XXIII - Aiden

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Si è addormentato. Lo odio. Porta in grembo il figlio del mio uomo e io non posso farci nulla, perché a Jasper questo figlio serve. So cosa ha fatto per ottenerlo e non gliene faccio una colpa, ancora non ci conoscevamo nemmeno. Però mi infastidisce, sono io che dovrei portare quell cucciolo, ma il mio essere Beta me lo impedisce. Ormai mi sono arreso e il fatto che questo figlio sia di mio fratello mi fa sperare che mi assomiglierà almeno un po'. L'osservo, ricordo quando da piccoli giocavamo insieme e anche quando lo difendevo dagli altri membri del branco, poi sono partito per studiare medicina e quando sono tornato mamma e papà erano morti e lui scomparso, l'unica persona a starmi vicina è stata Jasper. Abbiamo capito fin dal primo istante che eravamo compagni nonostante io sia un Beta, dopo un po' mi ha raccontato cos'era successo con mio fratello e che aveva da poco scoperto che era in dolce attesa. Abbiamo mandato alcune persone fidate a cercarlo e alla fine Ben l'ha trovato e portato a casa. Luke non sa che io so tutto compreso delle violenze del branco a quelle di Jasper, ma con me lui è diverso e l'unica cosa che vuole è un figlio e l'unico che può darglielo essendo l'unico Omega del branco che gli piace e lo soddisfa. lo sono dell'idea che quando si è Alpha si devono fare anche cose crudeli e probabilmente se io fossi stato nella sua situazione avrei fatto la medesima scelta, per quanto crudele possa essere. Non ho smesso di guardarlo da quando si è addormentato e non si è mosso di un millimetro a la cronaca non mi piace per niente.
Faccio un controllo veloce e a prima vista sembra tutto a posto così mi tranquillizzo
Un pochino.
«Aiden»
Riconoscerei la sua voce tra mille.
«Jasper, non ti ho sentito entrare. Cosa a fai qui?»
«Sono venuto a controllare come stavi dopo ieri e so che la mattina vieni da lui. Adesso che n dici una passeggiata solo io e te?»
«Mi piacerebbe, ma... - Mi abbraccio a lui poggiando la testa sulle sua spalla. - c'è qualcosa che non va.» Dico voltandosi verso Luke.
«In che senso? Luke sta male? O il...»
«No di male non stanno male, ma si è addormentato troppo improvvisamente e da quel momento non si è mosso e se conosco mio fratello di solito é un elefante quando dorme.»
«Capisco, allora vado a chiamare Ben l'ha seguito fin dall'inizio forse sa qualcosa che noi non sappiamo.»
«Hai ragione, vado a...»
«Vado io, così in caso si senta male tu puoi intervenire perché io non saprei che fare.»
«Ok, ti aspetto qui.»
«Torno subito.»
Dopo neanche 10 min. passati a leggere la cartelle cinica di mio fratello Jas torna con Ben.
«Cosa è successo? Racconta»
«Sta mattina sono venuto qui per portagli la colazione e l'ho trovato in bagno, mi ha detto che non è riuscito a dormire per la nausea e che ha vomitato tutta la notte cosi gli ho dato degli integratori di magnesio che l'hanno aiutato un po' e dopo essersi sdraiato si è addormentato di botto, senza mangiare niente. È stato strano, fin troppo.»
Ben ha ascoltato tutto attentamente e la sua espressione è più seria che mai. Si avvicina a lui e come ho fatto prima io controlla tutto: battito, pressione, dilatazione delle pupille ecc...
«Sembra tutto ok, ma...»
Si blocca, gli toglie le coperte e delicatamente lo mette su un lato e dopo aver constatato che non c'è niente lo rimette a posto e gli abbassa i pantaloni del pigiama e controlla la sua apertura, lo riveste, gli rimette le coperte e infine gli mette la maschera per l'ossigeno rimanendo accanto al suo viso.
«Luke so che hai paura, ma stai pur certo che finché ci sono io nessuno oserà farti del male se è questo che ti spaventa, so che della tua vita adesso non ti importa niente ma cosi metti a rischio anche il piccolo. - Nessuna reazione. Si allontana da lui e urla - Merda!»
«Puoi gentilmente spiegare anche a noi?»
Il mio Alpha mi toglie le parole di bocca.
«Aiden, si un medico e scommetto che prima che arrivassi l'hai visitato, quindi secondo te cos'ha?»
«Non saprei, tutti i valori sono nella norma quindi non so cos'abbia.»
«Non pensare solo a livello fisico.»
Detto ciò ho capito.
«Il suo Omega interiore per proteggere se stesso e il piccolo si è autoindotto il coma.»
«Esatto. Questo è un meccanismo di difesa degli Omega per quando non si sentono al sicuro.»
«Questo non va bene.»
«E quindi questo cosa comporta?» Chiede Jasper preoccupato.
«Con l'avanzare del tempo compromette la salute dell'Omega.»
«Questo perché il cucciolo userà l'energie della madre indebolendolo.» Continuo io.
«E quando arriverà il momento del parto ci sarà un'alto rischio che Luke possa non farcela.»
«E noi che possiamo fare?»
«Assolutamente niente, starà a lui decidere. Noi lo aiuteremo a resistere per quel che possiamo, lo aiuteremo parlandogli e cercando di farlo sentire al sicuro e protette. Per quanto forte vuole sembrare è una persona fragile che ha sopportato fin troppo, il suo Omega sapeva che non avrebbe retto altro stress o un altro aborto e questo è il risultato.»
«Se sapevi che sarebbe potuto accadere perché non l'hai impedito?»
Jasper è su tutte le furie.
«Amore calmati, questa purtroppo è una cosa che non si può prevedere e impedire...»
«Prima di riportarlo ti avevo avvisato della possibilità, infatti prima che mi ordinassi di riportarlo qui ti ho messo in guardia. Luke è debole adesso più che mai. Le gravidanze per gli Omega per quanto siano belle sono pericolose. Adesso ci penso io.»
«Non osare parlarmi così, sai anche tu che non potevo permettere che nascesse nel branco della valle di spine, altrimenti quell'Alpha da strapazzo non mi avrebbe dato neanche il tempo di reclamare il cucciolo come mio. A me interessa solo del cucciolo l'Omega può fare la fine che desidera.» È adirato con Ben e anche io sono d'accordo con lui. Tutta questa situazione è colpa sua, perché è dovuto essere lui l'Omega in famiglia? E anche lui per essere ciò che è e anche i nostri genitori perché a loro importava solo di lui, quando si trattava di me mi ignoravano sempre dando priorità a lui e questo non l'ho mai sopportato, ma nonostante questo lo proteggevo da buon fratello poi sono partito stanco di tutto e quando sono tornato per qualche strano motivo ero contento di tutto ciò che era accaduto.
«Calmati hai gli occhi rossi e scommetto che Luke possa percepirlo, quindi per favore calmati. - Mi avvicino a lui per abbracciarlo e gli passo uno mano sulla schiena gesto che sesso lo aiuta a rilassarsi. Prende un respiro profondo. - Che ne dici di fare la passeggiata che mi avevi proposto?»
Annuisce con un cenno della testa. Prendo la sua mano e lo conduco fuori della stanza, ma prima do un'ultimo avvertimento al medico.
«Ben non ti permetterò mai più di rivolgerti a lui così e per quanto mi riguarda lui non è più mio fratello.»

Storia di un'OmegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora