𝙲𝚑𝚊𝚙𝚝𝚎𝚛 23

179 16 2
                                    

Lo raggiungo e ci dirigiamo verso il bar di Chris.

Per strada non parliamo molto. Non abbiamo molto di cui parlare, solo di quello che ha detto la prof riguardo a come questo non sia un gioco, che siamo adulti etc. (A detta di Jisung... io dormivo).

Arrivati all'angolo, Jisung mi dice che deve cambiarsi, e io scrivo a Felix che ci sono. Mi risponde immediatamente dicendo di non muovermi che arriva. In una decina di minuti siamo seduti al tavolo con due cappuccini, serviti dal mio cameriere preferito, davanti a noi.

-E così dopo lo porti a mangiare nella nostra gelateria?-
-Eh sì-
-Mi sento altamente tradito-
-Nooooo! Come farò senza di teeeeeeeee?-

Noto una ragazza entrare nel locale, tutta tirata, rossa in viso con uno chignon così perfetto come pochi. Ha la borsa nera con il logo della scuola di danza in bianco. È quella a cui andavamo io e Haneul... hmmm...

No Minho, non cominciare. Non adesso.

-E se lo portassi in palestra? Dici che possiamo avere un po' di pace?- chiedo a Felix senza nemmeno pensarci, le parole escono fluidamente da sole.
-Perché no... non credo sia una cattiva idea. Ma se c'è qualcuno?-
-Staremo in gelateria o andiamo da qualche parte. C'è il piccolo parco, quello dove andavamo prima di prove. Potrebbe andare, no?-
-Non penso ci siano particolari problemi-
-Allora è deciso!-
-Ma sei sicuro del gelato alla sera?-
-Felix, tu taci che mangi il gelato con meno dieci gradi-
-Ok ma-
-Shhhh ce la faccio da solo-
-Se lo dici tu... ero mica io il dottor amore?-
-Taci, va'-

...

Dopo aver finito il cappuccino Felix esce di corsa perché si è dimenticato di un appuntamento "di lavoro". Sono abbastanza sicuro che si tratti di Changbin. Ma farò finta di niente. Lui mi conoscerà meglio di me stesso, ma come lui conosce me, io conosco lui. E riconosco le scuse e le storie delle persone... quindi mi basta fare due più due, e il gioco è fatto.

Esco e porto lo zaino a casa mia, per lasciare giù le cose e liberarmi di un peso. Soddisfo la golosità delle mie gatte ed esco di casa. Appena giro l'angolo del bar, vedo Jisung uscire e guardarsi intorno. Appena mi vede mi fa un cenno con la mano e mi sorride. Mi scioglierei all'istante, se potessi.

-Il signor Bang mi ha fatto uscire un po' prima quando gli ho detto che avevo un appuntamento, ma mi ha chiesto se posso tornare questa sera per il turno serale-

-JISUNG'S POV-

Appuntamento. Forse non dovevo chiamarlo così. Appuntamento può essere anche di lavoro, no? O di qualcos'altro? Può intendere male?

Ce ne stiamo fermi a guardarci, processando che cosa ho appena detto.

-Beh... andiamo?- incita lui per rompere il silenzio e l'imbarazzo.
Annuisco e, dopo essermi sistemato la cartella sulle spalle, lo seguo.
La tensione è palpabile. Non riesco ad attaccare bottone, ma spesso vorrei dire qualcosa.
Chissà se riuscirò a dirgli che cosa provo. Provo qualcosa? Dovrei dirglielo oggi? O dovrei aspettare un prossimo appuntamento? Avremo un prossimo appuntamento? Mi piacerebbe poter uscire più spesso. In generale, non solo con lui. Ok magari anche con lui. Se fossimo soli sarebbe bello. Ma non allarghiamoci troppo...

A risvegliarmi dai miei pensieri c'è Minho che mi chiede:-Ti trovi bene lì da Chris?-
-Cosa? Oh! Certo! Sono tutti molto simpatici e non è troppo stressante-
Annuisce felice della mia risposta e continuiamo a camminare.
Arrivati davanti ad una palestra si ferma e guarda dentro. Le luci sono accese, quindi all'interno c'è qualcuno. Vedo Minho desideroso di entrare. Mi ricordo che a scuola ha molti amici e amiche conosciuti per merito della danza, e poi una volta me ne aveva accennato, di come la danza sia una parte importante della sua vita.

-Venivo spesso qui, sai?-
-Perché non entri?-
-Hmmm, non ne ho voglia-
-Ballavi?-
-Ballavo-
-E perché non balli più?-
-Non mi piace più-
-Secondo me sì-

Apre la bocca per rispondere, ma una voce lo chiama per nome.

-Minho?-

Dal riflesso del vetro vedo una figura alta, vestita di scuro con dei capelli rosso fuoco.
Io e Minho ci giriamo, e il volto dei due si illumina.
-Ma allora sei tu, Minho! Da quanto che non ti vedo! E qui, davanti alla palestra... pensavo avessi smesso...-
Si interrompe, come se avesse detto qualcosa che non doveva.
Minho si blocca per un momento, come un tilt interno, ma poi si riprende e risponde: -In effetti sì, ho smesso... ma sto pensando di ritornare, mi mancate tutti e soprattutto mi manca la danza-
Il ragazzo lo segue annuendo piano, cercando di capire che cosa stia dicendo.
Si gira inaspettatamente verso di me: -Tu invece sei...- lascia sospesa la frase aspettando che io la completi.
-Han Jisung- rispondo io in panico, non aspettandomi una domanda diretta.
-Han Jisung- ripete lui -piacere di conoscerti!- mi sorride. -Sei qui per convincere Minho a
riprendere a danzare?-
Io rimango confuso per qualche secondo prima di fare un sorriso imbarazzato e ridacchiare.
Sposta lo sguardo verso l'orologio e strabuzza gli occhi: -È meglio che io vada... fatti sentire ogni tanto, Minho, che manchi a tutti quanti!-
-Contaci! E tu fammi sapere se hai spettacoli in programma!-

Ci allontaniamo per arrivare finalmente alla gelateria. Faccio per chiedere a Minho chi fosse quel ragazzo, quando mi parla prima lui: -Lui era Hwang Hyunjin, mio carissimo amico e compagno di danza. Ex-compagno, se vogliamo essere precisi. Era un po' che non lo vedevo... mi ha fatto piacere!-
Si ferma tutto d'un tratto: -Eccoci qui! La miglior gelateria di tutta la Corea! Entra pure e scegli, offro io- mi invita tenendo aperta la porta.
-Uhm-
-Senza se e senza ma, offro io-

Entriamo e scegliamo che cosa prendere.
Esco pochi minuti dopo con un cono al cioccolato e fragola, seguito da Minho, che ha preso una coppetta con una pallina di bacio.
Lo seguo fino a un parchetto e ci sediamo sul muretto.

-Oh, andiamo... basta con questo silenzio imbarazzante!-
Lo guardo un po' confuso e interdetto sul da farsi.
-Jisung, non so da dove io stia prendendo il coraggio per dirti ciò che ti sto per dire. Non so se mi accetterai ancora, e tanto meno se mi vorrai parlare- fa un sospiro, come un atleta che si prepara a sollevare 60 kg di peso.
Sento il gelato sciogliersi in mano, ma ho paura che muovendomi combinerei un casino, così me ne sto fermo.
-È già da tempo che sento questa cosa dentro di me... e ogni volta non so come, quando né dove dirtelo. Allora ho scelto di parlarti, qui e ora, in questo parchetto, un posto importante per me, nella speranza che lo possa diventare anche per te. Ho provato a preparare un discorso, ma non mi sembra sia giusto. Voglio parlarti senza filtri e senza cose premeditate. Solo un piccolo e indifeso Lee Minho che parla con un meraviglioso Han Jisung-
Fa una piccola pausa. Apre la bocca per riprendere a parlare, ma...

-MINHO'S POV-

Non ce la faccio, così la richiudo. Forse non è una buona idea. Ma così sembro un codardo... cosa dovrei fare? Voglio essere sincero con qualcuno, per una buona volta nella vita...

Prendo coraggio e dopo aver appoggiato la coppetta sul muretto, finalmente riesco a parlare.
-Han Jisung, tu mi piaci tantissimo. Ho questa sensazione da molto tempo, eppure i miei vizi e le mie abitudini mi hanno impedito di avvicinarmi a te. Ma per te sono cambiato. Per te ho raggiunto traguardi che non pensavo di poter raggiungere. Per te mi sono messo in gioco molto più di quanto credevo potessi fare. Per cui ti chiedo di ascoltarmi fino in fondo. Anche se tu non provi lo stesso, anche se non sono esattamente la persona migliore, anche se-

Improvvisamente le sue piccole labbra morbide si poggiano sulle mie screpolate, in un breve bacio che mi godo per bene.

Han Jisung mi ha baciato.

☾︎

Parole: 1230

𝙸𝚕 𝚂𝚘𝚕𝚎 𝙴 𝙻𝚊 𝙻𝚞𝚗𝚊 || 𝙼𝚒𝚗𝚜𝚞𝚗𝚐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora