𝙲𝚑𝚊𝚙𝚝𝚎𝚛 13

254 18 5
                                    

L'esame era una cavolata. Entrambi l'abbiamo passato con il massimo dei voti. E per festeggiare siamo andati a prendere un gelato offerto da me.

-Vuoi fermarti a mangiare da me questa sera?-
-Ma non ti vedi con Felix?-
-Giusto... se vuoi vieni lo stesso, non sei certo un peso, anzi!-
-Mi farebbe piacere, ma c'è mio padre a casa e non vorrei lasciarlo da solo-
-D'accordo, non ti preoccupare. Vai da solo a casa o vuoi che ti accompagno?-
-Tu non vuoi vederti con Felix, vero?-
-No-
-L'avevo capito. In ogni caso vado da solo. Grazie mille lo stesso!-

Dopo averlo lasciato alla fermata dell'autobus, mi dirigo verso casa di malavoglia e passo a prendere i soliti tramezzini prima di trovare Felix seduto sui gradini del condominio.

-Tu sei davvero testardo-
-E tu sei davvero stupido. Dove hai il cellulare?-
-Il mio... CAZZO IL MIO CELLULARE È NELLA BIBLIOTECA DELLA SCUOLA-
-E cosa ci fa il tuo telefono in biblioteca?-
-Beh, dopo che ho finito di parlare con te l'ho lanciato addosso ad uno scaffale, poi mi sono
messo a parlare e al suono della campanella abbiamo preso su tutto di fretta e non mi ricordavo del cellulare. Domani passo dagli oggetti smarriti. In ogni caso, ho preso la cena. Forza, saliamo- faccio io prendendo le chiavi e aprendo la porta principale. L'ascensore è ancora rotto, quindi ci tocca fare le scale a piedi di nuovo.

-Prego- lo invito ad entrare prima di me.
Non appena entrato si fionda in camera mia a prendere le gatte e portarle sul divano.

-Siediti- mi ordina -mangiamo dopo-
Mi siedo, pronto a subirmi l'ennesima paternale da parte sua, ma stranamente mi fissa e basta.
-Voglio che tu mi dica le stesse cose che mi hai detto al telefono mentre mi guardi negli occhi-
-No-
-Codardo-
-Sì. Lo sono-
-No, non lo sei. Lo sei diventato, solo perché la persona che secondo te ti capiva meglio di tutti gli altri non c'è più. You have to move on, amico. Haneul non era una persona come tante, e lo capisco, ma devi fartene una ragione e darti una mossa per rimettere in piedi la tua vita. Quanti soldi hai speso per prendere quei maledetti tramezzini? Puoi cucinare tu, il miglior cuoco che io conosca. Quanti soldi hai speso in birre? Se apro il frigo quante ne trovo? Lo sai che bere è l'ultima soluzione-
-Eppure sembra funzionare. Perché?-
-A te sembra che funzioni, ma non è così. Perché sei caduto di nuovo, Minho? Guarda che io mi preoccupo. Domani sera andiamo in disco. Niente se e niente ma. Passo a prenderti alle 8. Tanto andiamo a quella del padre di Changbin. Ti ricordi Changbin, vero?-
-Il tuo fidanzato?-
-Cosa? NO, NON È IL MIO FIDANZATO!!-
-A-ha. Certo. Fingerò di crederti-
-Prendi i tramezzini, mi è venuta fame-
-D'accordo capo-

Torno qualche minuto dopo con i tramezzini e non appena le gatte sentono l'odore del tonno, si fiondano da Felix a fare le fusa e scroccare un po' del loro cibo preferito.

-Sai Minho, non mi piace quando ti tratti così. Tu sei una persona fantastica, hai un sacco di
amici, un sacco di persone su cui fare affidamento (me compreso) e su cui contare in qualunque momento. Tu sei un animo buono ferito da eventi passati-
-Oh, ma smettila. Sono nato nella famiglia sbagliata, il padre drogato e la madre assente, dopo averli persi sono stato dagli zii, le persone dal cuore più buono che io abbia mai conosciuto, ma lo zio aveva qualche problema con le persone come me, quindi siamo rimasti io e la zia, che io chiamo mamma, perché è l'unica degna di essere chiamata così. Compiuta la maggiore età l'ho abbandonata malamente per andare a vivere da sola. Haneul, arrivato poco prima mi ha fatto riscoprire il mondo, era lui il mio mondo. Certo, tu e tutti gli altri ragazzi del corso di danza eravate degli ottimi amici, ma Haneul aveva quel qualcosa in più. Era tutto ciò di cui avevo bisogno. E poi il mio egoismo l'ha ucciso. Io l'ho ucciso. Solo perché quel giorno mi sentivo male con me stesso, ero arrabbiato per come era andata la giornata. E mentre veniva a casa mia, è successo. L'unica cosa che ricordo sono le immagini della sua macchina e le fiamme al telegiornale. La sua famiglia ha provato a starmi vicino, ma io li ho allontanati solo perché ancora una volta pensavo di più a me stesso. Ma loro avevano perso il figlio, porca vacca. Il figlio. E io che pretendevo di paragonare il fidanzato al figlio... Non mi sorprenderei se venissi a sapere che mi maledicono ogni giorno. Come se non bastasse, oltre ad un anno sabbatico dovuto alla depressione, l'anno dopo non ho passato l'esame per entrare all'università, così ho lavorato come cameriere per mia mamma, in modo da rendermi utile, non essere d'intralcio, e fare qualcosa di utile. L'anno scorso ho visto Jisung per la prima volta e l'ho trovato carino. Ma non avevo le forze necessarie per parlargli. Mi sentivo come se stessi tradendo in qualche modo la fiducia di Haneul. E forse è ancora così. Poi quando ho scoperto che ha la ragazza, mi sono scoraggiato ancora di più. Quest'anno, alla fine, ci siamo parlati, ma non sembra molto interessato continuare la nostra amicizia. È molto chiuso in se stesso, e mi dispiace. Poi si nasconde sempre. E questa è l'ennesima delusione. In più... no, niente-
-Ormai hai cominciato, finisci-
-Ma tu ti arrabbi con me, e io non voglio-
-Quando mai non abbiamo fatto pace? E abbiamo litigato per tante cose, anche importanti-
-In più, mi sono reso conto di non essere questa gran cosa. Sono quello che tutti vogliono, io mi disprezzo. Gli altri mi venerano come un dio, ma la verità è che sono talmente stupido che non riesco nemmeno a raggiungerlo senza inciampare-
-Minho-
-Dimmi-
-Non l'hai fatto davvero-
-Felix, era l'unico modo, al tempo. Era l'unica cosa che volevo-
-Ma ora tu non lo farai ancora-
-Non so, Lix. Sta andando di male in peggio, tutta questa situazione. Io sarei molto felice, così. Non avrei più preoccupazioni. Starei con lui e non penserei ad altro-
-Ok, ma pensa a noi. Che cosa facciamo senza Lee Minho?-
-Vivete le vostre vite normalmente-

Prima che me ne renda conto, ho lo stampo della piccola mano del mio migliore amico sulla mia guancia sinistra. CHE. MALE.

-E che cazzo, Minho, smettila di dire queste cazzate. Ne ho abbastanza. Ti supporto quanto ti pare, ma dopo una certa basta! Pensi che mi faccia piacere stare ad ascoltare mentre ti autocommiseri e dici di volerti suicidare? Puoi dirlo con le parole più dolci e innocue e poetiche che ti pare, puoi girarci intorno, ma il succo è sempre quello. ALZATI E RIMETTITI IN PIEDI. HAI AVUTO UNA VITA DIFFICILE? NON LO METTO IN DUBBIO, MA NE HAI ANCORA TANTA DAVANTI E IO FARÒ TUTTO IL POSSIBILE PER FARTI ARRIVARE FINO ALLA FINE. E NON METTERTI A PIANGERE CHE PIANGO ANCHE IO!-

Mi butto su di lui, abbracciandolo e cospargendolo di baci dappertutto. Poi lo prendo a pugni e a sberle per poi abbracciarlo ancora più forte di prima.

-Sei un palo nel culo, Minho. Ma sei il mio palo nel culo-
Entrambi ridiamo come due scemi, mentre abbracciamo le gatte. Finiamo abbracciati sul mio letto quasi addormentati.

-Posso dormire qui?-
-Sì-
-Grazie-
-Ho ancora un tuo spazzolino e dei tuoi boxer, se vuoi-
-Beh, certo che li voglio, che discorsi sono?-
-Non ho molta volta di alzarmi e preparare il divano-
-Lo sai che io dormo anche sul pavimento-
-Lo so, ma non ti preoccupare. Dopo quel che fai per me avresti bisogno di un baldacchino- dico io ridendo.

Ci andiamo a lavare i denti e con lo spazzolino in bocca quasi in modo incomprensibile mi chiede: -Vuoi essere la prima persona ad utilizzare la mia invenzione?-

- FELIX' POV -

Strabuzza gli occhi e quasi si strozza con il dentifricio.

-Che c'è, che ho detto di male?-
-No, nulla. È che non me lo aspettavo, tutto qui-
Mi metto a ridere. A volte mi fa veramente ridere questo ragazzo.
-Non mi hai ancora detto di che si tratta, però-
-Già. E sarai il primo a saperlo dopo quelli che hanno collaborato a renderla reale-
-Mi dici che cos'è? Ti preeegooo-
-È un'app per incontri, ma è un po' rivoluzionaria, se la vogliamo definire così-
-Lee Felix, solo tu potevi definire un'app per incontri "rivoluzionaria". Ci sto. E perché no, posso andare all'appuntamento-
-Ci sarò anche io. Non voglio che tu faccia casini. A dire la verità non ero sicuro sul fartela provare a te per la prima volta, considerata la situa in cui sei, ma Changbin ha rifiutato di avere a che fare con questo progetto-
-Mi tratterrò, te lo prometto!-
-Ho detto che ci sarò anche io. Ora andiamo a letto, che domani è comunque un giorno di scuola. E non ti vuoi perdere le ultime lezioni, vero?
-Nooo, certo che nooo- mi risponde in un tono ironico.

Ci mettiamo a letto e io mi accoccolo accanto a lui. Poi, come mia abitudine lo abbraccio con braccia e gambe, e mentre lui si dimena inutilmente gli sussurro la buonanotte all'orecchio, causando un piccolo gay panic. Lo adoro.

☾︎

Parole: 1477

𝙸𝚕 𝚂𝚘𝚕𝚎 𝙴 𝙻𝚊 𝙻𝚞𝚗𝚊 || 𝙼𝚒𝚗𝚜𝚞𝚗𝚐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora