𝙲𝚑𝚊𝚙𝚝𝚎𝚛 19

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-Che cosa posso portarvi?-
-Per me un cappuccino-
-Per me un succo d'arancia-

Vado a spremere le arance, mentre l'altro ragazzo prepara il cappuccino.
Porto tutto al tavolo e mi dirigo verso i prossimi clienti. Passo così tutto il pomeriggio, fino a quando Christopher chiude.
-Han Jisung, posso parlarti?-
-Certo-
Vado un po' in ansia, forse non ho fatto qualcosa come si aspettava? Dovevo essere più veloce? Forse non sono stato abbastanza cortese con i clienti?
-Sei assunto- mi dice -ma ricorda di sorridere di più-
Annuisco sorridente.
-Comincerai a lavorare domani stesso. Farai solo il pomeriggio, giusto?-
-Esatto-
-Allora siamo d'accordo-
-Sì-
Ci stringiamo le mani.
-Ora devo chiudere. A domani, ragazzi-
-A domani- lo salutiamo all'unisono uscendo.

-Ti va di darmi il tuo numero? Così siamo in contatto. Giusto per sapere se siamo in ritardo o cose così- mi propone l'altro ragazzo, porgendomi il suo cellulare
-Certo- rispondo brevemente inserendo il mio numero -mi salvo come Han Jisung, va bene?-
Lui annuisce: -Perfetto. Ti scrivo appena arrivo a casa. Hai bisogno di uno strappo? Ho la macchina qui-
-Grazie- accetto io
-Il mio nome completo è Yang Jeongin, comunque- dice chiudendo la portiera.
Dopo aver messo sul navigatore l'indirizzo di casa mia, parte. Ha una bella macchina, o almeno, a me piace. Ha una 500. Ed è molto concentrato mentre guida. Non so come faccia ad entrare in questa macchinina così piccola, lui che ha le gambe così lunghe...
Mi lascia davanti a casa e mi saluta con un sorriso: -Spero diventeremo buoni amici-
-Anche io-
Entro in casa. Da quanto tempo qualcuno non vuole essere mio amico?

Lascio le scarpe sotto le scale e mi dirigo di sopra. Tempo pochi minuti e sono già nel mondo dei sogni.

-SEUNGMIN'S POV-
Non è possibile. Io sono caduto nella trappola di Minho. O meglio, mi ci sono infilato io. Volevo provare cose nuove, e l'ho fatto. Lui non mi piaceva, ma ci sono comunque rimasto un po' male. E poi ho pensato a quelle persone prima e dopo di me. Poverini e poverine.
Da lì ho deciso di non averci più a che fare. È una cosa della quale non parlo mai con nessuno, nemmeno Jisung lo sapeva prima di adesso.
Non mi ispira molto avere come amico una persona come Lee Minho.
Jisung però ha detto che sta migliorando, quindi vorrei fidarmi di lui. Di Jisung, intendo. Lui è sempre stato bravo nel capire con quali persone stare, da quali stare lontano e di quali fidarsi. Io sono il suo migliore amico, e mi preoccupo per lui. Ma penso che se ha avuto questa intuizione c'è un motivo. Forse è Minho che fa questo effetto, forse è lui che sa come guadagnare la fiducia delle persone. Ma Jisung non si aprirebbe mai per qualcuno così a caso. C'è qualcosa in quel Lee Minho che non mi convince, ma mi voglio fidare del mio migliore amico. Interverrò solo se sarà necessario.

La tosse di mio nonno mi distoglie dai miei pensieri. Finisco di preparargli la medicina ed entro in camera sua. C'è un disturbante odore di ospedale. Ma penso sia normale.
-Seungmin- mi dice, sussurrando -non lasciarti prendere da tutto ciò che succede intorno a te. Ti vedo pensieroso. Non lasciarti influenzare troppo. E ricorda di volerti bene-.
Lui ogni tanto parte a dire cose del genere. Mi piace. È come uno di quei calendari che trovi alla reception degli hotel quando vai al mare.
Aspetto che finisca di bere e lo lascio riposare. Metto la sveglia tra un'ora e mi metto a dormire anche io.

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Parole: 556

𝙸𝚕 𝚂𝚘𝚕𝚎 𝙴 𝙻𝚊 𝙻𝚞𝚗𝚊 || 𝙼𝚒𝚗𝚜𝚞𝚗𝚐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora