- JISUNG'S POV -
Fantastico. Ora lo sa. E adesso? Lo dirà a tutti? È amico di tutti in classe.
Eccola lì, davanti a casa mia, somigliante un angelo. Mi si fionda addosso, sfilandomi le chiavi di casa dalle mani, facendomi sorridere. Apre, entra e si dirige in camera mia, lasciando le sue scarpe ai piedi delle scale. Le prendo e le metto accanto alle mie e la raggiungo in camera.
La vedo seduta a terra, intenta a guardare nel mio telescopio. La abbraccio da dietro, rimanendo in piedi.
-Ti piace davvero molto, eh? Ogni volta presti più attenzione a lui che a me-
-Mhmm- è l'unica risposta che mi da.Mi sdraio sul letto a pancia in giù, appoggiando la guancia destra sulle mie mani, guardandola. Tutta intenta a guardare il cielo con quell'affare.
"La luna oggi è particolarmente bella, non trovi? Vieni a vedere"Mi alzo dal letto e le siedo accanto. Guardo la luna dal telescopio, le nostre guance si toccano, e i suoi morbidi capelli mi solleticano il naso.
-Hai ragione- le faccio, togliendo l'occhio dal telescopio e guardandola amorevolmente.
-Ma né lei, né le sue ancelle stelle, saranno mai alla tua altezza. Tu sei capace di oscurare anche la luce più brillante con la tua, di gran lunga più lucente-Mentre le faccio questo monologo, non si volta nemmeno. Continua a spostare il telescopio in alto, in basso, a destra e a sinistra, come una bambina alle prese con un gioco appena regalato.
-Dai, sono un po' stanco... possiamo spegnere le luci e andare a dormire? Tanto i miei sono fuori città fino a domenica-
-Uuuu- emette lei, alzando e abbassando le sopracciglia.
La guardo e la spingo amichevolmente: -Idiota-
Le porgo un mio pigiama, e pochi minuti dopo esce dal bagno "pronta per le nanne", come dice sempre lei. Nel frattempo, anch'io mi sono cambiato. Il mio pigiama consiste in una maglia larga azzurra con Cip e Ciop stampati sopra e un paio di shorts neri che ho preso quando sono andato negli USA due anni fa.Le si LANCIA sul mio letto, facendolo cigolare pericolosamente. Non lasciatevi ingannare dal suo esile figurino: ha un certo peso.
Io mi sdraio vicino a lei, dopo aver spento la luce.
Lei è a pancia in su, io sono sdraiato sul mio lato sinistro, dando le spalle alla finestra. Il mio braccio sinistro passa sotto il suo collo, quello destro appoggiato sul suo ventre. Dopo un po', anche lei si gira verso di me, facendo scivolare la mia mano sul suo fianco.In due secondi mi ritrovo sotto di lei. C'è un ghigno sulla sua faccia che io non posso vedere a causa delle luci spente, ma che per qualche motivo riesco a percepire.
Inarco la schiena un po' per il dolore e un po' per il piacere che provo nel sentire le sue mani passare sulle mie braccia e la sua lingua disegnare delle fantasie sul mio collo. Mi lascia un succhiotto proprio dove prima mi aveva baciato Minho. Fa per togliermi la maglia, ma io la fermo. Le afferro i polsi e mi metto a sedere, facendola quasi cadere all'indietro. Le ho detto di no. Ogni volta che ci prova, le dico di no.-Ma perché no? Forse non sono abbastanza bella? Andiamo, Jisungie, ormai sono quasi quattro anni che stiamo insieme. Secondo me è arrivato il momento. Penso che tu sia l'unico ragazzo vergine della scuola. Hai 21 anni, non pensi sia ora?-
-Claudia, tesoro...- le rispondo, invitandola ad alzarsi e cercando di mantenere il tono più calmo possibile, nonostante sia l'ennesima volta che affrontiamo questa conversazione -non mi sento pronto. E la conversazione finisce qui-
-Han Jisung, sei un bambino! Hai forse paura di farti male? O di non rimanere con me per tutta la vita? Che c'è?, non vuoi andare a letto con nessuno prima del matrimonio? Sei un fifone, ecco cosa sei!-
Sembra molto arrabbiata. Riprende ad urlare, dopo aver preso fiato.
-PENSO CHE TU TE NE DEBBA FARE UNA RAGIONE! NON VIVIAMO PIÙ NEL 1800, NEL CASO NON TE NE FOSSI ACCORTO! CRESCI! IN QUESTA ERA, LE RAGAZZE SI VOGLIONO DIVERTIRE TANTO QUANTO VOI RAGAZZI!-
Qui mi incazzo davvero. Non mi arrabbio facilmente, ma quando lo faccio... lo faccio.
-STAMMI A SENTIRE. PER QUANTO IO SIA UN RAGAZZO, MI DIVERTO IN ALTRI MODI. ESCO, PASSEGGIO, PASSO DEL TEMPO CON MIO PADRE-
-PERCHÉ NON HAI AMICI! E SAI PERCHÉ NON HAI AMICI? HAI MAI FATTO QUALCOSA DI BELLO, IN VITA TUA? IO CI PROVO A FARTI VIVERE NUOVE ESPERIENZE, MA TU TI CHIUDO IN TE STESSO! SEI UN RAGAZZO IMPOSSIBILE!- Dicendo questo mi spinge all'armadio, puntandomi un dito incriminante al petto.
Io sbuffo. -HAH, IO? IMPOSSIBILE? MA TI SEI VISTA?- le ribatto, spingendola sul letto. -LA SAI LE DEFINIZIONE DI IMPOSSIBILE? SEI TU QUELLA IMPOSSIBILE, TRA I DUE! IMPOSSIBILE DA SOPPORTARE, IMPOSSIBILE DA ACCONTENTARE, IMPOSSIBILE DA CAPIRE!- Continuo ad urlarle addosso, senza badare al tono della voce. È diventata una gara al grido più forte.
-BEH, DEVO DIRE CHE TU SEI STATO IL RAGAZZO PIÙ DIFFICILE DA PORTARE A LETTO! FORSE ALTRI DUE O TRE HANNO INDUGIATO, MA ALLA FINE CE L'HO FATTA. SONO BELLA, SONO DOTATA, SONO BRAVA!-Con le seguenti parole capisco che ormai anche lei pensa sia l'ultima conversazione che avremo.
-IN QUESTI ANNI DI FIDANZAMENTO, QUANTE VOLTE MI SONO DOVUTA PROCURARE DA SOLA UN RAGAZZO, PERCHÉ TU NON ERI MAI PRONTO-
Non l'avrei mai fatto, e me ne pento nel preciso momento nel quale compio l'azione, ma le metto le mani addosso. Le mollo uno schiaffo e lei cade dal letto. La prendo di peso e la rimetto lì sopra. Non ho nemmeno la forza di urlare. Non ne vale la pena, ecco.
-Non ho parole, Claudia. Mi hai deluso profondamente. Esci. Non ti voglio più qui. Io e te abbiamo chiuso. Mi disgusti, davvero. Tieniti pure tutto addosso, voglio solo che tu esca da questa casa e che non ti faccia più vedere da me-. Lei non sembra intenzionata a muoversi. Incazzato la prendo da un polso, la trascino giù dalle scale e la butto fuori, seguita dalle sue scarpe.Rifletto su tutto quel che mi ha detto. Che scemo.
Non ho aperto gli occhi, ero troppo occupato a chiudere le ferite.☾︎
Parole: 1010
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𝙸𝚕 𝚂𝚘𝚕𝚎 𝙴 𝙻𝚊 𝙻𝚞𝚗𝚊 || 𝙼𝚒𝚗𝚜𝚞𝚗𝚐
FanficUniversità. Intelligenza. Utopìe. Gatti. E ovviamente, due ragazzi. Li possiamo paragonare al sole a alla luna, se vogliamo. Ma dobbiamo ricordarci che la luna ha bisogno del sole per splendere. E che il sole lascia spazio alla luna per brillare. CI...