e questa volta prima di entrare busso. La scorsa volta mi è bastata per imparare la lezione.
«Avanti.» La voce che riconosco essere di William risponde. Entrando vedo Will seduto alla scrivania che lavora ad alcune scartoffie.
«Oh, Alpha è lei? Posso aiutarla.»
«Si,scusa per il disturbo cercavo Mark.»
«È qualcosa in cui posso aiutarla io, Mark sta riposando nella stanza accanto.»
Capisco non ha tutti i torti anche lui non ha avuto un attimo di respiro. Per fortuna è arrivato Asher.
«In realta forse potresti.»
«Indovino si tratta di Luke?»
«È così ovvio?»
«Abbastanza.»
Mi siedo a bordo letto con i gomiti poggiati sulle ginocchia, le mani intrecciate tra loro e gli occhi puntati sui suoi.
«Mi è arrivata una lettera.»
«Da parte di chi?»
«Jasper, l'Alpha dell'ex branco di Luke. - Dopo queste mie parole William si fa attento più che mai. - Lo rivuole indietro.»
«Posso farle una domanda? - Annuisco curioso. - Si sa chi è il padre?»
«No, dice che... - comprendo dove vuole arrivare. - È impossibile. E se anche fosse me lo avrebbe detto.»
«È sicuro? Ci pensi. Luke ha viaggiato per la foresta e quando è arrivato era in condizioni critiche, anche troppo. Non ha voluto parlare con nessuno del suo passato, solo in seguito siamo riusciti a fargli dire qualcosa. E quando ha saputo di essere incinto ha dato di matto. Per l'amor del cielo reazione più che giustificata nel suo caso, ma mi sembra strano che non sappia chi sia il padre. Faccia 2 + 2 con quello che le ha raccontato.»
Subito penso a quando mi ha parlato di come veniva trattato prima e dopo Jasper e solo ora collego il tutto.
«Il figlio che aspetta è di Jasper e ora lo rivuole. Scommetto che lo cerca da quando è scappato.»
«Mi chiedo, come abbia fatto a scoprirlo visto che neanche Luke ne era a conoscenza.»
«Non ne ho idea.»
«Forse c'è una spia?»
«Anche se così fosse, chi potrebbe essere?»
Non ebbi il tempo di pensare che Jack irruppe nella stanza.
«Alpha, deve venire con me, c'è una cosa che deve vedere.»
«Arrivo - Mi volto verso William - Vieni con me?»
«No, se c'è davvero una spia voglio rimanere accanto a Mark per proteggerlo.»
«Va bene, ti tengo aggiornato.»
«Grazie.»
Esco dalla porta seguendo Jack che è fin troppo agitato per i miei gusti, cosa che non succede mai. È sempre tranquillo e in situazioni complicate sa mantenere il sangue freddo. Quando è cosi agitato vuol dire che è successo qualcosa di grave e la cose non mi piace per niente. Durante il tragitto il silenzio pieno di tensione ci avvolge. Arriviamo all'ingresso e davanti a me, vedo «Asher. - Attorno a lui alcune omega gli prestano le prime cure. Con passo spedito mi avvicino a lui e mi inginocchio al suo fianco. - Cosa è successo? Chi ti ha ridotto cosi?»
«Molto gentile, ma come fate a sapere il mio nome?»
«Cosa?»
«Il mio nome come fate a conoscerlo??»
Non capisco? Che sta succedendo?
«Tu sei arrivato ieri per soccorrere Mark.»
«Soccorrere Mark? Sta bene?»
«Adesso si, ma non capisco.»
Tutto questo non ha senso. Ci sono due Asher? Sento che sto per impazzire.
«Cosa non capisce?»
Devo chiamare Mark, mi dispiace disturbarlo ma è l'unico che può aiutarlo e tentarci a aprire che sta succedendo.
«Jack, vai da William e spiegagli la situazione e digli che abbiamo bisogno di Mark.» Senza esitare segue le mie indicazioni. Aiuto quello che dovrebbe essere Asher ad alzarsi, facendo passare il suo braccio dietro il mio collo.
«Non c'è bisogno di tutto questo sono un Beta domani starò alla grande. Vorrei solo capire che sta succedendo. Mark mi aveva contattato perché avere bisogno di una mano, quando ero quesi arrivato ho deciso di riposarmi e mi sono fermato nel branco confinante a questo. Ho cenato nella locanda mi hanno chiesto dove andavo poi il buio, quando mi sono svegliato ero rinchiuso in una stanza, sono riuscito a scappare dalla finestra in un momento in cui erano distratti. Sono corso direttamente qui appena li ho seminati.»
«Hai fatto la cosa giusta, adesso pero hai bisogno di riposare e di farti visitare... chissà cosa ti hanno fatto.»
«Capisco, ma non c'è bisogno di disturbare Mark, ha bisogno di riposo lui più di me.»
«Come fai a saperlo?»
«Io e lui ci conosciamo dai tempi del college e in tutti questi anni ci siamo sempre tenuti in contatto.»
«Capisco.»
«Comunque se ti va puoi mettermi giù.»
Mi ha appena dato del tu? Nessuno al di fuori del mio branco può darmi del tu.
«Non farlo mai più solo i membri del mio branco hanno questo permesso. Per te sono il capo branco Roukan.»
«Mi scusi, io non sapevo, comunque posso sapere dove mi porta?»
«In infermeria.»
Il resto della strada la passiamo ognuno tra i propri pensieri. Chissà come sta Luke? Speco si sia ripreso. Neanche un secondo dopo ricordo una cosa importante. HO LASCIATO LUKE CON L'ALTRO ASHER. Mollo la presa sul Beta lasciandolo cadere e corro verso la mia meta. Apro la porta. Il letto è disfatto. Lo cerco ovunque: in bagno, sotto il letto, dentro l'armadio e in qualunque altro posto mi venga in mente.
«Non c'è!»
«Chi è che non c'è?»
Fermo sulla porta c'è il Beta che dice di essere Asher. La rabbia inizia a scorrere dentro di me. Sento che presto perderò il controllo. Inizio a vedere tutto rosso, sento le zanne che escono. Manca poco ormai, ma non posso trasformarmi. Non ora. Qualcosa mi punge il collo, metto una mano su di esso per capire. Mi sento stordito, però sono calmo, la rabbia che fino a prima stava per esplodere è svanita nel nulla. La vista è tornata, intorno a me ci sono Jack, Will e il Beta.
«Cosa?»
«Una leggera dose di tranquillante. La giusta quantità per far calmare i nervi a un Alpha infuriato. Adesso per favore potete spiegarmi che sta succedendo?»
«Spiegherò tutto non appena avrò parlato con i presenti.»
«Roukan - Questa voce. - Si può sapere che succede? Il branco è in subbuglio e tutti si chiedono che fine tu abbia fatto. Vogliono spiega...»
Non appena capisce che non sono solo, si ammutolisce.
«Evelyn, buona sera.»
«Buona sera ragazzi, scusatemi me il branco mi assilla e vuole spiegazioni.»
«Gliele daremo ma primo devo parlare con i presenti per capire la situazione. Potresti riferire questo e che sta sera a cena parlerò con loro.»
«Va bene, vado a riferire. Scusate ancora.»
«Tranquilla Evy è tutto apposto. Solo, la prossima volta controlla che sia solo.»
Gli sorrido facendogli coprire che non ero arrabbio con lei.
«Grazie.» saluta uscendo.
Tutti si girano verso di me con sguardo accigliato. «Che c'è?»
«Non hai detto niente a nessuno della situazione.»
«Solo voi sapete, almeno per adesso.»
«Va bene, per il momento.» Sospira William
«Adesso per favore spiegate anche a me.»
«Certo, ma prima, Will, perché Mark non è qui?»
«Ho provato a svegliarlo ma è impossibile, il piccolo gli toglie parecchie energie e poi posso aiutare io al suo posto, e lei lo sa.»
«Hai ragione e scusami.»
«Potrei farle una domanda.» Mi chiede Asher.
«Certo.»
«La persona che di cui parlate avete detto che è uguale a me ed è arrivata ieri, giusto? - Annuiamo tutti. - Penso che dobbiate sapere una cosa.»
«Ovvero?»
«lo ho un fratello gemello che si chiama Ben. Io e lui siamo praticamente identici, se ne andato di casa anni fa e l'ho rincontrato nel branco dove mi ero fermato per riposare. Poco prima di svenire è venuto da me, mi ha salutato e mi ha detto che dovevo rimanere là. Poi più niente. Erano anni che non lo vedevo sono rimasto sconvolto quando l'ho visto e l'unica cosa che mi ha detto è che dovevo restare buono lì. Ho provato a trattenerlo per parlargli avevo tante cose da dirgli, ma mi hanno fatto ingerire qualcosa e sono svenuto.»
«Potrai dirgliele di questo non preoccuparti.»

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