Corre via dalla stanza. Mi volto verso Roukan che è già in piedi pronto per seguirlo ma si ferma bloccato da Jack.
«Va tutto bene, Alpha?» Domanda Jack cercando di fargli capire che non può andarsene.
«Certamente. Scusatelo, Luke è molto timido e non gli piace stare al centro dell'attenzione. Detto questo, Mark potresti andare a cercarlo e vedere come sta?»
«Certamente. - Mi giro verso William. - Vieni con me?» Gli chiedo sotto voce.
«Ovviamente.» Si alza anche lui mi da un bacio a stampo e mano nella mano usciamo dalla stanza.
«Dove potrebbe essere secondo te?»
«Nell'unico posto che conosce oltre l'infermeria, il giardino della villa, quindi il primo posto da controllare è quello.»
«Andiamo allora.»
Saliamo le scale per andare verso il giardino. Nel frattempo inizio a riflettere su cosa dire a Luke.
«Non so cosa fare con questo ragazzo.» Confido al mio compagno.
«Fai quello che senti sia giusto. Non puoi cambiare il suo passato ma puoi aiutarlo a superarlo. Probabilmente la sua reazione sarà stata dovuta a un qualche episodio del passato.»
«Magari fosse solo qualche episodio.» Dico sconsolato.
«Perché dici questo, ti ha raccontato qualcosa?»
«No, ma credo che quel ragazzo abbia subito fin troppo. Far parlare Luke è complicato, almeno con gli altri. Pensa che non ha detto niente neanche a Roukan che è il suo mate, ma con me per qualche motivo riesce ad aprirsi. Non dico di esserne triste, al contrario, ma mi domando perché.»
«Tu riesci a trasmettere calma e tranquillità agli altri probabilmente sarà dovuto a questo, almeno in parte. Ma io sono sicuro che riuscirai ad aiutarlo come hai fatto con molti di noi.»
Le sue parole mi rendono felice.
«Ti ringrazio.»
Siamo arrivati al giardino e come avevo supposto Luke è lì, steso sull'erba con lo sguardo vuoto. Mi avvicino a lui con passi delicati per non farlo agitare ancora di più, mentre Will rimane dietro la porta di vetro che conduce al giardino.
«Ti ho trovato. - Mi volto verso di lui per vedere una sua reazione alle mie semplici parole, ma non reagisce. - Roukan si scusa per non essere al posto mio. - Ancora niente. - Vuoi raccontarmi cosa è successo?»
Si gira verso di me per un secondo per poi far tornare il suo sguardo verso il cielo.
«È più forte di me, non riesco a stare in mezzo alla gente. Quando tutti mi fissano mi tornano in mente i loro sguardi anche se a dire il vero sono sempre lì. - Sono sorpreso da questa sua confessione. - Non so per quale motivo ma tu riesci a farmi dire ciò che voglio tenere nascosto. La tua presenza mi trasmette la stessa calma che mi trasmetteva mio padre. Sai per quel poco che ti ho conosciuto mi sono reso conto che gli assomigli molto caratterialmente.»
Questa notizia mi coglie di sorpresa, non pensavo che il motivo per cui si apriva con me fosse qualcosa del genere.
«Mi hai stupito, non pensavo che fosse questo il motivo. Ma sappi che non è ciò che voglio o meglio non voglio che ti apri perché ti ricordo tuo padre ma perché lo vuoi tu.»
«Purtroppo è più forte di me. Io gli raccontavo tutto. Dalle cosa più futili a quelle più importanti.»
«Lo capisco. Posso chiederti una cosa?»
«Va bene, ma non ti assicuro una risposta.»
Meglio di niente.
«Prima mi hai detto che ti sono tornati in mente gli sguardi di alcune persone, ti va di dirmi chi sono? - Sento il suo cuore prendere la rincorsa. - Immagino che sia difficile ma io sono del parere che se ti sfoghi dopo starai meglio, e ricorda che adesso sei al sicuro. E come ti ho fatto notare con me i tuoi segreti sono al sicuro.»
«Mi dispiace ma non riesco.»
«Almeno puoi dirmi chi è il padre del cucciolo che aspetti.»
È titubante su cosa dire. Credo che stia pensando a come rispondermi.
«I...io non lo so.»
Questa cosa non mi piace per niente.
«Nel senso che non lo ricordi o...»
Mi interrompe bruscamente dicendo «Non lo so e basta.»
«Quindi non avevi una persona che ti piaceva nel vecchio branco?»
Mi risponde con un semplice no con la testa.
«No, al contrario. Non mi sopportava nessuno ero a malapena tollerato.»
Tutto quello che mi ha detto mi fa pensare. In alcuni branchi gli Omega sono trattati come schiavi sessuali che il suo fosse uno di quelli?
«Sai, credo di aver capito. - Lo guardo di nascosto e appena lui realizza che ho capito perfettamente cosa gli fosse successo alza il busto da terra e avvicina le ginocchia al petto per poi chinare il capo su di esse. - Come ti abbiamo già detto più volte io, Will e Roukan ora sei al sicuro e se qualcuno ti farà del male ti difenderemo.»
«Grazie. Sei una persona speciale.»
«No, siamo amici e gli amici si aiutano.»
Riesco a vedere le sue orecchie diventare rosse per l'imbarazzo, nonostante abbia il volto nascosto.
Mi metto in piedi.
«Credo sia ora di rientrare, che dici?»
«Hai ragione.»
Si alza e andiamo verso il mio compagno che è rimasto ad aspettarci. «Will noi andiamo in infermeria tu potresti chiamarlo?» Gli dico sotto voce, e come al solito lui capisce tutto e se ne va.
«Dove sta andando?»
«A cercare una persona e a prendere qualcosa da mangiare, visto che alla fine non abbiamo mangiato.»
Non ci volle molto per arrivare in infermeria.
«Vedo che stai molto meglio.»
«Si è così. Mi sento bene.»
«Allora appena posso avvertirò Roukan per farti avere una stanza. - Dal suo volto deduco che sia contento della notizia. - Ma prima vorrei fare un ecografia per vedere come sta il piccolo.»
Al solo pensiero metto una mano sul mio ventre, ricordando che anche io dovrei farla, ma sono l'unico medico del branco e devo ancora parlare con Roukan per cercare qualcuno che possa sostituirmi quando arriverà il momento e che possa seguirmi.
La porta si apre e ad entrare sono l'Alpha e il mio adorato.
«Ben arrivati. - La mia attenzione è rivolta a Luke. - Sdraiati sul lettino, facciamo questa visita e poi sei totalmente libero fino a quando non entrerei al secondo mese.»
Per qualche motivo Luke segue docilmente le mie indicazioni e Roukan si siede al suo fianco mentre Will si avvicina al mio.
Luke ha paura e posso anche capire il perché, ma vedo che stringe la mano di Roukan di nascosto. Prendo il gel e lo metto sull'ecografo per poi avvicinarlo al suo ventre.
«È un po' freddo, ma parte questo non farà male.- Passo il macchinario su tutto l'addome finchè non vedo il feto. Lo indico sullo schermo per farglielo vedere. - Eccolo qui il tuo piccolino.»
«Nostro piccolino.» Afferma Roukan sicuro di se. Luke ha gli occhi aperti e le lacrime che scendono silenziose.
«Davvero?» Chiede incredulo.
«Davvero.» Entrambi si scambiano uno sguardo innamorato. Non vedo l'ora che ufficializzino il loro essere mate.
Mi schiarisco la voce per riavere l'attenzione dei due.
«Questo è il suo battito.»
Il suono di un cuore che batte velocemente inonda la stanza. Il mio amico piange ancora più di prima e Roukan gli passa una mano sui capelli per farlo calmare.
«È stupendo. Non ho mai avuto l'occasione di sentire il battito di un mio cucciolo.»
Subito si rende cosa di cosa ha detto e si tappa la bocca come se potesse ritirare ciò che ha appena detto. Ma ormai è inutile tutti hanno sentito le sue parole.
«Cosa?»
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Storia di un'Omega
WerewolfIn un branco l'omega è l'ultima ruota del carro. Questa storia parla di un'omega che fugge dal suo branco e durante il viaggio incontra il suo compagno di vita. Insieme si innamoreranno sempre di più e affronteranno tutti gli ostacoli che il destino...