𝙲𝚑𝚊𝚙𝚝𝚎𝚛 18

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-JISUNG'S POV-

La domenica mattina mio padre prepara sempre i pancakes. E che pancakes! I migliori che abbia mai mangiato. Anche gli unici.

-Hey, io oggi vado da tua madre. Non so quando tornerò-
-Okay-
Chiamo Seungmin. Sono le 10:00, dovrebbe essere sveglio

-Ehi, dimmi-
-Sei libero oggi? Posso venire da te?-
-Perché no... Così mi racconti degli ultimi mesi. Sono da mio nonno, però. Ti va bene, non devi nemmeno prendere il bus- ride
-Ok... dammi un quarto d'ora e sono da te.

Il tempo di prepararmi, prendere le cose e uscire di casa. Ci metto 8 minuti a piedi. Arrivato, suono il campanello.
È l'ultimo piano, l'aria è quasi soffocante.
È piccolo perché è del nonno, che ha bisogno di cure e Seungmin è l'unico che vive abbastanza vicino.

-Ciao!- mi abbraccia
-Ciao!- lo abbraccio
-Non ho molto tempo, per via di mio nonno, ma mezz'ora te la posso concedere-
-Grazie-
-Posso offrirti qualcosa?-
-No, grazie, ho appena fatto colazione-

Ci accomodiamo sul divano.
-Parli ancora con Minho-
-Già-
-Perché? Ti ho già detto che è una brutta persona- mi dice un po' più freddo di prima
-È simpatico. E poi non è così male come dici-
-In che senso?-
-È un bravo ragazzo, alla fine. E poi da quando passo il tempo con lui, ho cominciato ad aprirmi un po' di più. Non era quello che volevi?-
-Sì, ma...-
-Ok, allora siamo a posto- rispondo io freddo come lui, senza farlo apposta
-No, lui ti usa e poi ti getta. Lo so perché è successo anche a me-
A quelle parole rimango scioccato per un momento.
-In che senso?-
-Nel senso che io e lui abbiamo avuto una relazione. Certo, non ne vado fiero, perché è stata una cosa occasionale, è successo una volta sola, ma quella notte è successo di tutto. Il giorno dopo a scuola non mi ha nemmeno salutato, mi ha ignorato tutta la giornata. Tsk, idiota-
-Ma sta migliorando. Io ci ho parlato poco tempo fa-
-Fai quello che vuoi. Sei un adulto, puoi fare quello che vuoi. Ma stai attento.

Dopo questa breve triste conversazione gli racconto come sono andati gli ultimi mesi di scuola senza di lui. Così mezz'ora passa in fretta. Gli racconto come stanno le cose con Minho, come sono andate con Claudia e come procede con Lucrece. Decidiamo che può bastare e io me ne torno a casa mia. Domani comincia la mia settimana di prova da Christopher. Oggi mi prendo un giorno per rilassarmi. Mercoledì ho l'ultimo esame. Forse dovrei ripassare. Ho già studiato tutto, ma non ho molta voglia di di aprire i libri. Un po' di musica andrà più che bene. Comincio con i Green Day, mi sdraio sul mio confortevole letto dal lenzuolo blu e chiudo gli occhi... ogni nota, ogni accordo... è tutti perfetto. Faccio in tempo ad ascoltare Know Your Enemy, 21 Guns e Boulevard of Broken Dreams, poi mi addormento. Stanotte ho dormito poco e male per via del mal di testa e del caldo. Mi sveglio alle 16:07, o almeno così mi dice la schermata di blocco del mio cellulare. Resto ancora ad ammirare il mio sfondo rappresentate le foglie verdi di un vecchio albero, fotografato al di sotto di esso, poi decido di scendere.

-Ciao 'pa- lo saluto con fare assonnato
-Ciao ometto- mi saluta stancamente.
-Allora? Lo guardo. Non mi risponde subito.
-Come al solito, ma diamole un po' di tempo-

Siamo entrambi persone di poche parole, ma ci va bene così.
Me ne torno in camera mia e poltrisco il resto della giornata.
Mi tolgo la felpa. Che caldo. Anche se sono larghi, in quei felponi non entra nemmeno uno spiffero. Mi guardo le braccia. Ormai le cicatrici sono a posto. Se poi ci metto un po' di trucco come faccio tutti i giorni, sono invisibili. Non mi fanno nemmeno più male. Sorrido alla vista del mio progresso. È da molto tempo che non prendo un lama in mano: solo per farmi la barba. Mi sdraio, e dopo aver messo ancora musica, torno a dormire.

☾︎

Parole: 637

𝙸𝚕 𝚂𝚘𝚕𝚎 𝙴 𝙻𝚊 𝙻𝚞𝚗𝚊 || 𝙼𝚒𝚗𝚜𝚞𝚗𝚐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora